I ricordi di Totò Ferri

Introduciamo con questo numero di Kleos la ricostruzione di un periodo della vita sociale, politica e amministrativa di Castelvetrano (periodo che va dagli anni Sessanta agli anni Novanta) così come emerge dal racconto di un protagonista degli eventi di quegli anni, il preside Antonio Ferri, detto Totò, che, avendo ovviamente la responsabilità piena di quanto dice, offre  informazioni e testimonianza diretta di un periodo preciso della storia di Castelvetrano, che possono essere utili a tutti, studiosi e non.

      I ricordi di Totò Ferri

 

PREMESSA
Quando, a seguito di uno dei tanti incontri  casuali, un caro amico, il prof. Antonino Bencivinni, mi chiese: perché Preside non mi racconta gli eventi che dagli anni Settanta in poi si sono succeduti nella nostra Città e vissuti da Lei personalmente? Rimasi incredulo e lusingato e per vari motivi quali:
a) la difficoltà  nel narrare esperienze di vita vissuta senza il pericolo  di incorrere in atteggiamenti  di  banale protagonismo;
b) la necessità di riferire eventi e interventi che hanno costituito vanto per la Nostra Comunità e che mettessero il lettore nelle condizioni di dire: ”guarda c’ero pure io” !!!!;
c) il rischio di riferire momenti che in quella situazione  storica hanno avuto sicuramente notevole rilevanza culturale, sociale ed economica e che oggi ai “Molti”  potrebbero sembrare atti dovuti e di poca importanza!!!;
d) il racconto dovrà riguardare il mio impegno nel sociale e nella politica e non certamente quello maturato in ambito professionale, salvo pochissimi riferimenti collegabili in vario modo al periodo scelto. Le esperienze professionali sono patrimonio  personale delle Comunità Scolastiche che ho diretto e anche delle Scuole dove ho insegnato. Di contro la richiesta deve  raccontare: eventi, manifestazioni culturali, attività a favore del tempo libero, realizzazioni strutturali di quel periodo  voluti e realizzati da una classe politica che, seppur con gli inevitabili errori, considerava l’avversario politico non un nemico ma semplicemente un “AVVERSARIO”  da rispettare. Si cercava, almeno questo è stato il  credo di molti noi, di anteporre agli egoismi personali gli interessi della collettività. E’ stato un periodo questo che ha visto altri protagonisti nella Città, alcuni dei quali già  deceduti quali il Prof. Giuseppe Romeo Presidente dell’allora nosocomio Vitt. Emanuele, del dott. Domenico Aiello Primario di Chirurgia e Direttore Sanitario, Lorenzo Leggio, Pietro  Mulè  Assessore Comunale,  Ciccio Clemente , Ferruccio Vignola, Giovanni Pisciotta, Enzo Armato, Franco Inzirillo, Peppe  Lipari  e tanti altri ancora.Altro politico di rango che ha sicuramente inciso a partire dagli anni  70’ , è stato Vito Lipari e nella qualità di Dirigente della D.C. e come Sindaco della Città. La sua tragica scomparsa, indipendentemente dalle cause che l’hanno determinata, sconosciute ad oggi almeno a me, ha sicuramente ostacolato ed in parte ritardato lo sviluppo socio economico della Città e delle sue frazioni.

