Trasferimento nella Chiesa del Collegio di Marsala

 

Il Museo degli Arazzi di Marsala si rifà il look: ok della Regione per 3 milioni di euro

 

[MARSALA] – Il museo degli arazzi di Marsala si rifà il look e sarà trasferito dall’attuale sede (a fianco la chiesa madre) nella chiesa del Collegio. Proprio ieri è arrivato l’ok definitivo da parte della Regione Siciliana del finanziamento di tre milioni di euro, dopo l’avvenuta approvazione della delibera. Il finanziamento (rimodulato rispetto alla richiesta iniziale di 3,5 milioni di euro) rientra nell’ambito del Po-Fesr 2007-2013, fondi dell’UE che consentiranno il recupero e l’adeguamento funzionale dell’eredità storico-culturale della chiesa del Collegio, per accogliere il museo degli arazzi, attualmente ospitato in alcune sale attigue alla chiesa madre di Marsala e adattate ad esposizione museale. «Giunge a compimento un’attività progettuale che ci ha visti impegnati sinergicamente con la Soprintendenza ai beni culturali di Trapani – ha commentato il Vescovo monsignor Domenico Mogavero. Era necessario dare uno spazio museale adeguato a questi magnifici arazzi, fino ad ora scarsamente valorizzati, pur essendo patrimonio incomparabile della comunità marsalese, ma soprattutto della chiesa madre, proprietaria e custode».

GLI ARAZZI – Gli arazzi fiamminghi da esporre rappresentano un raro e pregevole esempio di arte tessile e pittorica della cultura europea del XVI secolo, finora poco conosciuti e fruiti. La donazione si deve al Vescovo Antonio Lombardo. Dal punto di vista storico e iconografico, rappresentano otto episodi riguardanti la conquista romana di Gerusalemme; il motivo conduttore della loro realizzazione fu determinato, infatti, dalla volontà di dare risalto al fattore fede: ciò conferma il periodo culturale e spirituale in cui questi manufatti vennero realizzati, e cioè la piena Controriforma, nella speciale “temperies” delle Fiandre sotto il dominio spagnolo.

 

IL NUOVO PROGETTO MUSEALE – «Il progetto – spiega l’architetto Luigi Biondo, che in collaborazione con l’ufficio diocesano per i beni culturali ha curato la fase progettuale – mira a rendere maggiormente fruibile questo patrimonio d’arte che, accostato ad altri preziosi paramenti sacri e argenti della chiesa madre, costituirà un interessante itinerario didattico e turistico». Nella navata destra in alcune vetrine laterali verranno esposti i paramenti sacri; a seguire una stanza degli argenti; nella navata sinistra l’esposizione di altri paramenti sacri. Il transetto sarà chiuso su tre lati da grandi pareti traforate in legno e vetro che permetteranno di trasformarlo in un  ambiente raccolto e protetto dove ammirare gli arazzi in un’unica visione d’insieme. La chiusura dell’area permetterà un’adeguata climatizzazione ed illuminazione delle opere. Ad arricchire l’esposizione pannelli didattici con testi esplicativi.


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