Oggi 80 anni di sacerdozio per monsignor Calogero Russo (102 anni)

PARTANNAMonsignor Calogero Russo di Partanna (102 anni e 80 anni di sacerdozio) oggi (8 maggio) festeggia il traguardo di un anniversario davvero straordinario per la sua ordinazione presbiterale. Nato il 21 maggio 1918, padre Russo è entrato nel Seminario vescovile di Mazara del Vallo nell’ottobre del 1929. L’ingresso in Seminario a soli 11 anni per frequentare il secondo ginnasio: il papà lo aveva iscritto a scuola a 5 anni e prima ancora che si manifestasse la vocazione, lo aveva avviato agli studi. L’anticipo negli studi gli giovò al fine dell’ordinazione presbiterale, che avvenne l’8 marzo 1941, a soli 22 anni, con dispensa di Papa Pio XII e dietro segnalazione del Vescovo monsignor Salvatore Ballo.  Padre Russo è stato vice-rettore del Seminario, segretario dei Vescovi Ballo e monsignor Gioacchino Di Leo ma anche reggente pro-tempore della Diocesi nell’anno 1949-1950, durante la sede vacante dell’episcopato, per volere del Cardinale Ernesto Ruffini. Diventa parroco nella sua città, Partanna e si preoccupa di conoscere famiglia per famiglia. Compra centinaia di copie del Vangelo per distribuirle. Ma padre Russo ha vissuto anche i momenti difficili del terremoto del 1968 nella Valle del Belice: Papa San Paolo VI gli ha donato una utilitaria per consentirgli di facilitare la sua azione di apostolato tra le famiglie sfollate e disagiate. In questi anni moltissimi preti lo hanno voluto incontrare nella sua abitazione di Partanna. Oggi padre Russo vive attorniato dalla gioia dei parenti. Il Vescovo monsignor Domenico Mogavero ha voluto che a casa sua si allestisse un “Piccolo oratorio Gesù maestro” dove in questi anni padre Russo ha potuto continuare a celebrare la santa messa, seguita da alcuni fedeli. Oggi la celebrazione è sospesa a causa del Covid-19. “A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità di Partanna – dice il sindaco Nicolò Catania – desidero esprimere la mia gratitudine per l’opera svolta praticando la misericordia divina nei confronti di tanti concittadini, di tante famiglie, come un padre che ama, guida ed educa. Ottanta anni di sacerdozio rappresentano un momento più che rilevante nella missione pastorale di un uomo che ha deciso di dedicare la sua vita al servizio di Dio. In una stagione particolarmente densa di cambiamenti, come quella che stiamo vivendo, sono necessarie figure di riferimento per la comunità, in grado di esprimere conforto per le realtà sociali. Con questa consapevolezza, a nome dell’intera comunità, in questa giornata di festa, desidero formulare i miei migliori auguri rivolgendo un ringraziamento sentito per ogni anno vissuto nell’intento di contribuire a realizzare una società più giusta e capace di rispondere ai bisogni dei più deboli, operando per la fratellanza e dando un contributo di inestimabile valore alla speranza, virtù della quale, soprattutto i giovani, hanno oggi un grande bisogno”.


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