L’amministrazione incontrerà i cittadini il 18 novembre al Castello Grifeo sull’acquisizione comunale della rete idrica

PARTANNA – Il prossimo 18 novembre l’amministrazione comunale incontrerà i cittadini per illustrare gli studi effettuati e le prospettive di acquisizione comunale della reta idrica finora gestita dall’Eas. La riunione aperta a tutti i partannesi si svolgerà alle 18 al Castello Grifeo. Nella seduta del 26 ottobre scorso il Consiglio comunale, in linea con gli altri 14 comuni del trapanese che hanno operato la stessa scelta, ha bocciato la proposta di acquisizione forzata esprimendo la propria contrarietà verso una “decisione assunta dal commissario ad acta nominato dalla regione Sicilia per la liquidazione dell’Eas senza aver consultato prima gli amministratori locali”. Il passaggio dalla gestione Eas a quella comunale ha infatti incontrato il parere negativo dei centri limitrofi di Trapani, Castellammare del Golfo, San Vito Lo Capo, Paceco, Buseto Palizzolo, Custonaci, Favignana, Erice, Valderice, Gibellina, Salemi, Vita e Santa Ninfa. “Siamo favorevoli e disponibili alla gestione diretta del servizio idrico – afferma il sindaco Nicolò Catania – ma ciò non può prescindere dal recupero dei crediti vantati dal Comune e da quella necessaria programmazione, che da anni abbiamo predisposto, in grado di consentire all’amministrazione comunale di avviare un servizio efficiente, efficace e sostenibile in termini di economicità. La Regione non può imporre la presa in carico di una rete vetusta e danneggiata, con contatori inadeguati e inattendibili. Dopo decenni di disagi dovuti a un’erogazione del servizio al limite dell’inaccettabile vorrebbero riconsegnarci dei pozzi di approvvigionamento completamente vandalizzati a causa della mancata manutenzione e sorveglianza da parte dell’Eas. Il Comune di Partanna vanta un credito di più di un milione e mezzo di euro proprio sul fronte della manutenzione, cifra anticipata in tutti questi anni dall’ente locale per sopperire alle inadempienze del gestore. Il tutto senza aver mai visto un soldo nelle casse comunali del canone fognario pagato dai cittadini, come segnalato nelle sedi opportune dall’amministrazione. Se acquisizione deve essere allora occorre offrire ai cittadini un servizio che non comporti un innalzamento dei costi e per questo la Regione in prima istanza deve provvedere alla restituzione delle spese sostenute dal Comune di Partanna per supplire alle carenze dell’ente gestore. La legge, da sola, sembra più che altro un modo (anche poco responsabile e rispettoso nei confronti dei cittadini) di scaricare sui comuni le responsabilità della liquidazione dei debiti Eas”.


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