Due proposte sul patrimonio culturale in Sicilia

AGRIGENTO – Per quanto riguarda il patrimonio culturale in Sicilia: il futuro può attendere?

Fra le tante criticità in un settore che dovrebbe essere portante nell’economia dell’isola, è stata sottolineata, e  bocciata, ieri (27 febbraio) ad Agrigento nella Casa Sanfilippo, al Parco archeologico della Valle dei Templi, quella che riguarda l’ulteriore riorganizzazione dell’assessorato ai Beni culturali. Questa riorganizzazione cancella, ad esempio, le sezioni storico –artistiche delle soprintendenze e accorpa musei che hanno un patrimonio diverso, come il museo regionale di storia naturale di Terrasini che adesso dipenderà dal museo di arte contemporanea Riso di Palermo.

Ma non solo critiche. La piazza tematica ha elaborato due proposte.

La prima: tutti i musei, sia regionali che comunali, diventino gratuiti e all’ingresso, sul modello anglosassone, sia previsto un contributo libero. La proposta scaturisce dal fatto che solo il 13 per cento dei turisti entra dentro un museo. Una percentuale ridicola, con l’ingresso gratuito e con il contributo libero sicuramente si supererebbe il milione e 200 mila euro l’anno di biglietti venduti in tutti i musei dell’isola.

La seconda proposta: un tutoraggio affidato a chi ha un’esperienza passata nel settore, ad esempio ex funzionari dell’Assessorato, e, secondo un protocollo di gestione e un bando pubblico, l’affidamento dei siti cosiddetti minori alle associazioni culturali, ma anche ai Comuni, garantendo al contempo una rete fra gli stessi musei, così come Legambiente Sicilia ha promosso e realizzato con la Rete Museale Belicina.


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