Il sindaco di Partanna, Nicolò Catania, parla dei suoi primi sei mesi di attività amministrativa

PARTANNA – Trascorsi sei mesi dalle elezioni amministrative e dal conferimento del mandato da parte dei cittadini al Sindaco Nicolò Catania e alla sua maggioranza, ci è sembrato opportuno che fosse fatto un primo punto della situazione politico-amministrativa della città di Partanna. Abbiamo chiesto al sindaco Catania che lo facesse lui stesso..
“Il nuovo mandato amministrativo che i partannesi hanno voluto affidarci, fra l’altro, con un consenso numericamente ancora più importante di quello del 2013, – ha esordito il sindaco di Partanna – ci ha imposto da subito la responsabilità di riprendere le fila di un’azione amministrativa condotta con successo fino all’ultimo giorno del precedente mandato e rilanciare con l’attuazione del nuovo programma che, fondandosi saldamente su quanto costruito nel quinquennio precedente, si pone ambiziosi traguardi. Sono stati sei mesi di intenso lavoro in cui, con rinnovato impegno, abbiamo portato avanti quanto già avviato e predisposto in contiguità con quanto realizzato. Nonostante i tempi ristretti imposti dal reinsediamento, la nostra Amministrazione ha mantenuto un impegno che, ormai, rappresenta un’attività consolidata nel tempo, Artemusicultura, che, ritenuta tra le più importanti rassegne in Sicilia, è stata finanziata dalla Regione con circa 150 mila euro e che ha riscosso, ancora una volta, grande successo facendo registrare oltre 100 mila presenze: pubblico proveniente da ogni dove! Artemusicultura è una kermesse, lunga circa due mesi, di eventi, attività culturali e di aggregazione sociale che abbiamo reso un appuntamento consueto e che costituirà un elemento fondamentale per il rilancio economico e turistico della nostra città, giusto per esemplificare cosa intendo per continuità e rilancio: una progettazione a lungo termine che portiamo avanti dal primo mandato e la cui lungimiranza è testimoniata dai positivi riscontri e dalla considerazione di simili politiche condotte in più località italiane (ad esempio “La notte della Taranta” in Puglia).
La manifestazione Artemusicultura si inquadra in una Partanna a vocazione turistica. A tal proposito cosa è stato messo in atto in questi mesi che possa contribuire a renderla meta turistica?
“Come ho più volte affermato Artemusicultura è solo uno dei tasselli del “mosaico” che l’Amministrazione ambisce a completare con questo secondo mandato. Abbiamo raggiunto con l’assessore Sebastiano Tusa un accordo per l’inserimento del Museo civico della preistoria del Basso Belìce (castello Grifeo) e dell’area archeologica di contrada Stretto fra i beni dell’Ente Parco Archeologico di Selinunte: l’emissione del Decreto Assessoriale, a giorni, permetterà di formulare una nuova convenzione e rilanciare l’azione di incoming di flussi turistici nella nostra città. Ma, come amministrazione, non intendiamo di certo fermarci: vogliamo migliorare ulteriormente i servizi alla cittadinanza, continuare a promuovere le eccellenze enogastronomiche per le quali il nostro territorio si distingue e la vocazione turistica e culturale della cittadina ampliandone la capacità ricettiva e cominciando a creare le basi dell’albergo diffuso già a partire da questo nuovo anno. Infine, ma non per ultimo, il nuovo anno ci vede impegnati anche sulla strada dell’efficienza e dell’attenzione verso la programmazione comunitaria, come del resto abbiamo fatto in questi anni con buoni esiti, oggettivi e riscontrabili, lavoreremo per cogliere tutte le opportunità di sviluppo economico che il nostro territorio offre e che, nel tempo, possono contribuire al rilancio della città”.
Ovviamente gli interventi di un’amministrazione non si limitano esclusivamente alla promozione del settore turistico; Quali sono state dunque le risposte alle esigenze dei partannesi fornite in questi sei mesi?
