Monthly Archives: Maggio 2020

Madonna di Fatima, due Messe col Vescovo a Campobello e Marsala

MAZARA DEL VALLO – CAMPOBELLO DI MAZARA – Oggi (13 maggio) ricorre la solennità della Madonna di Fatima e il Vescovo, nonostante parrocchie e chiese siano chiuse al pubblico, celebrerà due messe. La prima, alle ore 17, presso la parrocchia Madonna di Fatima di Campobello di Mazara, che si potrà seguire in diretta sulla Fanpage Domenico Mogavero Vescovo. Alle 19, il Vescovo presiederà la seconda celebrazione eucaristica presso il Santuario Nostra Signora di Fatima, di contrada Birgi a Marsala. Questa seconda messa si potrà seguire in diretta sulla Fanpage Opera Birgi.

Le mascherine del “Progetto donna” donate al Comune di Mazara

MAZARA DEL VALLO – Le donne del “Progetto Donna”, il laboratorio di cucito della “Fondazione San Vito Onlus”, hanno preparato 50 mascherine di protezione in stoffa che sono state donate al Comune di Mazara del Vallo. Le donne mazaresi e tunisine hanno voluto mettere al servizio della solidarietà la propria competenza acquisita durante le attività laboratoriali del progetto. L’idea è nata proprio nel momento in cui era difficile trovare mascherine. Così le donne, nonostante costrette a rimanere a casa, si sono organizzate per fare le mascherine in stoffa da donare poi al Comune. Altre 50 mascherine, invece, sono state cucite e donate agli operatori Caritas e a quelli delle mense fraterne gestite da Caritas diocesana e “Fondazione San Vito Onlus”.

Coronavirus, 18 maggio è data indicativa, Paolo Borsellino sarà Covid-hospital fino a dimissioni ultimo paziente

TRAPANI – “L’ospedale Paolo Borsellino di Marsala continua ad essere Covid-hospital fino a quando l’ultimo paziente ricoverato non sarà nelle condizioni di essere dimesso, solo allora si potrà pensare ad un programma di ritorno alla normale funzionalità le cui procedure, comunque, sono state attivate”.

Lo ha comunicato la direzione strategica dell’Asp di Trapani in una nota di risposta al sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo.

“La data individuata dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel 18 maggio è assolutamente indicativa – si legge nella nota – e stabilisce un termine necessario per definire una valutazione della situazione alla luce dell’andamento e dell’evoluzione dell’infezione da Covid-19 sul territorio trapanese”.

“Un dono da fratello a fratello”. Iniziativa solidale di un gruppo di ospiti della cooperativa Badia Grande.

TRAPANI – Alcuni beneficiari dei progetti SPRAR/SIPROIMI Ordinario del Comune di Trapani e del Comune di Valderice e   MSNA (Minori Stranieri Non Accompagnati) SPRAR/SIPROIMI del Libero Consorzio Comunale di Trapani, ospiti delle strutture della cooperativa sociale Badia Grande, hanno donato generi alimentari alla Parrocchia Sacro Cuore di Trapani. Ieri pomeriggio è avvenuta la consegna dei pacchi dono a due parrocchiani, incaricati da don Alberto Giardina.  L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Un dono da fratello a fratello”.  

Consapevoli e sensibili del momento di difficoltà economica in cui versano diverse famiglie del territorio a causa dell’emergenza sanitaria da Covid- 19, un gruppo di beneficiari dei progetti di accoglienza ha deciso di acquistare prodotti di prima necessità per donarli alle persone più bisognose. La donazione solidale, effettuata in questo periodo di Ramadan, il mese sacro per la religione islamica, acquista un ulteriore significato per i migranti che stanno osservando la  preghiera e  il digiuno, mantenendo viva la solidarietà, come vuole la tradizione. Un gesto di fratellanza, dunque, fortemente voluto per dimostrare vicinanza e partecipazione nei confronti di una comunità che li ha accolti e  che sta vivendo un momento difficile.

I due parrocchiani del Sacro Cuore hanno espresso parole di gratitudine per la donazione evidenziando come la rete solidale sia fondamentale, anche per favorire  la conoscenza, e quindi l’integrazione, tra persone che hanno storie e religioni diverse ma che sono animate da sentimenti e valori comuni, dal rispetto e dall’attenzione verso i più bisognosi.

