Afta: cause, cure e rimedi naturali…

Alzi la mano chi di voi almeno una volta nella vita non ha avuto un’afta nel cavo orale. Praticamente tutti conoscono la sensazione fastidiosa ed a volte irresistibile provocata da queste piccole ulcerazioni che compaiono sulla mucosa interna delle guance e delle labbra, ma possono presentarsi anche sulla lingua. Spesso inizia con una sensazione di bruciore e fastidio in un punto nella bocca che, dopo qualche giorno, si presenterà arrossato; successivamente si svilupperà una bolla, che di solito lascia il posto a una piccola ulcera aperta. Questa, se toccata o strofinata, provoca un dolore intenso e appare come un’apertura di forma ovale e colore bianco-giallastro, circondata da un anello rosso e infiammato di circa 3 mm. La parte chiara all’interno è dovuta alla formazione di strati di fibrina, una proteina coinvolta nella coagulazione del sangue. Sulle cause si è detto e scritto di tutto: stress, squilibri ormonali, intolleranze alimentari, allergie, carenza di vitamine b, acido folico, oligoelementi quali ferro, zinco e rame, cibi ricchi di conservanti, deficit immunitari, contatto della mucosa orale con oggetti sporchi od animali domestici (quindi virus e batteri). Entrando in una farmacia si contano a decine i prodotti che possono essere proposti per la cura, a seconda della moda del momento, o dalle necessità commerciali, molto spesso…..e molto spesso il rimedio proposto potrebbe anche funzionare, in quanto un semplice cicatrizzante come l’aloe od un antibatterico del cavo orale come la malva (NB: cit. di articoli precedenti su questo mensile) potrebbero tamponare per qualche tempo il problema. In realtà come propongono diversi studi, è importante andare ad indagare sulla causa. E spesso è bene che questo lo faccia il paziente stesso, in quanto nessuno ci conosce meglio di noi stessi. Un’alta percentuale di casi è dovuta a problemi intestinali. L’intestino infatti rappresenta la più ampia superficie mucosa del nostro corpo, dove si concentra oltre l’85% delle strutture immunitarie. La sua influenza sugli altri organi, ma soprattutto sul resto delle mucose (bocca compresa), può essere fondamentale. In particolare, per quanto riguarda la cura, si deve agire concretamente su alcuni aspetti: permeabilità intestinale, flora, digestione e dieta. Il solo intervento sintomatico, sulle lesioni quando compaiono, non risolve le situazioni croniche. Dunque nel caso di cause intestinali è utile assumere fermenti lattici (del genere Lactobacilli), cibi freschi e ricchi di vitamine, vitamine del gruppo B, evitare conservanti (insaccati e cibi in scatola). Un’altra grossa percentuale è rappresentata da allergie. Molte volte abbiamo delle allergie e nemmeno lo sappiamo! Uno studio ha messo in evidenza che in un gruppo di pazienti che soffrivano di aftosi ricorrente la metà aveva allergie alimentari. L’eliminazione dei cibi offensivi eliminò completamente il problema (J Oral Path Med, 1991; 20:473-5). Un altro studio ha mostrato che una dieta senza glutine eliminava completamente le afte non solo nei soggetti celiaci, ma anche in molte persone non celiache ma sensibili al glutine, confermando come questa proteina sia spesso una causa nascosta di molti disturbi. Il consiglio per questa popolazione è quella di evitare cibi contenenti glutine nei periodi in cui si presentano le afte. Un utilizzo errato di dentifrici e colluttori può esasperare il problema: una sostanza spesso presente in essi, il sodio laurilsolfato, è una possibile causa di formazione di afte. Il sistema immunitario può ovviamente essere anch’esso coinvolto. È risaputo che all’interno della bocca esistono diverse popolazioni di batteri, sia residenti, sia occasionali. Un deficit anche momentaneo delle difese naturali può provocare un attacco batterico alla mucosa orale, che, una volta debole o lesionata è a sua volta facilmente attaccabile dal virus Herpes Simplex, che per sua natura provoca ulcerazioni e lesioni. Ecco che in questo caso è bene utilizzare sostanze che rafforzano direttamente il sistema immunitario, tipo Vitamina C naturale e zinco, Echinacea in estratto secco come prevenzione, propoli pura applicata direttamente sulla mucosa o in alternativa tintura madre, sfruttando la sua efficace azione antibatterica ed antivirale. Dunque per una volta non presentiamo il rimedio naturale in se definendolo utile in valore assoluto; stavolta il rimedio più utile e razionale per curare alla fonte il problema è il concetto “conoscersi per conoscere”, ossia conoscere bene il proprio corpo ed i suoi segnali per conoscere quali potrebbero essere le soluzioni da attuare.

Fabrizio Barone


Pubblicato

in

da

Tag: