Comunicati in relazione all’operazione antimafia dei Carabinieri denominata “Scrigno”

“Un successo delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto di ogni forma di illegalità, che rappresenta un’esigenza collettiva del mondo del lavoro di tutto il territorio della provincia di Trapani”.

Lo afferma il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello in relazione all’operazione antimafia dei Carabinieri denominata “Scrigno”.

“La Uil di Trapani – aggiunge -, in perfetta sintonia con la Confederazione, continua a svolgere il proprio lavoro contro ogni forma di mafia, rimanendo sempre dalla parte della legalità e impegnati per lo sviluppo del territorio”.

“L’operazione “Scrigno” fa emergere un quadro inquietante: nel rapporto tra mafia e politica siamo davanti ad un salto di qualità, non più la subalternità alle cosche ma una compartecipazione alle attività criminali.”

Lo ha dichiarato il Presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava.

“Quello descritto dagli investigatori è un sistema che ha inquinato la vita democratica, sociale ed economica della provincia di Trapani ed oltre. La politica adesso deve avere il coraggio di rimettere la questione morale al centro della propria agenda senza aspettare l’azione della magistratura. Su questo si gioca buona parte del futuro di quest’isola perchè sono questi i veri costi inquinanti della politica”.

On. Vita Martinciglio: “La giustizia farà il suo corso, ma è certo che chi favorisce i legami tra mafie e politica deve essere finalmente escluso dalla gestione della cosa pubblica.

Chi invece crede in un voto libero e lotta per questo non può accettare che il futuro della propria terra sia ostaggio della criminalità.

La risposta deve essere forte e decisa: ecco perché alla Camera, proprio in questi giorni, siamo al lavoro per l’approvazione della nostra proposta che aumenta le pene in caso di scambio elettorale politico-mafioso”.

“Oggi (5 marzo 2019) grazie alla Magistratura e alle Forze dell’ordine è stato inflitto un altro duro colpo alla Mafia nel trapanese, ma l’arresto dell’ex consigliere regionale Paolo Ruggirello non può essere derubricato ad un incidente di percorso. La politica non può continuare a fare finta di non vedere quanto la produzione del consenso legata a pratiche clientelari apra varchi inquietanti per la criminalità organizzata. Solo oggi ci si accorge di chi sia Paolo Ruggirello? A Trapani tutti sapevano che il suo consenso elettorale era basato su prassi che, seppure non rilevanti dal punto di vista penale, dovevano essere considerate moralmente incompatibili con la politica.

Lo afferma il deputato siciliano di Sinistra Italiana – LeU Erasmo Palazzotto, componente della commissione parlamentare Antimafia.

Non si tratta di anticipare il lavoro della magistratura, ma del dovere dei partiti di garantire un’etica dei comportamenti senza la quale la politica diventa altra cosa, prosegue Palazzotto.

Quanti potenziali Ruggirello ci sono ancora nel PD siciliano? Quanto il trasformismo degli ultimi anni ha cambiato quel partito? Quanti uomini della stagione “cuffariana” ne sono oggi dirigenti?

Per quel che mi riguarda ho più volte denunciato queste terribili ambiguità e se in questi anni non siamo riusciti a costruire una alleanza di governo in Sicilia è proprio per la grande questione morale che attraversa tutta la politica siciliana ed in particolare il Partito Democratico. Se Zingaretti vuole davvero accettare la sfida di ricostruire il PD è da qui che deve partire, da una diversa modalità di selezionare la propria classe dirigente per restituire credibilità al suo partito ed alla politica”, conclude Palazzotto.

Gaspare Giacalone, sindaco di Petrosino:  “Esprimo apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla magistratura per l’operazione Scrigno, che ha portato all’arresto stamane di Paolo Ruggirello e di altri politici locali per voto di scambio e associazione mafiosa. La scorsa settimana un’altra vicenda di voto di scambio e mafia che riguardava altri politici locali. E quella precedente ancora arresti per corruzione e appalti. Emerge un quadro inquietante di un sistema politico locale fortemente inquinato e radicato. Fatto di silenzi, complicità e compiacenze. C’è da chiedersi come si sentiranno coloro che si sono fatti sostenere ed eleggere da tutta questa gente, quelli che li hanno accolti nei loro partiti, nei loro comitati elettorali e nelle loro amministrazioni. Facile aspettarsi che se ne staranno zitti e muti, come ogni volta del resto. Mentre chi non si è mai allineato a questo sistema ne subisce ogni giorno la ferocia e la spietatezza. Oggi più che mai, perciò, i cittadini devono avere memoria e rendersi conto che non può essere solo la magistratura a fare pulizia. Questo sistema si distrugge combattendolo a ogni livello. Ma soprattutto negli appuntamenti elettorali e dentro i partiti”. Lo dichiara il Sindaco di Petrosino, Gaspare Giacalone, a seguito dell’operazione antimafia “Scrigno” condotta, la notte scorsa, dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo.

 


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