Grande partecipazione per il viaggio a Lourdes dell’Unitalsi

PARTANNA – Sono appena tornati i volontari, pellegrini e disabili che insieme in gran numero hanno partecipato al recente viaggio a Lourdes organizzato ogni anno dall’Unitalsi. L’Unitalsi – ci spiega Giovanna Maria Ciolino presidente della sottosezione di Mazara dell’associazione, eletta all’unaniminità il 25 febbraio scorso – è formata da volontari di varia estrazione sociale. La nostra missione è ‘essere strumento di carità nelle mani di Dio, per dare sollievo, speranza e coraggio alle persone in difficoltà’, ma dalla mia esperienza ho potuto constatare che il nostro servizio è soprattutto condivisione, è uno scambio, perché mentre ci sembra di dare, in realtà riceviamo perché cambia in meglio la nostra vita, il nostro modo di essere, di pensare e di agire. Conoscendo quali sono i veri bisogni, si apprezza di più ciò che abbiamo comprendendo che non tutto è scontato o ci è dovuto”. La neopresidente spiega che numerose sono le attività svolte dall’associazione:

“Oltre ai pellegrinaggi a Lourdes, Fatima, Pompei e Terra Santa, organizziamo altre attività. Nel mese di marzo, infatti, abbiamo passato con i nostri amici in difficoltà un fine settimana sulla neve dell’Etna e abbiamo già programmato a fine luglio un soggiorno estivo sul mare. Ricordo ancora la gioia nei loro occhi”.

Giovanna Ciolino ci dice che da 14 anni è volontaria dell’Unitalsi ma quest’anno “con la nuova responsabilità ricevuta ha affrontato con impegno diverso “insieme alla segretaria Anna Maria Cangemi ed alla tesoriera Rosa Maria Mistretta, il nostro primo pellegrinaggio a Lourdes. É stato un pellegrinaggio particolare anche per la presenza di 25 giovani che hanno aderito al progetto scuola e che, accompagnati dai loro docenti, hanno colorato di gioia e allegria ogni momento”. “Anche quest’anno si è registrata la presenza di nuovo personale di servizio (dame, barellieri e medici). Sono rimasta colpita dalla testimonianza dal neo barelliere Paolo Fiorellino:

DALLA MALATTIA, ALLA SPERANZA, AL VIAGGIO

Il treno, le valigie mezze piene del nostro io e mezze vuote per essere riempite di tutte le sensazioni che ci porteremo da Lourdes.

Il rivedere vecchi amici, gli abbracci e la felicità, di riscontrare un fratello o una sorella. La fratellanza fatta di tutto, condivisione, consigli, abbracci, ti ritrovi di fronte a tanti sconosciuti che si trasformano in amici da un giorno all’altro, che diventano parte integrante del pellegrinaggio, della tua formazione e crescita con la quale condividi un’esperienza indescrivibile, che ti scuote dentro, che ti cambia prospettiva di vita, donando un sapore diverso ai problemi, alle ansie, alle paure; e impari… dagli ammalati che con il loro sorriso i loro abbracci fanno sparire le fatiche del viaggio; impari l’umiltà del riconoscere che tutti abbiamo bisogno dell’altro; impari l’empatia, quel modo di fare tuo il dolore o la felicità dell’altro; impari che una carezza vale più di mille parole, che un abbraccio scioglie i pesi dei cuori, che gli sguardi trasmettono parole che a volte non vanno neanche dette.

Un luogo, Lourdes, dove il vero miracolo si vede ogni giorno nella crescita della famiglia di Dio che cammina mano nella mano senza distinzione di sesso, infermità o età, nella carità, donando se stessi per ritrovare se stessi”.

L’associazione Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali) nasce nel 1903 quando il fondatore, Giovan Battista Tomassi, giovane affetto da una grave artrite degenerativa e costretto a stare in carrozzina, torna in Italia dopo un viaggio a Lourdes in cui viene colpito dalla presenza dei volontari che si prodigavano amorevolmente ad accudire gli ammalati, e dalla constatazione di quanto il loro servizio portasse serenità e conforto ai sofferenti.


Pubblicato

in

,

da