Nicolò Catania sull’intervento del Provveditore di Ragusa Melina Bianco ai funerali dell’11enne Simone investito dal Suv di un uomo ubriaco e drogato a Vittoria

PARTANNA – Il sindaco di Partanna Nicolò Catania commenta con parole di affetto e orgoglio l’intervento del Provveditore agli Studi di Ragusa Melina Bianco ai funerali del piccolo Simone D’Antonio, investito a Vittoria insieme al cugino Alessio da un Suv alla cui guida si trovava un uomo di estrazione mafiosa, ubriaco e sotto effetto di stupefacenti. “Mi ha commosso e colpito – afferma il sindaco Nicolò Catania – il discorso pronunciato per le esequie del piccolo Simone dall’amica Melina Bianco, proveniente anche lei da Partanna, terra che ha molto sofferto per aver conosciuto la ferocia del fenomeno mafioso contro il quale lottiamo ancora ogni giorno. L’aver portato Partanna, città di Rita Atria testimone di giustizia, quale esempio di riscatto e di ribellione alla criminalità organizzata per la nostra capacità di contrapporre alla violenza e all’ignoranza la forza di un impegno sociale e civile fondato sulla cultura e sull’attenzione verso la centralità della scuola come veicolo di istruzione ma anche come strumento per allontanare i nostri figli da destini già segnati, ci riempie di orgoglio”. “Mi complimento quindi con lei – continua Catania – per aver sottolineato come la nostra città riesca ormai da anni ad esportare buone prassi e al contempo buoni amministratori, dirigenti, rappresentanti delle istituzioni contaminando anche altri territori nel cammino del riscatto sociale e culturale, di quel cambiamento che oggi a Partanna è tangibile ed evidente. Anche io come Melina sono fortemente persuaso che il vero cambiamento si fa con e attraverso il sistema scuola sul quale il Governo dovrebbe concentrare tutti i sui sforzi di aggiornamento e miglioramento per renderlo sempre più efficace e funzionale poiché è solamente tramite la cultura e il cambio di mentalità che potremo acquisire libertà e consapevolezza”. “Mi auguro e auspico perciò – conclude il primo cittadino – che la dottoressa Bianco possa continuare, ad avere l’opportunità di proseguire nel suo lavoro di miglioramento e perfezionamento delle istituzioni scolastiche della provincia di Ragusa che rappresentano il futuro di quell’area”.

Questo l’intervento del provveditore di Ragusa Melina Bianco sul pulpito al momento dei funerali del piccolo Simone: «I nostri bambini sono qui con la maglietta con il viso di Simone. Non è facile e non è semplice. Parlo con il cuore di madre, non ce la faccio a parlare da burocrate. Oggi voglio aggiungere una cosa, voglio parlare da cittadina, ringrazio il ministro e il governatore. Domenica francamente mi sono sentita un po’ sola istituzionalmente. La mafia ha paura della scuola e della cultura, se è vero che in questi territori di frontiera è più facile comprare un Suv che un libro, ed è difficile fare qui i docenti e i dirigenti scolastici, qui diventa una sfida quotidiana, una lotta continua. Noi ci saremo come prima e più di prima. Mi rivolgo alle famiglie di Simone e Alessio, voi avete cresciuto due bambini modello, educati, rispettosi, generosi, impegnati in tantissime attività. Questi due bambini profumano di dignità. Si è raggiunto un punto di non ritorno, che va oltre l’indignazione. Noi a scuola vogliamo banchi pieni di bimbi e di vita».


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