PRIMO PERIODO
E’ stato questo, per buona parte, il periodo,tra gli altri, di  Enzo Leone Segretario  Provinciale del  P.S.I., poi Assessore Comunale e Vice Sindaco,  Sindaco ed infine Deputato ed Assessore Regionale alla Presidenza. Ad Enzo Leone non può essere negata  la  intuizione di avere individuato negli anni 70’,  fra le tante altre iniziative realizzate,  l’area dell’attuale zona artigianale. Si realizzarono interventi primari quali, illuminazione, strade, fognature  etc. A Giovanni  Lentini nella qualità di Assessore all’Urbanistica, grazie, anche, al sostegno dell’On. Aristide Gunnella, di avere  faciltato le procedure burocratiche per l’ottenimento del finanziamento. In seguito, Vito Li Causi, al quale in questo momento dico forza Vito, nella qualità di Sindaco 1991/92, espletò la gara di appalto.  Al Sindaco Bongiorno il compito,  dopo ,  di assegnare i vari lotti agli aventi diritto. Prima di addentrarmi nel vivo di questo “scorcio di esperienze vissute di cui mi assumo la responsabilità sulla loro autenticità”, non posso non ricordare l’iniziativa politica e amministrativa che, agli inizi degli anni 70’,creò le premesse per la costruzione dell’attuale Ospedale. Per iniziativa sempre di Enzo Leone nella qualità di Presidente dell’Assemblea della U.O.C., d’intesa con il Presidente di allora Prof. Giuseppe Romeo, presenti , anche, i responsabili  amm.vi  Leggio e Savalle , il Direttore Sanitario Prof.  Aiello e lo scrivente, nei locali di via Cardinale Massaia sede della Presidenza e degli Uffici Amministrativi del vecchio Ospedale, l’On. Mario Mazzaglia  socialista , intervenendo alla riunione,  prese l’impegno che si sarebbe adoperato per finanziare, per la parte di competenza, la realizzazione del  Nuovo Ospedale, impegno che mantenne  “e così è stato”. Si crearono le condizioni affinchè il contributo della Regione Siciliana(195 milioni),il contributo della Croce Rossa (330 milioni somma donata dai castelvetranesi d’America),il finanziamento del  Ministero Sanità(500 milioni) potessero essere unificati.Con il progetto finale redatto dall’Arch. Sebastiano Monaco di Palermo ,si diede inizio ai lavori che terminarono,compreso il finanziamento ministeriale per le attrezzature ai primi anni del 90’ Presidente  della Marilù Gambino.In questo stesso periodo,  dopo un’intensa attività agonistica (campionati studenteschi di atletica leggera, campionati di calcio juniores, promozione), memorabile la finale provinciale di salto in alto ,1960, primi a pari merito con Peppe Gentile, poi diventato campione mondiale di salto triplo  FOTO 1. FOTO 1.Dopo questo periodo, mi dedicai ad  organizzare attività sportive, tornei di calcio e i giochi della gioventù. Il Prof. Giacomo Basciano, responsabile provinciale del CONI e dell’ENAL, mi  nomina  fiduciario  per  Castelvetrano dei due Enti in sostituzione di Cosimo Puglisi (nota  9/9/1983 prot.1814 a firma G. Basciano   e p.c. alla Segreteria Generale del C.O.N.I. Roma e alla Delegazione Reg.le del C.O.N.I.Palermo). La sede dei due Enti trovò sistemazione  in via Bonsignore nei locali messi a disposizione, gratuitamente, da  Benedetto Rosolia.

 

