Un nuovo Tribunale a Castelvetrano

Il Comune di Castelvetrano ha inoltrato un’istanza al Ministero della Giustizia avente per oggetto “la necessità della istituzione di un nuovo Tribunale…e l’opportunità della sua sede in Castelvetrano”. Il suddetto evidenzia che “la popolazione della provincia ha sempre notato il difetto di ubicazione del…Tribunale posto al limite estremo della provincia con non indifferente disagio economico e fisico dei cittadini dei paesi periferici della provincia costretti a percorrere centinaia di chilometri…Per rendere  l’amministrazione della giustizia più comoda ai cittadini e più efficace e democratica per la sua immediatezza, è necessario che la Sede sia quanto più è possibile vicina ai Comuni su cui deve avere giurisdizione. Da un esame della posizione geografica della provincia si rileva come Castelvetrano sia la sede più ‘adatta’ potendo esercitare la “giurisdizione sui Comuni di Mazara del Vallo, Campobello di Mazara, Castelvetrano, Salemi, Vita, Partanna, S.Ninfa, Gibellina, Poggioreale e Salaparuta. Castelvetrano…è al centro…ed equidistante da detti Comuni. La scelta di qualunque altra sede renderebbe lontana l’Amministrazione della Giustizia ai cittadini e li sottoporrebbe a maggiori spese e a difficoltà materiali…”. Alcuni dei su indicati Comuni  hanno appoggiato detta istanza. Il Comune di Gibellina “esaminata la situazione topografica ritiene opportuno che sia istituita una sezione del tribunale nella città di C.Vetrano la quale…potrebbe servire ad amministrare giustizia per i Comuni vicini…L’istituzione del nuovo tribunale con sede in C.Vetrano arrecherà notevoli benefici ai cittadini dei comuni sopra citati per la sollecita amministrazione della giustizia e diminuirebbe le spese che i cittadini stessi dovrebbero sopportare per recarsi in un…luogo più distante. Fa rilevare che ogni altra sede oltre C.Vetrano aumenterebbe i disagi economici dei cittadini per la maggior distanza e per le difficoltà alle quali andrebbero incontro per recarsi ad avere amministrata giustizia”. Il Comune di Salaparuta ritiene che “la istituzione del…Tribunale in qualsiasi altra sede della provincia non eviterebbe i disagi economici dei cittadini, né allevierebbe le spese dello Stato, anzi le aggraverebbe”. Il Comune di Poggioreale aggiunge che “la Città di Castelvetrano…per la sua situazione  topografica, potrebbe servire ad amministrare la giustizia ‘per detti Comuni’ che complessivamente contano circa 125.000 abitanti…Che per la sollecita amministrazione della Giustizia la istituzione di un Tribunale a Castelvetrano, arrecherebbe notevoli vantaggi ai cittadini stessi…” e “che ogni altra sede…aumenterebbe i disagi economici dei cittadini per la maggiore distanza”. Anche il Comune di Partanna sostiene l’iniziativa, affermando “che dall’istituendo Tribunale in Castelvetrano trarrebbero sensibile vantaggio i cittadini di Partanna capoluogo di Mandamento dei Comuni di S.Ninfa, Gibellina, Salaparuta e Poggioreale, distante pochi chilometri da Castelvetrano, tanto per maggiore sollecitudine nell’Amministrazione della Giustizia, quanto per la forte economia di spese e di giornate lavorative per la brevità dei viaggi. Ritenuto…che la migliore organizzazione degli uffici pubblici è garanzia di rendimento col minimo dei mezzi a vantaggio dei cittadini non meno che degli istituti statali pel sollecito raggiungimento del loro fine e, conseguentemente, rientra nel principio di convenienza d’ogni fine generale”.

