Cu su…sti pinsuni?

di Antonino Bencivinni    Nella seduta consiliare straordinaria del 31 marzo (seduta che è saltata) fra i punti all’odg. era prevista la discussione e l’abbassamento delle tariffe tari (la tassa sui rifiuti). In quell’occasione però i consiglieri comunali di opposizione (sette presenti) hanno deciso di non riconoscere i motivi di urgenza e di votare contro; in quel momento i consiglieri di maggioranza erano sette: per tale motivo la seduta non si è potuta tenere e i punti non sono stati più discussi in quanto il 31 marzo era l’ultima data utile per approvare una diminuzione delle tariffe tari. Lo smacco della maggioranza (e se vogliamo essere conseguenti) lo smacco dei cittadini che quest’anno dovranno pagare la tari con le vecchie aliquote è stato denunciato dalla maggioranza e dal sindaco in un loro successivo comunicato in cui tra l’altro si affermava: “Con l’invalidazione della seduta determinata dal voto dei consiglieri di opposizione, si è consumato quanto di più inaudito si sia mai verificato nella recente e passata storia amministrativa della nostra città”; e ancora in riferimento ai consiglieri di opposizione, si è scritta “una pagina buia dell’attività amministrativa verificandosi una totale assenza, da parte di questi componenti, del benché minimo rispetto del ruolo di rappresentanza della comunità”: “Gli atti deliberativi in questione, qualora approvati, avrebbero prodotto un notevole abbassamento della tassa sui rifiuti in capo a tutte le famiglie e attività commerciali e artigianali di Partanna”.

I consiglieri comunali di opposizione hanno a loro volta emanato il 4 aprile un comunicato in polemica col sindaco di Partanna Nicolò Catania e con la sua giunta, comunicato che hanno distribuito alla cittadinanza con il titolo di dubbio gusto, lasciatecelo dire (“Il sindaco Pinocchio”) utilizzando, senza farci una bella figura, quanto a originalità, e banalizzando il significato politico di una copertina (quella di Kleos di marzo cui l’opposizione ha fatto riferimento con l’idea di Pinocchio) che ne è risultata perfino sminuita nella sua carica ironica. Ma a prescindere da queste considerazioni di stile, l’opposizione nel suo comunicato ha preso la palla al balzo per criticare l’eccessiva tassazione comunale di Partanna (addizionale comunale irpef “al massimo livello”, “combinato Imu-Tasi sugli immobili con una altissima aliquota e l’istituzione al massimo livello dell’Imu sui terreni agricoli”, e ancora “dimezzamento del valore dei rifiuti cosiddetti ‘nobili’ (carta, plastica, vetro, alluminio), rendendo di fatto poco conveniente al cittadino conferire i suddetti rifiuti al C.C.R. (Centro Comunale di Raccolta) per lo sgravio sulla bolletta al fine dell’abbattimento della tassa”, e ancora nel comunicato si parla di mancata “rottamazione delle cartelle” e di randagismo. Infine si ribadisce che “le tariffe che dovevano essere votate in Consiglio sarebbero state preventive e non definitive, come si evince peraltro nella stessa proposta di delibera, quindi passibili di modifica Di conseguenza, benché le tariffe non siano state votate e rimarranno quelle dell’anno precedente, i cittadini non perderanno neanche un centesimo, in quanto le bollette potranno subire conguagli a consuntivo”.

La polemica viene momentaneamente chiusa da un altro comunicato del sindaco (del 7 aprile) nel quale si richiama ad un ristabilimento dei toni politici e alla fine delle sterili polemiche. Si ribadisce: “i consiglieri di opposizione non hanno fatto mancare una loro risposta che, con ben due comunicati diversi, al netto dei toni ingiuriosi e a dir poco offensivi nei confronti del Sindaco, hanno il solo fine di creare confusione rispetto ai veri fatti accaduti, tirando in ballo mille altre questioni e facendo perfino riferimenti a questioni risalenti ai tempi dei dinosauri con le ali pur di non affrontare la vera questione”. Questione che viene spiegata con queste parole:

“Il Consiglio Comunale, convocato dal Presidente del Consiglio in seduta con carattere d’urgenza per il 31 marzo alle ore 19,30, prevedeva il seguente ordine del giorno: Esame e approvazione della sussistenza dei requisiti d’urgenza della seduta previa nomina scrutatori; Comunicazioni; Interrogazioni; Approvazione del piano economico finanziario previsionali relativo alla TARI (tassa sui rifiuti) per l’anno 2017; Tassa rifiuti (TARI) approvazione tariffe per l’anno 2017; Riconoscimento debito fuori bilancio per spese di lite a favore di………….