Coronavirus: dati sulla Regione Sicilia, sulla provincia di Trapani e sulle diverse province siciliane aggiornati al 12 maggio 2020

PALERMO – Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, martedì 12 maggio, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 105.017 (+1.883 rispetto a ieri), su 94.034 persone: di queste sono risultate positive 3.343 (+4), mentre attualmente sono ancora contagiate 1.911 (-151), 1.171 sono guarite (+151) e 261 decedute (+4).
Degli attuali 1.911 positivi, 249 pazienti (-38) sono ricoverati – di cui 15 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.662 (-113) sono in isolamento domiciliare..

Dati sulle diverse province siciliane

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 69 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (13, 53, 11); Catania, 679 (59, 273, 95); Enna, 225 (32, 167, 29); Messina, 354 (63, 151, 53); Palermo, 376 (55, 37, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 53 (21, 159, 27); Trapani, 22 (2, 112, 5).

Dati sulla provincia di Trapani

Totale casi attuali positivi 8 (il dato è al netto di decessi e guarigioni)

così distribuiti:

Alcamo 3; Buseto Palizzolo 0; Campobello di Mazara 0; Castellammare del Golfo 0; Castelvetrano 1; Erice 0; Gibellina 0; Marsala 0; Mazara del Vallo 1; Paceco 0; Salemi 0; Trapani 2; Valderice 1

Totale tamponi effettuati 6.828

Test sierologici su personale sanitario 4.019

Decessi 5

Ricoverati 1 – Covid-hospital Marsala: Covid 1

Guariti e dimessi 112

SIMIT – “Il Coronavirus non si è attenuato. Non vanno alimentate false speranze. Manteniamo alta l’attenzione per evitare nuovi contagi

ROMA – La Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali prende posizione dinanzi alle notizie di queste ore della cosiddetta FASE 2. Non vi sono evidenze cliniche sull’attenuazione del virus, inutile alimentare false speranze

“Al momento non ci risultano evidenze molecolari che depongano per mutazioni del virus che ne possano giustificare un’attenuazione. Ipotesi non confermate sulla minor virulenza di SARS-CoV-2 possono creare false sicurezze e ridurre pericolosamente l’attenzione nel seguire con rigore le misure di prevenzione” afferma il prof. Galli Direttore delle Malattie Infettive del Sacco. “Non confondiamo gli effetti con le cause” precisa il Presidente SIMIT Tavio

I numeri incoraggianti di questi primi giorni della fase 2 hanno permesso di recuperare l’ottimismo e di allentare con una certa celerità le misure restrittive imposte durante il lockdown. La comunità scientifica degli infettivologi si rivolge alla popolazione e agli stessi media perché non siano alimentate illusioni: nulla sostiene che il virus si sia rabbonito.

Le osservazioni degli ultimi giorni sono semplicemente il frutto degli interventi posti in atto nelle settimane precedenti e non devono alimentare false speranze; in particolare, si deve tenere conto delle evidenze cliniche che non depongono per un reale cambiamento della malattia.

“La riduzione della pressione per nuovi ricoveri di casi gravi di COVID è l’attesa conseguenza del decreto di distanziamento sociale che ha portato a richiedere alla popolazione tutta di rimanere in casa, a sospendere molte attività economiche e a chiudere scuole e università; ciò ha permesso di interrompere anche l’ulteriore diffusione dell’epidemia, ma non certo l’attenuazione della virulenza di SARS-CoV-2” afferma il Professor Massimo Andreoni, Primario delle malattie infettive del Policlinico di Tor Vergata e Direttore Scientifico di SIMIT.

“Le misure di contenimento hanno consentito di imbrigliare la prima fase dell’epidemia, bloccando la sua ulteriore estensione o per lo meno limitandola ai contagi trasmessi in famiglia da persone ritiratesi in casa con l’infezione in atto – conferma il Professor Massimo Galli, Primario di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano e Past President SIMIT. – La prima ondata dell’epidemia ha portato alla manifestazione dei casi clinici di maggiore gravità, che si sono gradualmente ridotti di numero nelle ultime settimane in relazione alla riduzione del numero dei nuovi contagi. La maggior disponibilità di posti letto per casi di media gravità ha poi modificato la composizione della casistica ricoverata, mentre la possibilità di un ricovero più precoce e l’affinamento delle cure hanno frenato l’evoluzione negativa in numerosi casi”.

