La relazione conclusiva dell’indagine sugli incendi dolosi è stata approvata dalla Commissione antimafia dell’Ars

PALERMO – La Commissione Antimafia dell’ARS ha approvato oggi (31 maggio) la relazione
conclusiva dell’indagine sugli incendi dolosi, la cui presentazione è
stata affidata all’on.le Giuseppe Compagnone.

“Come più volte ribadito nel corso dell’inchiesta non c’è una sola
causa dietro il drammatico fenomeno degli incendi dolosi in Sicilia”
ha detto il relatore, che ha anche sottolineato come occorra
“distinguere caso per caso, anche in funzione della tipologia di area
aggredita”.

Per la Commissione, “di certo le istituzioni non possono arrendersi
all’evidenza dei cambiamenti climatici, anzi, proprio in
considerazione di questi le azioni di prevenzione e contrasto al
fenomeno degli incendi dolosi devono fare un salto in avanti”.

Per Compagnone, “ci sono fenomeni più preoccupanti di altri, fra
questi in particolare il fenomeno della “mafia dei pascoli” o comunque
degli atteggiamenti criminali legati al controllo del territorio ed ai
vantaggi, anche di carattere economico, che esso determina attraverso
la possibilità di inserire nei fascicoli aziendali, i lotti di terreno
assegnati ad uso pascolivo dalla Regione, al fine di richiedere i
contributi europei. Abbiamo anche approfondito il tema dell’utilizzo
dei mezzi aerei per lo spegnimento degli incendi e quello del business
del fotovoltaico, ma gli elementi acquisiti, ed in particolare i
meccanismi di protezione di cui ci si è dotati, per legge o per
contratto, inducono ad escludere interessi criminali in questo
settore”.

Per i Commissari, “non basta certamente limitarsi ad anticipare la
stagione antincendio, occorre anche garantire maggiore efficienza
all’attività di prevenzione e contrasto agli incendi tramite alcuni
interventi che appaiono non più rinviabili. Una nuova politica del
personale del Corpo forestale in divisa, che garantisca il pieno
soddisfacimento del fabbisogno, sia in termini numerici sia in termini
di età media dei lavoratori. Gli sforzi in tal senso fatti nel corso
dell’ultimo anno dal Governo regionale per incrementare il numero di
agenti in divisa, seppur apprezzabili, sono ancora ben lontani dal
poter garantire un effettivo miglioramento della capacità di risposta
al fenomeno degli incendi che, purtroppo, si è già presentato nelle
prime settimane di maggio”.

Ancora Compagnone torna sulla necessità di un maggiore coordinamento
fra tutti i soggetti coinvolti: “al di là delle note carenze di uomini
e di mezzi, migliorare da subito il coordinamento, soprattutto a
livello locale fra istituzioni, forze dell’ordine, volontariato al
fine di rendere quanto più continuo e capillare il controllo del
territorio che, di certo, è l’unico vero deterrente capace di
prevenire l’odioso fenomeno degli incendi dolosi”.


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