Oltre 2 milioni di euro sono stati reperiti con il fondo ‘Jessica’ e hanno consentito di dare inizio ai lavori di rifacimento dell’illuminazione pubblica, sistema oggettivamente vetusto che garantiva un lacunoso servizio alla nostra comunità: i lavori procedono a pieno ritmo e, una volta conclusi, ci consentiranno di assicurare un servizio efficace estendendolo anche a quartieri che prima erano completamente al buio. Ancora, per quanto attiene il settore dei lavori pubblici, la nostra attenzione verso bambini e ragazzi non viene mai meno: abbiamo ottenuto di recente un finanziamento da parte della Regione siciliana di oltre 2 milioni e 500 mila euro per la completa riqualificazione del plesso di via Trieste dell’istituto comprensivo “Rita Levi Montalcini”, mentre sono in via di ultimazione i lavori del complesso Santa Lucia. In tema di grandi opere, siamo orgogliosi di aver restituito alla cittadinanza, collaborando anche nella fase di riapertura al culto, la Chiesa Madre in una veste nuova e impreziosita dall’approfondito restauro che ha riportato gli interni all’antico splendore”.
Un’esigenza da sempre è costituita dalla necessità di continui lavori di manutenzione che garantiscano alla cittadina quel decoro che merita. Quale è stato l’impegno in questi sei mesi in tale direzione?
“Abbiamo già previsto, in fase del primo assestamento di bilancio (novembre 2018) una programmazione che ci vedrà impiegare e spendere, a stretto giro di posta, ben 280 mila euro in opere di manutenzione straordinaria e di riqualificazione urbana; a ciò si aggiungeranno ulteriori 170 mila euro provenienti dallo specifico finanziamento di 6 cantieri, il tutto interamente destinato alla riqualificazione di piazze e aree attrezzate, all’implementazione di parchi gioco per bambini, alla manutenzione delle strade (comprese quelle esterne), di cortili e di alcuni edifici comunali. Stanno, inoltre, per essere completati i lavori in programma sugli immobili comunali che intendiamo riconvertire in luoghi di aggregazione sociale, come l’ex Cine Astro e si sono concluse favorevolmente, in questi mesi, le procedure relative ad altri importanti investimenti inerenti i lavori pubblici: il 2019 vedrà l’inizio dei lavori per un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro che consentiranno interventi su vari immobili, la caserma dei carabinieri, la struttura del Boccone del povero e quella del Renda Ferrari, l’immobile annesso alla chiesa di S. Giuseppe, lo “stazzuni” di cui si prevede il recupero finalizzato alla fruizione. Stanno per iniziare interventi straordinari sulle strade rurali, in particolare quella denominata San Martino”.
Che cosa è stato fatto sul fronte dei servizi sociali? Avete pensato alle difficoltà della popolazione o avete ‘dimenticato’ chi ha più bisogno?
“Il pensiero alle fasce più deboli è sempre oggetto delle nostre attenzioni: abbiamo continuato a garantire prestazioni essenziali come il taxi sociale, la mensa scolastica, per gli alunni disabili il servizio di assistenza alla comunicazione e di trasporto e, per tutelare le famiglie con bambini piccolissimi, curiamo e miglioriamo sempre il servizio offerto con l’asilo nido. Non per ultimo, abbiamo assicurato assistenza ad un corposo numero di minori in stato di disagio, ad anziani soli e a soggetti colpiti da gravi e permanenti patologie, caricando sul nostro bilancio (oltre 300 mila euro) le spese per il mantenimento in strutture a loro dedicate”.
L’attività di raccolta differenziata dei rifiuti, ormai, rappresenta un obiettivo raggiunto e Partanna sembra aver superato i problemi inerenti alla gestione; quali strategie sono state messe in campo per il miglioramento del servizio?
Grazie all’impegno amministrativo del precedente quinquennio e, soprattutto, alla buona volontà di tutti i cittadini, Partanna, oggi, si posiziona saldamente fra i comuni più virtuosi per capacità di riciclaggio e selezione dei materiali. L’impegno dell’Amministrazione, in questi sei mesi, non viene meno e reperiti i fondi per nuovi contenitori, già in distribuzione agli utenti, si continuerà ad implementare il servizio di raccolta: auspichiamo nuovi traguardi che conseguiranno ad una nuova organizzazione e ad un nuovo e più efficiente metodo di raccolta, concreti presupposti per rilanciare nel 2019 la nostra attività di raccolta differenziata dei rifiuti”.
