“Anziani in …movimento – Gita a Gibellina Vecchia e Calatafimi-Segesta”

MAZARA DEL VALLO – Domenica 30 settembre 2018 il gruppo ha partecipato alla gita parrocchiale culturale visitando i paesi di Gibellina Vecchia e Calatafimi-Segesta nel territorio della provincia di
Trapani.
A Gibellina Vecchia, paese raso al suolo dal tragico terremoto del 1968 che ha colpito
gran parte dei paesi della Valle del Belice, la comitiva ha visitato i “Ruderi di Gibellina” ciò
che resta delle case ancora non sepolte completamente dalla vegetazione naturale ma in
particolare il “Cretto di Burri” un opera d’arte contemporanea (Land Art) di circa 12 ettari, la
più grande al mondo, realizzata appunto dall’artista scultore Alberto BURRI tra il 1984 e il
1989. L’opera è stata realizzata, nel luogo dove sorgeva la città di Gibellina prima del
terremoto, per tramandare alla generazione futura attraverso la visione, l’immaginazione e
il trasporto delle emozioni cosa è successo in quel lontano 14 e 15 gennaio del 1968.
A portare con l’immaginazione a quei lontani e tragici giorni è stata una guida eccezionale
sia per la conoscenza e la preparazione tecnica dei luoghi ma di sicuro per il trasporto
emotivo che ha saputo trasmettere: l’ing. Bartolomeo FONTANA nato e vissuto a Gibellina
fino a quel giorno quando aveva appena 10 anni. Molto toccante è stata la sua storia che
l’ha visto sepolto vivo sotto le macerie insieme a tutta la sua famiglia. Un momento di
commozione totale pensando che sotto a quel sudario di cemento bianco, materiale con
cui è stata realizzata l’opera, ci siano i resti delle case con gli oggetti affettivi di un’intera
vita di migliaia di persone.
Lasciati Gibellina il gruppo, si è trasferito a Calatafimi-Segesta, dove durante il viaggio ha
potuto vedere su un colle il Mausoleo di Pianto Romano eretto a ricordo della battaglia di
Calatafimi tra l’esercito Garibaldino e quello Borbonico dove in quell’occasione Garibaldi
pronunciò la celebre frase “Qui o si fa l’Italia o si muore”. Arrivati in città, il gruppo ha
visitato la Chiesa della Vergine del Soccorso del XVI sec., il Santuario di Città di Maria SS.
di Giubino patrona di Calatafimi-Segesta, e l’ex Convento di San Francesco fondato nel
1543 dove ospita il Museo Etno-Antropologico cittadino nel quale sono esposti attrezzi di
lavoro tipici della civiltà agricola, pastorale e artigianale oltre ad ospitare una mostra
fotografica della spettacolare Processione del SS. Crocifisso anch’esso patrono del paese.
Successivamente, è stata celebrata la Santa Messa, officiata dal parroco don
Vincenzo ALOISI, presso la Chiesa del SS. Crocifisso gioiello di severa architettura
neoclassica con decorazione barocche definita una delle più belle chiese della Sicilia.
Nel pomeriggio la comitiva si è trasferita presso l’area archeologica di Calatafimi-Segesta
per visitare il Teatro Greco del II secolo A.C. dove oltre ad ammirare i resti dell’antica
civiltà degli Elimi e i suggestivi panorami che la circondano, ha assistito a un concerto di
musica classica a cura dei ragazzi dell’Orchestra Sinfonica del teatro Massimo di Palermo.
Oltre ai membri del Gruppo Anziani, presente in parrocchia, alla gita hanno partecipato i
rappresentanti delle associazioni parrocchiali Azione Cattolica.


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