Categoria: Le nostre Tradizioni

  • L’abitinu e la religiosità dei nostri nonni

    I Siciliani appartenenti alla scomparsa civiltà contadina erano molto religiosi; se ne trova conferma nella letteratura e nei proverbi dialettali, ma anche nella stessa vita reale dei campi. Chi ha raggiunto una certa età conosce il duro lavoro nei campi, di quegli anni eseguito tutto a forza di braccia, Allora si mieteva sotto il sole…

  • “A facci ‘n culu di notti” e la civilta’ contadina

    Nella civiltà contadina, spesso da me citata, regnava il maschilismo. La donna non aveva diritti, ma solo doveri da compiere. I contadini non abitavano in campagna: per motivi di sicurezza le abitazioni erano raggruppate nelle periferie delle città e nei villaggi. La donna restava in casa per dedicarsi ai lavori domestici, come rattoppare e rammendare…

  • I canti popolari e Rosa Balistreri

    Nella Sicilia d’altri tempi il canto sembrava innato in ogni persona. Chi cantava era sempre il popolino, sia pure oppresso dal lavoro pesante e dai mille problemi quotidiani da risolvere. Il canto, la danza e la musica popolare esprimono dei sentimenti istintivi dell’animo (gioia, paura, amore), che agli albori della storia dell’umanità precedettero la parola…

  • La festa di li morti

    Il due novembre tutto il mondo cristiano celebra la commemorazione dei defunti; in Sicilia, fino ad un recente passato, era anche una festa molto attesa per i più piccini. Per non fare perdere ai bambini la memoria dei parenti defunti, fino a qualche decennio fa, in quel giorno c’era la tradizione di portare loro dei doni…

  • La Cumerdia

    Ad una certa età non si può parlare della propria infanzia, senza sentire una stretta al cuore, una rabbia mal repressa contro il tempo crudele, malvagio e traditore. Alla mente ritornano echi di cose smarrite: luoghi, visi, giochi, usi e costumi; un mondo del tutto diverso da quello attuale, scomparso per sempre nel nulla. Ai…

  • “Di lu scuru a lu scuru”

      “Dal buio al buio”. Non si tratta di un proverbio e nemmeno di uno scioglilingua, ma di una realtà storica siciliana esistita  durante la passata civiltà contadina. I nostri contadini, infatti, fino agli anni ’50 circa lavoravano nei campi dalla mattina ancora al buio, fino a sera, quando tornava il buio della notte. Un’antica…

  • Altari di S. Giuseppe e Squartucciati

    Ogni anno a Poggioreale, in occasionebdel 19 marzo, Festa di San Giuseppe, secondo una tradizione locale di origine antichissima, vengono realizzati i famosi “Altari di San Giuseppe” (vedi foto) ed insieme a questi, pane lavoratissimo e dolci artistici meravigliosi detti “Squartucciati”. Questa è una festa che tutti, piccini, giovani e meno giovani a s p…

  • La ricorrenza del Venerdì Santo

    Ogni anno, per la ricorrenza della Santa Pasqua, tutti i giornali, chi più, chi meno, parlano di questa festività molto attesa. Io voglio invece parlare di quelle ricorrenze, legate alla Pasqua, che in parte sono state inghiottite dalla globalizzazione. La ricorrenza del “Venerdì Santo” con “la scisa di la cruci”, ha subito nel tempo delle…

  • Pane nero, grazia di Dio

      In tutto il Mediterraneo, il pane e la pasta sono stati sempre considerati gli alimenti indispensabili alla sopravvivenza umana. Oggi, in un mondo sfrenato, dove i beni voluttuari e super_ ui sono consumati alla stessa stregua di quelli primari, sembra quasi anacronistico parlare dell’importanza del pane o della “sacra del pane nero”. Il pane…

  • La rrimunna

    In questo argomento faccio riferimento alla potatura dell’ulivo perché fra le culture arboree è stata la più diffusa nelle nostre campagne ad iniziare dai primi del 1800, quando dalla cultura estensiva a grano si passò a quella specializzata più redditizia. Molti “rimunnatura” (potatori), sia pur pagati con bassi salari, con la “rimunna” (potatura) anche nel…

  • Castelvetrano e la “Nocellara del Belice”

    L’ulivo è una pianta arborea sempreverde delle oleacee (olea europea sativa) originaria dell’Asia Minore; è coltivata nel bacino del Mediterraneo sin da epoche antichissime. In Italia trova il suo habitat nelle regioni centro-meridionali ed attorno ai laghi del Nord. Se lo stemma di Castelvetrano è una palma, con la legenda Palmosa Civitas, oggi la città…

  • ‘A mari cu la camera d’aria

    Una giornata al mare richiede un corredo di cose necessarie che oggi farne a meno significa non godersela appieno. Ecco un lido attrezzato con bar, docce,  comode sdraio, dove tanta gente è intenta a spalmarsi una lunga serie di creme ed oli abbronzanti, dove coloratissimi surf scorazzano fra le onde… ‘eppuru mi ricordu di quannu…

  • La ‘nciuria nei paesini

    La nciuria ovvero il soprannome era molto usata nella nostra regione, specialmente nei paesi dell’interno isolati dal contesto sociale della città. In molti paesi ancora oggi vi verrà difficile cercare una persona col solo nome e cognome, basta invece aggiungere il ‘nomignolo’ o la nciuria propriamente detta e chiunque ve ne indicherà il luogo. Mi…