Erice, la Fondazione Ettore Majorana presenta il programma 2023

ERICE – Con quarantuno seminari scientifici al via dal 12 marzo 2023 dedicati a Fisica Nucleare e Subnucleare, Fisica Quantistica, Matematica, Biologia, Intelligenza artificiale, Cristallografia, Spettroscopia, Cardiologia, Nanomedicina, Etologia – diretti da illustri scienziati di caratura internazionale e rivolti a studenti di decine di Paesi – e un seminario di Giornalismo scientifico e divulgativo coordinato da Pierluigi Campana, direttore dei laboratori dell’INFN di Frascati, la Fondazione nata con la Scuola di Fisica Subnucleare di Antonio Zichichi nel 1963 annuncia le attività per l’anno 2023.

Il programma del prossimo anno sarà presentato a Erice martedì 20 settembre, ore 12, nell’aula dell’Istituto Rabi – San Rocco (Aula Richard Feynman).

Interverranno: Antonino Zichichi (presidente della Fondazione Ettore Majorana), Antonio Zoccoli (presidente INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), Daniela Toscano (sindaca di Erice), Nicola Adragna (presidente della Fondazione Erice Arte), Fabrizio e Lorenzo Zichichi.

Fra gli ospiti lo scrittore Tahar Ben Jelloun che, su iniziativa della Fondazione Majorana e della Fondazione Erice Arte, dal 20 settembre esporrà alcune sue opere nella Torretta Pepoli insieme alle installazioni di un gruppo di artisti e artigiani siciliani (PLS studio): stormi di colombe in volo che punteggiano un percorso attraverso “Erice, città della Pace” e che collegano il Castello di Venere alla Torretta Pepoli.

FONDAZIONE ETTORE MAJORANA | notizie

La Fondazione e Centro di Cultura Scientifica “Ettore Majorana” (EMFCSC) è stata fondata a Ginevra nel 1963 dal fisico Antonino Zichichi, che ne è anche il presidente. Nasce nel maggio del 1962, negli anni cruciali della Guerra Fredda, su input del professor Zichichi che mette d’accordo i premi Nobel Isidor I. Rabi e Patrick M. S. Blackett, e i fisici Victor F. Weisskopf, direttore del CERN, e John S. Bell sul progetto di riunire una volta l’anno, in Sicilia, a Erice, scienziati e studiosi di tutto il mondo – compresi russi e americani – per dibattere sulle nuove scoperte nel campo della fisica nucleare e confrontarsi, superando steccati politici e ideologici, sui risultati conseguiti nel corso dell’anno. Il documento che firmarono determinò la rinascita culturale della città di Erice che nel tempo, stante la Guerra Fredda, si è guadagnata l’appellativo di “Città della scienza per la pace”. Più di recente, mutate le condizioni geopolitiche, la Fondazione Ettore Majorana ha orientato l’attenzione della comunità scientifica internazionale sui temi delle emergenze planetarie con focus su acqua, aria ed energia.

La Fondazione Ettore Majorana, visitata nel 1993 anche da Papa Giovanni Paolo II, ha ospitato sino ad oggi oltre 137mila scienziati, 151 dei quali vincitori di Premi Nobel, di cui 102 lo hanno vinto dopo essere stati a Erice. Sono attive oltre 130 scuole e corsi di specializzazione. Dopo la pausa legata alla pandemia, dall’estate 2022 la Fondazione Majorana ha ripreso ad ospitare i corsi e workshop che coinvolgono studenti universitari e ricercatori di atenei internazionali. Fra gli appuntamenti annuali figura la Scuola di Fisica Subnucleare, il corso di studi più antico della Fondazione e attualmente diretta dal fisico e Premio Nobel Gerardus ‘t Hooft e Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare). La Fondazione è intitolata al catanese Ettore Majorana, luminare di fisica nucleare che ha legato il suo nome alla scoperta dei neutrini ed è misteriosamente scomparso nel marzo 1938.


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