“In questa fase serve molta prudenza nell’interpretazione dei dati, ma è fondamentale non confondere gli effetti con le cause: osserviamo meno casi gravi perché si verificano meno nuove infezioni; e questo è evidentemente il frutto dell’azione di contrasto alla diffusione dell’infezione da coronavirus – ribadisce Marcello Tavio, Direttore delle Malattie Infettive degli Ospedali Riuniti di Ancona e Presidente SIMIT. – Se poi in futuro il virus muterà al punto da non causare malattia nell’uomo, dovremo averne un’evidenza epidemiologica, prima ancora che laboratoristica. Ora non è certo così”.

“Allo stato attuale delle conoscenze non ci risultano evidenze molecolari che depongano per mutazioni del virus che ne possano giustificare un’attenuazione – conclude il Professor Galli. “Riteniamo dunque che, in occasione della fase due, ipotesi non confermate sulla minor virulenza di SARS-CoV-2 possano creare false sicurezze e ridurre pericolosamente l’attenzione nel seguire con il necessario rigore le misure di prevenzione”.

“Per sostenere certe affermazioni ci vogliono grandi numeri, forti evidenze e robusti dati molecolari che evidenzino modificazioni sostanziali del virus – sottolinea il Professor Claudio Mastroianni, Vice Presidente SIMIT e Direttore UOC Malattie infettive del Policlinico Umberto I. – Altrimenti affermazioni tipo ‘il virus si è depotenziato’ servono solo a creare false sicurezze e facilitare la sottovalutazione di un problema che permane serio, tanto più nella cosiddetta fase due. Pur confidando nella presa di coscienza della popolazione, noi comunque ci attendiamo un possibile nuovo aumento dei casi terminata la fase di incubazione dopo la fine del lockdown dello scorso 4 Maggio. Restiamo vigili e pronti per intervenire”.

Coronavirus, dimesso ultimo paziente Covid da Terapia Intensiva ‘Covid-hospital’ di Marsala

MARSALA – E’ stato dimesso stamattina (12 maggio) l’ultimo paziente Covid dalla Terapia Intensiva del Covid-hospital di Marsala, dove sono stati complessivamente  21 i ricoverati dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

Si tratta di un paziente di Alcamo, classe’47 cardiopatico, nefropatico, iperteso, ricoverato a Marsala dallo scorso mese di marzo per insufficienza respiratoria nel reparto Covid dove è rimasto fino al peggioramento delle sue condizioni che hanno reso necessario il trasferimento nel reparto di Terapia Intensiva dove è rimasto ricoverato fino ad oggi.

Il paziente, negativizzato a due tamponi consecutivi, è stato trasferito stamattina in degenza ordinaria nel reparto di Pneumologia dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani sino ad una completa ripresa.

Intanto nel complesso ospedaliero ‘Paolo Borsellino’ continua la permanenza dell’ultimo ricoverato Covid in attesa di una prossima dimissione.

“La situazione trapanese si conferma la migliore di quanto rilevato in altre zone della Sicilia, per il numero limitato di casi fin dalla prima exalation dell’emergenza Covid-19 –  ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani -. Abbiamo mantenuto un ottimo sistema di collegamento tra la terapia intensiva, la pneumologia, il reparto Covid e il pronto soccorso delle strutture ospedaliere del territorio, con particolare riferimento al Covid-hospital di Marsala. La programmazione realizzata dalla direzione strategica aziendale – ha concluso Damiani – con l’attivazione di un piano di potenziamento di strutture dedicate, posti letto, specifiche apparecchiature sanitarie e dispositivi di protezione per tutto il personale sanitario, ha reso possibile far fronte immediatamente ai ricoveri e reggere all’emergenza nel suo complesso”.

Coronavirus: dati sulla Regione Sicilia, sulla provincia di Trapani e sulle diverse province siciliane aggiornati all’11 maggio 2020

PALERMO – Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, lunedì 11 maggio 2020, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 103.134 (+731 rispetto a ieri), su 92.609 persone: di queste sono risultate positive 3.339 (+12), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.062 (-7), 1.020 sono guarite (+18) e 257 decedute (+1).

