Giuseppe Aleo nel cda dell’IRVOS assieme a Leonardo Taschetta e a Sebastiano Di Bella

PALERMOL’IRVOS, Istituto Regionale Vite, Vino e Olio di Sicilia è l’ente regionale che si occupa di vino e olio, ultimamente soprattutto nell’ambito della certificazione dei prodotti a denominazione. L’istituto è stato commissariato dal 2018. Dal febbraio 2019 è stato guidato dal commissario straordinario Alessia Davì, funzionario della Regione, il cui incarico è scaduto a fine luglio. A maggio è stato scelto presidente dell’IRVOS, Sebastiano Di Bella (al centro nella foto). La delibera di giunta del 23 luglio ha ricomposto anche il Consiglio di amministrazione che sarà costituito da Giuseppe Aleo (il primo da sx nella foto), in rappresentanza delle organizzazioni professionali dell’agricoltura, il cui nominativo è stato comunicato da Copagri Confederazione Produttori Agricoli Sicilia. Aleo è presidente della federazione Copagri di Trapani. Assieme a lui ci sarà anche Leonardo Taschetta (il terzo da sx nella foto), presidente della Cantina Colomba Bianca, una delle più grandi cooperative vitivinicole siciliane, in rappresentanza delle organizzazioni professionali del movimento cooperativo, il cui nominativo è stato comunicato da Associazione Generale Cooperative Italiane. Il nuovo presidente, palermitano, 67 anni, produttore di vino ed ex segretario generale dell’Assemblea Regionale Siciliana (il consiglio regionale dell’Isola) mette fine a un lungo periodo di commissariamento dell’ente regionale, l’IRVOS, appunto, che si occupa di vino e olio. Aleo, presidente di Coopagri Trapani, è impegnato nel settore olivicolo e soprattutto vitivinicolo. A lui si devono il riconoscimento della Doc Erice e Salaparuta. Taschetta, invece, è presidente della Colomba Bianca, azienda che oggi conta circa 2.480 soci e si estende lungo 7.500 ettari di vigneti tra le province di Trapani, Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Ragusa, con 5 cantine distribuite su tutto il territorio.

Il nuovo cda dell’IRVOS troverà un istituto con un direttore, Alberto Pulizzi, insediatosi lo scorso novembre. Si avvarrà di 58 dipendenti di cui 18 dirigenti, due sedi distaccate a Marsala in provincia di Trapani e a Rodi Milici, nel messinese, quest’ultima di prossimo avvio. E poi anche un bilancio 2020 che beneficerà di due milioni circa da spendere in promozione. Ed ancora un’attività di certificazione attraverso la quale nel 2019 ha fatturato circa due milioni, la gran parte grazie ai vini Doc Sicilia (con un numero di bottiglie in grande crescita). E proprio il prossimo anno il consorzio Doc Sicilia dovrà decidere se fare certificare i propri vini ancora per un triennio dall’Irvos.


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