Il Comune di Castelvetrano insiste ancora presso il Ministero ribadendo che “dovendosi istituire un nuovo Tribunale, prima preoccupazione di codesto On/le Ministero dovrebbe esser la scelta di una Sede equidistante da tutti i Comuni dipendenti. Se si esamina la zona, unica città equidistante non è che Castelvetrano…senza dire che ne sono pronti i locali nella Piazza principale della città, sufficienti per tutti i bisogni del Tribunale (n.24 vani). Sarebbe un atto di palese ingiustizia che desterebbe l’allarme di tutta la popolazione della zona la scelta di una Sede  del nuovo Tribunale diversa da Castelvetrano e pertanto si confida un giusto accoglimento della richiesta della città di Castelvetrano”.

Chiediamo scusa ai Lettori. Avevamo scordato di indicare le date dei vari provvedimenti emessi da detti Comuni. Il Comune di Castelvetrano, in persona del sindaco Francesco Simanella, inoltra l’istanza al Ministero il 4/10/1946. I quattro Comuni su indicati appoggiano l’iniziativa con delibere dello stesso mese di ottobre. Lo stesso sindaco inoltra una seconda istanza il 13/1/1947. Nello stesso periodo, anche il Comune di Marsala aveva inoltrato istanza similare ed il Sindaco di Castelvetrano aveva incontestabilmente evidenziato al Ministero che “Marsala dista appena 30 km da Trapani e le borgate di Marsala meno ancora e sono legate da stretti vincoli di interessi con Trapani”.  Abbiamo tratto dette notizie dall’Archivio storico del Comune di Partanna (fascicolo n.1570).

Il Ministero, facendo un grave torto agli abitanti dei Comuni circostanti il territorio del Comune di Castelvetrano, nel 1969, istituì il Tribunale a Marsala, emarginando ben sette paesi. Oggi, a seguito dell’entrata in vigore del D.L.vo n.155/12, dal 14/9/2013, sono stati soppressi 31 tribunali e tutte le Sezioni Distaccate, con grave ed incomprensibile (per risparmiare si tagliano i servizi, ma si vorrebbero comprare 35 costosissimi aerei militari) danno per i cittadini perchè si scaricheranno su di noi maggiori costi ed ulteriori disagi. Resta da vedere se gli Uffici accorpanti hanno la disponibilità di locali dove ubicare quelli accorpati senza nuovi oneri economici per lo Stato. Poiché il ministro Cancellieri continua a dichiarare che entro due anni da detto 14/9 si potranno effettuare “interventi correttivi”, si è ancora in tempo per chiedere il trasferimento del Tribunale di Marsala a Castelvetrano. Il tentativo va fatto con convinzione, coinvolgendo tutta la popolazione di questo territorio, perché fondato su legittime motivazioni e perché è la stessa norma che dispone la soppressione a prevedere la “distribuzione sul territorio degli Uffici giudiziari”.

Ma finora si è solo soppresso, senza distribuire alcunché. Noi dobbiamo, quindi, chiedere “soltanto” l’applicazione della legge. 

I nostri Padri del dopoguerra, con amorevole  e lucida lungimiranza, avevano ben visto, tanto che buona parte delle loro argomentazioni si dimostra tuttora attuale.

Lasciare due Tribunali – Trapani e Marsala – a 30 km. l’uno dall’altro, entrambi sulla costa, determinando il deserto di Uffici giudiziari nell’interno dell’intera provincia (sono scomparsi gli Uffici di Alcamo, Castelvetrano, Mazara e Partanna), dà tanta amarezza e ci sembra proprio un atto di ingiustizia. L’efficienza sbandierata e la riduzione dei tempi di definizione dei procedimenti non avverranno, perché ciò ha due presupposti: l’aumento del numero dei magistrati e/o la modifica delle norme di procedura. Ma l’aumento dell’organico non è attuabile per motivi economici e della modifica delle regole procedurali nessuno parla, né, tanto meno, qualcuno prende all’uopo iniziative. Pertanto, quella che vorrebbero far passare come una “riforma”, se non subirà modifiche, sarà solo un regresso.

Giuseppe Varia



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