Degli attuali 2.062 positivi, 287 pazienti (-2) sono ricoverati – di cui 16 in terapia intensiva (0) – mentre 1.775 (-5) sono in isolamento domiciliare.

Dati sulle diverse province siciliane

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 67 (0 ricoverati, 69 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (15, 53, 11); Catania, 698 (64, 254, 94); Enna, 246 (58, 146, 29); Messina, 354 (64, 151, 52); Palermo, 386 (57, 127, 31); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 109 (23, 103, 27); Trapani, 67 (2, 67, 5).

Dati sulla provincia di Trapani

Totale casi attuali positivi 10 (il dato è al netto di decessi e guarigioni)

così distribuiti:

Alcamo 3; Buseto Palizzolo 0; Campobello di Mazara 0; Castellammare del Golfo 0; Castelvetrano 1; Erice 0; Gibellina 0; Marsala 0; Mazara del Vallo 2; Paceco 0; Salemi 0; Trapani 3; Valderice 1

Totale tamponi effettuati 6.584

Test sierologici su personale sanitario 3.484

Decessi 5

Ricoverati 2 – Covid-hospital Marsala: Terapia Intensiva 1/ Covid 1

Guariti e dimessi 110.

Coronavirus, Asp Trapani: dopo 67 giorni l’indice di contagio è sceso a zero

TRAPANI – La curva dell’epidemia da corona virus nella provincia trapanese conferma la tendenza discendente, e in piena Fase2, dopo 67 giorni, i numeri indicano che l’indice del contagio è sceso a zero.

Nel Covid-hospital di Marsala il numero dei malati si è ridotto a due, prossimi ormai alle dimissioni, il che rende possibile programmare il ripristino dell’ordinaria attività dell’Ospedale ‘Paolo Borsellino’e la rifunzionalizzazione dell’ex ospedale ‘S.Biagio’ da destinare a Covid-hospital provinciale, così come annunciato dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza, nel corso della sua ultima visita a Marsala.

“Sarà necessario attendere almeno fino al 18 maggio per fare il punto della situazione in relazione all’evoluzione dell’infezione da Covid-19 in considerazione di eventuali nuovi contagi – ha detto il direttore generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani –. Solo allora sarà possibile delineare un cronoprogramma per la realizzazione di questo piano di recupero che comunque potrà essere completato non prima di novembre”.

Il progetto di ristrutturazione del nosocomio di piazza San Francesco, un edificio di quattro piani realizzato negli anni’70 con una struttura intelaiata in cemento armato in ottimo stato di conservazione, prevede il completamento dei lavori entro il prossimo autunno assicurando ai cittadini un’area completamente nuova, ristrutturata ed efficiente pronta per un eventuale nuovo picco epidemico invernale.

Coronavirus: dati sulla Regione Sicilia, sulla provincia di Trapani e sulle diverse province siciliane aggiornati al 10 maggio 2020

PALERMO – Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, domenica 10 maggio 2020, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 102.403 (+855 rispetto a ieri), su 91.748 persone: di queste sono risultate positive 3.327 (+14), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.069 (-11), 1.002 sono guarite (+25) e 256 decedute (0).

Degli attuali 2.069 positivi, 289 pazienti (-5) sono ricoverati – di cui 16 in terapia intensiva (-1) – mentre 1.780 (-6) sono in isolamento domiciliare

Dati sulle diverse province siciliane

Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 71 (0 ricoverati, 65 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 98 (15, 53, 11); Catania, 694 (65, 250, 93); Enna, 247 (59, 145, 29); Messina, 361 (64, 144, 52); Palermo, 383 (57, 127, 31); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 109 (23, 103, 27); Trapani, 69 (2, 65, 5).

Dati sulla provincia di Trapani

Totale casi attuali positivi 10 (il dato è al netto di decessi e guarigioni) così distribuiti:

Alcamo 3; Buseto Palizzolo 0; Campobello di Mazara 0; Castellammare del Golfo 0; Castelvetrano 1; Erice 0; Gibellina 0; Marsala 0; Mazara del Vallo 2; Paceco 0; Salemi 0; Trapani 3; Valderice 1

Totale tamponi effettuati 6.556

Test sierologici su personale sanitario 3.448

Decessi 5

Ricoverati 2.   Covid-hospital Marsala: Terapia Intensiva 1/ Covid 1

Guariti e dimessi 110