SECONDO PERIODO
Grazie alla sede messa a disposizione, gratuitamente,in via Bonsignore da Benedetto Rosolia, come riferito nel primo periodo, con un gruppo di amici e con la copertura dell’ENAL, organizziamo un Circolo Ricreativo “il Club Itria”. Decolla il torneo calcistico amatoriale alla memoria di un grande portiere castelvetranese Gaspare Bua, torneo seguito sempre da un numerosissimo e appassionato pubblico (Foto 2). A proposito di calcio, anni 50’, la squadra  locale vantava un numerosissimo pubblico, anche, femminile (Foto 34567).
Dopo una breve parentesi lavorativa (1960/61 e 1965/68) nell’industria farmaceutica come Informatore Scientifico, l’11 novembre del 1968 incomincia la mia carriera di insegnante fino al 1979. Dal 1979 al 2006 quella di Preside. Il racconto, fatta eccezione per due episodi molto significativi che riferirò al momento opportuno, riguarda solo il mio impegno nel sociale (Fiduciario ENAL e CONI) e nella politica (Amministratore dell’Ospedale Vitt.Emanuele 1975/80 prima e Consigliere/Amministratore Comunale, Assessore e V.Sindaco, dal 1980 al 1990), e non il mio impegno professionale (nell’industria chimica farmaceutica Ditte Carlevaro/Uphjon o nelle  scuole  che ho avuto l’onore di dirigere Liceo Scientifico Alcamo, Scuola Media Grassa Mazara del Vallo, I.P.C. Castelvetrano, Scuola Media L.Capuana S.Ninfa, Scuola Media Pappalardo Castelvetrano, Istituto per Geometri V.Accardo C.Bello di Mazara, Istituto Superiore Statale “G.B.Ferrigno” Castelvetrano o, come insegnante, Istituto Magistrale G. Gentile (1968/74) e Liceo Scientifico M. Cipolla (1974/79). Con l’incarico di  fiduciario dell’ENAL, presso il Cinema Marconi, per la gioia di centinaia di bambini,  organizzo, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, lo Zecchino d’Oro (Foto 8)serata presentata dal famoso mago Zurlì. L’Amministrazione di allora, meglio definita ”Blocco del popolo”, era così formata: Ciccio Clemente, sindaco con altri tre Democratici cristiani dissidenti, tutti assessori (Pietro Mulè, Petronato Venezia, Tommaso Pollina), dai Comunisti guidati da Giovanni Cascio e dai Socialisti guidati da Enzo Leone. L’On. Mario Mazzaglia intanto aveva mantenuto l’impegno per favorire il finanziamento per la costruzione del nuovo Ospedale, finanziamento che fu confermato in occasione di un seminario sulla Sanità organizzato dal P.S.I. al Cinema Marconi  (Foto 9). Nelle foto a seguire gli interventi di Ciccio Taormina  (Foto  10), del Preside Luciano Messina (Foto  11), di  Enzo Avolio (Foto 12),  degli  intervenuti  (Foto 13)  e  l’intervista con  Elio  Indelicato (Foto 14).  In quegli anni il terremoto del ’68 nel Belice aveva lasciato segni ancora evidenti (Baraccopoli  Belvedere) e molti disagi. Nasceva la passione per il Tennis (per giocare si andava nella vicina Mazara del Vallo). Con il grado di Fiduciario del C.O.N.I. e dell’ENAL, proposi: “Perché non realizzare, in economia, un campo di tennis nella nostra città?”. La  proposta trovò consensi unanimi nel Sindaco e nella Giunta. Si individuò subito l’area e si diede inizio ai lavori per realizzare l’unico  impianto  pubblico, ad oggi, destinato al tennis. Grazie, anche, all’aiuto di tanti altri amici, Franco Garufo, Salvatore Costanza, Andrea Lipari, Tano Bandiera e, soprattutto, Ciccio Tortorici  si realizzarono  in pochissimo tempo i lavori.  Dopo il loro completamento, il Comune affidò  la gestione dell’impianto  all’ENAL. Un particolare ringraziamento è dovuto all’impresa Durante per avere realizzato disinteressatamente la bitumazione del terreno di gioco, al CONI Provinciale per due contributi (900.000 + 900.000) in due diverse soluzioni e infine alla Civica Amministrazione per la sistemazione di una baracca della baraccopoli Belvedere utilizzata come ufficio, spogliatoio e bar, per recinzione, per la definizione del rettangolo di gioco e per l’illuminazione. Così nasceva in città l’unico impianto di tennis pubblico a oggi esistente. Per amore di verità deve essere ricordata una analoga iniziativa privata ad opera della famiglia Rapisardi in Marinella di Selinunte. Come ricordavo prima, con deliberazione della G.M.  n° 53 del 23.1.1973 dichiarata legittima dalla C.P.C. nella seduta del 3.2.1973 al n° 2820 viene  affidata  la  gestione  all’ENAL  di Castelvetrano. In data 15 febbraio 1973 fra il Comune di Castelvetrano e l’Ente Gestore si stipula giusta convenzione per l’uso e la fruizione dell’impianto. Con poche centinaia di lire si giocava e grazie alla collaborazione  dell’Arch. Franco  Garufo si organizzarono corsi di tennis sia per adulti che per i ragazzi delle scuole medie di I° e 2° grado. Si formò una squadra (Garufo, Costanza, Lipari, Ferri) per partecipare alla Coppa Italia e ad altri tornei. La documentazione fotografica testimonia l’entusiamo e la partecipazione di pubblico ai diversi incontri. Memorabile quello con il Tennis Club di Marsala con il giovane Carini divenuto, poi, nel 2007 Sindaco di Marsala.(Foto  15161718).  Le foto testimoniano, con la premiazione dei vincitori, l’entusiasmo creatosi attorno al tennis castelvetranese: (Foto  192021222324. Nel prossimo, fra l’altro, sarà trascritto integralmente l’articolo  “I nostri circoli G.S.Enal di Castelvetrano”.
(Continua)

 


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