Primo Periodo

“I ricordi di Totò Ferri”

PREMESSA

Quando, a seguito di uno dei tanti incontri casuali, un caro amico, il prof. Antonino Bencivinni, mi chiese: perché Preside non mi racconta gli eventi che dagli anni Settanta in poi si sono succeduti nella nostra Città e vissuti da Lei personalmente? Rimasi incredulo e lusingato e per vari motivi quali:

a) la difficoltà nel narrare esperienze di vita vissuta senza il pericolo di incorrere in atteggiamenti di banale protagonismo;

b) la necessità di riferire eventi e interventi che hanno costituito vanto per la Nostra Comunità e che mettessero il lettore nelle condizioni di dire: ”guarda c’ero pure io” !!!!;

c) il rischio di riferire momenti che in quella situazione storica hanno avuto sicuramente notevole rilevanza culturale, sociale ed economica e che oggi ai “Molti” potrebbero sembrare atti dovuti e di poca importanza!!!;

d) il racconto dovrà riguardare il mio impegno nel sociale e nella politica e non certamente quello maturato in ambito professionale, salvo pochissimi riferimenti collegabili in vario modo al periodo scelto. Le esperienze professionali sono patrimonio personale delle Comunità Scolastiche che ho diretto e anche delle Scuole dove ho insegnato. Di contro la richiesta deve raccontare: eventi, manifestazioni culturali, attività a favore del tempo libero, realizzazioni strutturali di quel periodo voluti e realizzati da una classe politica che, seppur con gli inevitabili errori, considerava l’avversario politico non un nemico ma semplicemente un “AVVERSARIO” da rispettare. Si cercava, almeno questo è stato il credo di molti noi, di anteporre agli egoismi personali gli interessi della collettività. E’ stato un periodo questo che ha visto altri protagonisti nella Città, alcuni dei quali già deceduti quali il Prof. Giuseppe Romeo Presidente dell’allora nosocomio Vitt. Emanuele, del dott. Domenico Aiello Primario di Chirurgia e Direttore Sanitario, Lorenzo Leggio, Pietro Mulè Assessore Comunale, Ciccio Clemente , Ferruccio Vignola, Giovanni Pisciotta, Enzo Armato, Franco Inzirillo, Peppe Lipari e tanti altri ancora.Altro politico di rango che ha sicuramente inciso a partire dagli anni 70’ , è stato Vito Lipari e nella qualità di Dirigente della D.C. e come Sindaco della Città. La sua tragica scomparsa, indipendentemente dalle cause che l’hanno determinata, sconosciute ad oggi almeno a me, ha sicuramente ostacolato ed in parte ritardato lo sviluppo socio economico della Città e delle sue frazioni.

PRIMO PERIODO

E’ stato questo, per buona parte, il periodo,tra gli altri, di Enzo Leone Segretario Provinciale del P.S.I., poi Assessore Comunale e Vice Sindaco, Sindaco ed infine Deputato ed Assessore Regionale alla Presidenza. Ad Enzo Leone non può essere negata la intuizione di avere individuato negli anni 70’, fra le tante altre iniziative realizzate, l’area dell’attuale zona artigianale. Si realizzarono interventi primari quali, illuminazione, strade, fognature etc. A Giovanni Lentini nella qualità di Assessore all’Urbanistica, grazie, anche, al sostegno dell’On. Aristide Gunnella, di avere faciltato le procedure burocratiche per l’ottenimento del finanziamento. In seguito, Vito Li Causi, al quale in questo momento dico forza Vito, nella qualità di Sindaco 1991/92, espletò la gara di appalto. Al Sindaco Bongiorno il compito, dopo , di assegnare i vari lotti agli aventi diritto. Prima di addentrarmi nel vivo di questo “scorcio di esperienze vissute di cui mi assumo la responsabilità sulla loro autenticità”, non posso non ricordare l’iniziativa politica e amministrativa che, agli inizi degli anni 70’,creò le premesse per la costruzione dell’attuale Ospedale. Per iniziativa sempre di Enzo Leone nella qualità di Presidente dell’Assemblea della U.O.C., d’intesa con il Presidente di allora Prof. Giuseppe Romeo, presenti , anche, i responsabili amm.vi Leggio e Savalle , il Direttore Sanitario Prof. Aiello e lo scrivente, nei locali di via Cardinale Massaia sede della Presidenza e degli Uffici Amministrativi del vecchio Ospedale, l’On. Mario Mazzaglia socialista , intervenendo alla riunione, prese l’impegno che si sarebbe adoperato per finanziare, per la parte di competenza, la realizzazione del Nuovo Ospedale, impegno che mantenne “e così è stato”. Si crearono le condizioni affinchè il contributo della Regione Siciliana(195 milioni),il contributo della Croce Rossa (330 milioni somma donata dai castelvetranesi d’America),il finanziamento del Ministero Sanità(500 milioni) potessero essere unificati.Con il progetto finale redatto dall’Arch. Sebastiano Monaco di Palermo ,si diede inizio ai lavori che terminarono,compreso il finanziamento ministeriale per le attrezzature ai primi anni del 90’ Presidente della Marilù Gambino.In questo stesso periodo , dopo un’intensa attività agonistica (campionati studenteschi di atletica leggera, campionati di calcio juniores, promozione), memorabile la finale provinciale di salto in alto ,1960, primi a pari merito con Peppe Gentile, poi diventato campione mondiale di salto triplo FOTO 1. FOTO 1.Dopo questo periodo, mi dedicai ad organizzare attività sportive, tornei di calcio e i giochi della gioventù. Il Prof. Giacomo Basciano, responsabile provinciale del CONI e dell’ENAL, mi nomina fiduciario per Castelvetrano dei due Enti in sostituzione di Cosimo Puglisi (nota 9/9/1983 prot.1814 a firma G. Basciano e p.c. alla Segreteria Generale del C.O.N.I. Roma e alla Delegazione Reg.le del C.O.N.I.Palermo). La sede dei due Enti trovò sistemazione in via Bonsignore nei locali messi a disposizione, gratuitamente, da Benedetto Rosolia


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