Numerose importanti deliberazioni del consiglio comunale

FAVIGNANA – Il Consiglio Comunale delle Egadi ha eletto nella seduta del 27 febbraio, con dodici voti a favore e una scheda bianca, il dottor Alessandro Esposito quale nuovo revisore dei conti del Comune.

Il sindaco Giuseppe Pagoto ha rivolto un ringraziamento al dottor Leonardo Alotta, che ha svolto l’incarico per due mandati, dal 2008 al 2014 (e che non poteva essere eletto nuovamente) con impegno, costanza e professionalità. Al dottor Alotta, che ha ricoperto il delicato e importante ruolo, “vanno – ha ribadito il sindaco –  il saluto e l’apprezzamento di tutta l’Amministrazione Comunale e del personale dei servizi finanziari del Comune”.

Il Consiglio Comunale ha approvato anche il regolamento per l’utilizzo di Palazzo Florio per la concessione in uso temporanea delle sue sale. Il provvedimento nasce dall’esigenza di fornire delle regole in merito all’utilizzo delle sale espositive situate al 1° piano dello storico sito, che ogni anno accolgono numerose mostre di artisti siciliani. La concessione di questi straordinari ambienti un tempo adibiti a camere da letto di Franca e Ignazio Florio, e dei loro figli, è a titolo oneroso e il ricavato verrà reinvestito per l’allestimento delle sale e per la loro manutenzione.

Il Consiglio Comunale ha inoltre approvato all’unanimità il regolamento per la conduzione e la gestione dei terreni adibiti ad aree ortive.

Il sindaco Pagoto ha sottolineato che “l’Amministrazione comunale – che promuove, in armonia con il principio di sussidiarietà, l’impiego del tempo libero in attività che favoriscano la socializzazione, creando momenti di incontro, di discussione e vita sociale, e che valorizzino le potenzialità di iniziativa e di autorganizzazione dei cittadini, in particolare delle persone anziane – si è impegnata ad individuare delle aree da destinare all’orticultura, da assegnare ai cittadini richiedenti – ma non a scopo di lucro – a titolo temporaneo e per una durata triennale, che può essere rinnovata se non viene data disdetta da una delle parti entro sei mesi prima della scadenza”.

Il progetto rientra in quello nazionale di Italia Nostra, che si rivolge a tutti coloro che, privati o enti pubblici, possedendo delle aree verdi, le vogliano destinare all’ “arte del coltivare” nel rispetto della memoria storica dei luoghi e delle regole “etiche” stabilite in accordo con l’ANCI (Associazione dei Comuni di Italia) con cui è stato sottoscritto un protocollo d’intesa.


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