Constatata la presenza del numero legale in aula, (minimo 11 consiglieri comunali presenti), il Presidente, come da procedura, mette in votazione il primo punto posto all’ordine del giorno che, da prassi consolidata, nella storia amministrativa della nostra Città è stato da sempre votato all’unanimità da tutti i consiglieri al fine di proseguire con la trattazione di tutti i punti successivi, per di più in considerazione dell’incombente scadenza imposta dalla legge. In sintesi, senza il voto favorevole del primo punto, la seduta del consiglio decade. Ebbene, la votazione su questo primo punto, inaspettatamente, ha visto i consiglieri di opposizione presenti esprimere un voto di astensione, mentre si sono espressi con voto favorevole quelli di maggioranza. In quel momento, in aula erano presenti 7 consiglieri della maggioranza e 7 della opposizione, assenti 4 consiglieri di maggioranza e 2 di opposizione (tutti sarebbero arrivati da lì a qualche minuto). In considerazione che il voto di astensione, per regolamento, equivale ad un voto contrario, il primo punto all’ordine del giorno non viene approvato, pertanto, non essendo stata riconosciuta la sussistenza dei requisiti d’urgenza, la seduta veniva sciolta senza poter più procedere alla trattazione dei punti successivi. Questi i fatti!!! Non altro!!! La stessa chiarezza che ci saremmo aspettati dai consiglieri di opposizione che, a nostro giudizio, avrebbero fatto meglio a riconoscere un incidente di percorso sicuramente non pre-organizzato o del tutto fortuito, rilanciando, possibilmente, sulla questione e invitando il Sindaco, la Giunta e la maggioranza a trovare tutti insieme le possibili soluzioni per riparare al danno provocato. Aggiungiamo, inoltre, al solo fine di chiarire tutti gli aspetti della vicenda che il voto di astensione, pronunciato dai consiglieri di opposizione nelle commissioni, è stato espresso solo sulle 2 delibere che riguardavano la Tari quindi nulla ha a che vedere con l’improvvisa e inaspettata astensione sui requisiti d’urgenza all’inizio della seduta del Consiglio…In conclusione restiamo a dir poco basiti rispetto ai toni offensivi nei confronti del Sindaco, ma non raccogliamo la chiara provocazione che ha tutto il sapore di una querelle pre-elettorale e che, siamo certi, non giova a ristabilire un clima distensivo che permetta, ognuno per il proprio ruolo, di poter continuare a lavorare nell’interesse esclusivo della nostra amata Città…Rimaniamo, quindi, disponibili ad un sereno e leale confronto mirato a trovare soluzioni legittime e praticabili per riparare l’accaduto. Riteniamo, infine, che per chiudere questa incresciosa questione ci sia da fare tutti quanti ammenda, trovando, in uno spirito di sana e leale collaborazione, tutte le soluzioni alle questioni importanti per la collettività alla quale tutti, nessuno escluso, abbiamo il dovere di chiedere scusa per la spiacevole circostanza”.

La guerra dei comunicati ha certamente chiarito le questioni, resta però il fatto che i cittadini al momento pagheranno la tari con le tariffe (alte) dell’anno scorso. A prescindere dalla tari ci sembra però che il combinato (involontario) della critica di Kleos ad un certo “torpore” dell’amministrazione con lo scatto (presumiamo momentaneo) di virulenza dell’opposizione abbia determinato (sia pure diciamo “casualmente”?) una veloce ripresa di attività amministrativa concreta che vede in questi giorni ben 15 cantieri attivi, come chiarisce il sindaco Catania nell’intervista che pubblichiamo nelle pagine seguenti. Finalmente si ritorna ad operare come prima con decisione e senza ostacoli, come fa intuire la copertina?

 


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