FIAT LUX NELLA PIAZZA MATRICE DI PARTANNA

Metti che un giorno la “Signora Rebecca” decida di chiudere l’attività commerciale in atto tenuta in piazza Matrice, o che magari, più banalmente, il salvavita dell’impianto elettrico di tale attività inizi a fare le bizze rifiutandosi di reggere il peso del consumo notturno. Di colpo l’intera piazza piomberebbe nel buio più assoluto, essendo essa illuminata soltanto dalle insegne e dalle vetrine di tale negozio.  E sì, perché quanti bazzicano in quello spazio pubblico (evidentemente non gli Amministratori comunali!) sanno che da alcuni anni i cinque lampioni preposti ad assicurare la pubblica illuminazione, oltre che il decoro, di una delle piazze più belle e più significative di Partanna sono stati sradicati. Da chi e perché? Certamente da parte dell’Amministrazione civica, che in caso contrario avrebbe sporto denunzia, magari contro ignoti. Per cui è ragionevole pensare che i cinque lampioni siano ben custoditi in un qualche deposito comunale e non buttati ad arrugginire in qualche anfratto. Quanto al perché di un tale atto, palesemente insensato, nessuna spiegazione fino ad oggi è stata data. Anzi, il mistero si infittisce se si considera che, a distanza di anni, si continui imperterriti ad omettere di ripristinarli, anche a costo di cadere nel reato di interruzione di pubblico servizio.  Ma, d’altronde, chi se ne frega! L’importante è che ci siano…feste e farina! I pochi che si pongono il problema, tra l’altro, oscillano tra una benevola convinzione che si sia trattato di un normale intervento di manutenzione straordinaria e la fatalistica supposizione che quei lampioni abbiano preso…altre vie! Quando addirittura non si ricorra alla romantica credenza che l’operazione sradicamento abbia avuto lo scopo di rendere…più fascinosa (il fascino del chiaro-scuro!) la piazza! In ogni caso, qualunque sia stata l’origine dell’operazione, se i lampioni (e sottolineo “se”!) sono ancora nella disponibilità del Comune, sarebbe oltremodo opportuno farli ritornare al loro posto. Altrimenti, signor Sindaco, mi consenta un suggerimento: provveda a stipulare un contratto con la “Signora Rebecca” in modo da garantirsi ufficialmente il servizio.


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