“Imprese d’a/mare” fra studenti come modello di sviluppo della primavera mediterranea

PALERMO – MAZARA DEL VALLO – Una tre giorni ricca di incontri e scambi culturali quella che ha visto un gruppo di studenti della Tunisia in visita in Sicilia nell’ambito del progetto “L’Impresa Multiculturale e l’Economia Blu del Mare: Giovani a confronto”.

Il progetto promosso dal Distretto Produttivo della Pesca-Cosvap in collaborazione con  Ministero degli Affari Esteri, Direzione Generale del Sistema Paese-sezione degli scambi giovani, ed il Comune di Palermo, ha permesso l’incontro giovani studenti maghrebini  e studenti degli Istituti di istruzione superiore di Mazara del Vallo che potranno sviluppare insieme dei progetti di micro-impresa ispirati dai principi della “blue economy”’, un modello di sviluppo intrapreso da alcuni anni dal Distretto della Pesca orientato, attraverso un approccio responsabile sulle risorse condivise, all’innovazione, al trasferimento tecnologico ed all’internazionalizzazione.

Dopo le visite all’Università degli Studi di Palermo, all’incubatore d’impresa  Consorzio Arca ed alla Facoltà di Economia con una lezione tenuta dal prof. Gioacchino Fazio, ed ai laboratori sperimentali dell’Istituto Zooprofilattico siciliano “A. Mirri” di Palermo, gli studenti tunisini hanno partecipato, sabato mattina, ad una riunione plenaria dell’Osservatorio Mediterraneo della Pesca ospitata dal Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando a Villa Niscemi.

“Per me – ha dichiarato il sindaco Orlando ad apertura dei lavori – è un privilegio potere ospitare questi giovani del Mediterraneo. La Blue Economy è un modello di sviluppo sostenibile. Blu significa mare, il mare che ci unisce e non ci separa, un veicolo di pace. Economia ma quella reale e non finanziaria, quella fatta di cose, merci, prodotti, e che guarda alle persone. Mi rifiuto – ha sottolineato – che vi sia stata solo una primavera araba, vi è stata una primavera mediterranea, pensiamo agli indignados in Spagna, alle proteste in Grecia, al movimento anticasta in Italia; tutti questi movimenti hanno in comune la manifestazione del disagio contro l’idea della grande finanza legata esclusivamente al “dio denaro”. Ai cultori del “dio denaro non importa niente del pescatore, dell’agricoltore e delle gente che lavora. Queste iniziative – ha spiegato il sindaco di Palermo – rappresentano un inversione di tendenza verso la sostenibilità come armonia protratta nel tempo, fra noi stessi, con gli altri e fra i popoli, fra presente e futuro; in tal senso la blue economy è sostenibilità. Il Mar Mediterraneo è una grande opportunità non per cercare lavoro ma per creare lavoro”.

Il Presidente del Distretto della Pesca, Giovanni Tumbiolo, nel ruolo di moderatore ha lanciato degli interrogativi proponendo un modello di sviluppo condiviso:

“quanto hanno inciso le primavere mediterranee? Quanto possiamo fare tutti insieme per il nostro continente Mediterraneo? Questa sfida possiamo affrontarla e vincere con l’Economia Blu, che rappresenta un superamento della green economy perché guarda alla responsabilità condivisa delle risorse. Abbiamo la possibilità con “blue young” di creare nuovi modelli di imprese, multiculturali, ibride, fra giovani mediterranei, siciliani e tunisini ma anche con altri Paesi del Mediterraneo. “Imprese d’a/mare” è una grande palestra di scambio di progetti, superando gli ostacoli attraverso la chance offerta dalla blue economy”.

Tumbiolo ha portato l’esempio di alcuni progetti legati alla Blue economy che il Distretto della Pesca sta portando avanti insieme ad enti di ricerca.

Uno di questi riguarda la refrigerazione passiva, un sistema per mantenere in modo più durevole il prodotto pescato, per allungare la shelf-life, un consumo più allungabile e risparmiare energia”;

altra necessità sollevata dal Presidente del Distretto è quella del dialogo fra finanza islamica ed occidentale.

Infine il Presidente del Distretto ha parlato della missione imprenditoriale in Yemen il cui Governo ha chiesto di creare un laboratorio planetario della blue economy nell’Isola di Socotra, nell’Oceano Indiano.

Sono intervenuti i Consoli della Tunisia e del Marocco a Palermo, S.E. Ahmed Sabri e S.E. Farhat Ben Soussi, i quali hanno entrambi ribadito la volontà dei rispettivi Paesi di favorire progetti di partenerariato fra studenti e giovani tunisini, marocchini e siciliani.

Nelle rispettive relazioni, la dott.ssa Nadia Majoul (Federazione dei Piccoli Mestieri di Utica-Tunisia) e la dott.ssa Mona Weslati (Membro Ufficio Esecutivo dell’Unione Generale degli Studenti UGET Tunisia), hanno parlato dei cambiamenti intervenuti in Tunisia negli ultimi anni e sulla possibilità di intraprendere progetti di cooperazione che coinvolgano in primis le nuove generazioni affinché venga rafforzata la democrazia e partecipazione popolare al futuro del loro Paese.

Nel corso della riunione, sono interventi anche alcuni dei venti studenti presenti, sia da parte tunisina che siciliana, che hanno ringraziato per l’iniziativa ed al tempo stesso richiesto la possibilità fin da subito di potere cooperare per organizzare iniziative comuni e progetti di piccola impresa.

A concludere i lavori è stato il dott. Sami Ben Abdelaali, Dirigente regionale Cooperazione con i Paesi del Mediterraneo, Africa e Mondo Arabo il quale ha portato i saluti dell’Assessore regionale alle Risorse Agricole ed Alimentari, Dario Cartabellotta ed ha ringraziato il dott. Tumbiolo: “questa come altre iniziative – ha affermato – dimostrano l’eccellenza operativa del Distretto della Pesca che riesce ad integrare attività diverse che i relativi Assessorati regionali dovrebbero accompagnare concretamente. Ancora oggi la Sicilia vive un gap culturale in materia di immigrazione, non si riesce ad accettare il diritto di cittadinanza, il modello francese è ancora molto lontano. Questi progetti risultano pertanto –ha ribadito il dott. Abdelaali – molto importanti; cooperazione, dialogo e sviluppo sono le vie maestre per costruire società moderne, dinamiche e democratiche, non abbiamo altra scelta”.

Il dirigente regionale ha così avanzato la proposta di un simposio internazionale in Sicilia dedicato alla blue economy ed ai giovani. Ha inoltre indicato alcune opportunità di partnership fra la Sicilia e la Tunisia, ad esempio nel campo dell’acquacoltura.

Infine ha segnalato alcune iniziative della Regione Siciliana, a partire dal padiglione delle eccellenze agro-ittico alimentari dedicato alla Sicilia che sorgerà all’interno del più grande centro commerciale del Medio Oriente e che sarà inaugurato a Doha, in Qatar, il prossimo aprile, per finire al padiglione mediterraneo all’Expo 2015 di Milano dove la Sicilia guiderà altri 12 Paesi del Mediterraneo.

Questa prima fase del progetto si è conclusa ieri mattina (22 dicembre) con la visita dei giovani ai Laboratori di Oceanografia dell’IAMC-CNR di Capo Granitola (Campobello di Mazara) e, successivamente, al Centro Storico di Mazara del Vallo.

 


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