Un altro annoso problema per Partanna è costituito dal servizio di distribuzione idrica. In merito diverse opinioni hanno animato la cittadina non solo nel periodo elettorale, ma anche in questi ultimi sei mesi. Cosa può dirci in merito?
L’impegno e la determinazione profusi dall’amministrazione per la soluzione del problema della distribuzione idrica e della tanto discussa gestione diretta del servizio, ci vede oggi vicini all’obiettivo che ci siamo prefissi: il passaggio del servizio in capo al nostro comune alle condizioni che abbiamo sempre richiesto e che sono fondamentali per una gestione economica, efficace ed efficiente. Il ricorso fatto contro la Regione Siciliana al TAR ha permesso di vedere riconosciuti i vizi che avevamo evidenziato e ci consente di sedere con maggiore forza al tavolo delle trattative (previsto a giorni). Resta inteso, comunque, che è necessario farsi parte attiva in sede di conferenza assembleare per avviare le procedure relative alla stesura del Piano di Ambito per la gestione di cui il nostro ATO è ancora sprovvisto. In queste ore si sta proprio dibattendo sull’argomento e la nostra amministrazione sarà parte attiva nelle proposte per rimediare a tale deficit”.
E per quanto riguarda un’altra annosa questione come quella dei giovani costretti a lasciare la propria cittadina in cerca di lavoro?
“Anche in questo caso, l’impegno dell’Amministrazione rimane costante. Abbiamo nel precedente quinquennio realizzato una struttura importante e all’avanguardia, il G55, che ha consentito di avviare un’esperienza estremamente positiva. Oggi continuiamo a lavorare per potenziare la struttura e implementare le azioni mirate a veicolare una nuova cultura e un nuovo modo con cui inserirsi in una società evoluta e in una città intelligente. I risultati, già, abbiamo iniziato a portarli a casa: possiamo vantare l’assunzione a tempo indeterminato di un gruppo di giovani formatisi presso il G55 e la creazione di nuove e importanti partnership con Università di prestigio e aziende di settore interessate al nostro territorio che forniranno nuove e proficue opportunità ai nostri giovani. Portiamo avanti un’intensa attività di promozione, tanto della struttura quanto delle attività, rappresentando in Italia un punto di riferimento come amministrazione che diffonde buone prassi e promuove il proprio know-how. Abbiamo, inoltre, una precisa e ricca programmazione volta ad un’adeguata e consona fruizione della struttura e delle sue potenzialità”.
Sempre più comuni del Sud hanno dichiarato il dissesto finanziario; qual è la condizione economico-finanziaria del comune di Partanna?
La fotografia più oggettiva della situazione economico-finanziaria del nostro Ente e che dimostra con chiari numeri l’accurata conduzione dei cinque anni precedenti, oggi viene rappresentata dagli esiti dell’approvazione del bilancio consuntivo avvenuta nel luglio del 2018. Per dare alcuni numeri di riferimento basta solo dire che il bilancio consuntivo si è chiuso con oltre 12 milioni di euro di avanzo di amministrazione, 7 milioni di cassa circa con accantonamenti previsti per legge di circa 3 milioni 200 mila euro di fondo crediti di dubbia esigibilità e di circa 720 mila euro di fondo rischi. Se a questo si aggiunge che il nostro è uno dei pochi comuni che non ha mai fatto accesso all’anticipo di tesoreria e che salda i pagamenti delle forniture quasi a vista, lo stato di salute economico-finanziario del nostro Ente ci lascia soddisfatti e ci fa operare con la necessaria serenità.
Per concludere, sulla macchina amministrativa comunale cosa ha da dire?
Per concludere direi che in questi mesi abbiamo dato impulso a una prima riorganizzazione degli uffici comunali, un riassetto ancora in corso e reso possibile anche dalla celerità con cui sono state avviate e completate le procedure di stabilizzazione di 74 precari dell’ente, in attesa da anni. Ciò consentirà una decisiva messa a punto della macchina amministrativa volta ad una sempre più efficace ed efficiente azione al servizio della cittadinanza.
Antonino Bencivinni


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