Lettera al direttore di una lettrice di Kleos che “denuncia” il diffuso spreco di acqua

PARTANNA – Abbiamo ricevuto la lettera che di seguito pubblichiamo e che riguarda un fenomeno purtroppo diffuso a Partanna e non solo (la foto riguarda Marinella).

QUESTO IL TESTO DELLA LETTERA

Partanna, 18/04/2018

Egregio Direttore,

le scrivo per condividere con lei la mia perplessità. Le spiego. Sto seguendo nei compiti un ragazzino di terza media, cercando di fargli capire che lo studio ci arricchisce e forma le nostre coscienze. Il 22 marzo si è celebrata la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dall’ONU già nel 1992. Ne parlo con il ragazzino sottolineando l’importanza di questa ricorrenza, finalizzata alla salvaguardia dell’acqua e al consumo responsabile delle risorse idriche.

Insisto sul fatto che, con semplici pratiche virtuose, piccoli gesti quotidiani, ognuno di noi può fare tanto per risparmiare questa preziosa risorsa. Lui è attento e fa considerazioni mature e responsabili. Ne sono felice. Quando va via, percorrendo la strada in cui si trova la mia abitazione, la via Ing. Ingoglia, una perdita d’acqua cattura la sua attenzione. Questo guasto alla rete idrica c’è da anni, nonostante le numerose segnalazioni. Il ragazzino molto sorpreso si gira a guardarmi e me la indica; poi fa spallucce e se ne va trotterellando com’è solito fare. In un attimo tutto quello che ho cercato di trasmettergli sull’importanza dell’acqua mi sembra vanificato. Il dubbio mi assale.

Mi chiedo se ho buttato al vento un intero pomeriggio speso per la sensibilizzazione al problema della siccità. Che avrà pensato il ragazzino? Spero vivamente che non abbia pensato che non è poi così sbagliato tenere aperto il rubinetto mentre si lavano i denti quando nelle strade l’acqua si disperde copiosa senza che nessuno faccia nulla. Rimango perplessa.

Se le generazioni future devono essere educate al rispetto e alla responsabilità, da parte di noi adulti occorre coerenza nell’educare, ognuno con il suo ruolo e le sue competenze. I bambini e i ragazzi imparano, oltre che dai libri, dall’esempio di noi adulti. Che si provveda una buona volta a sistemare la rete idrica! Non stiamo proprio dando un bell’esempio.

Cordialmente

   Maria Grazia Alia


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