Inaugurato il centro antiviolenza e casa di accoglienza, realizzato su un terreno confiscato alla mafia

CASTELVETRANO – Il Sindaco di Castelvetrano Felice Errante jr., unitamente al commissario straordinario per il Consiglio Comunale, dr. Francesco Messineo, all’assessore ai servizi sociali, Giovannella Falco, al baby- sindaco, Valeria Piazza, ed alla dr.ssa Valeria Ferrante, in rappresentanza del Prefetto di Trapani, dr. Giuseppe Priolo, ha tagliato il nastro del centro antiviolenza e casa di accoglienza che è stato realizzato all’interno di un fabbricato confiscato alla mafia.

Erano presenti anche le autorità militari cittadine, e gli esponenti delle associazioni Palma Vitae, Croce Rossa Italiana, Caritas e Ipab Assap Infranca che insieme al settore solidarietà sociale del comune, gestiranno il centro in questa fase di start-up. L’edificio che sorge nella Contrada Canalotto a Castelvetrano, era in completo stato di abbandono ed il suo restauro funzionale è stato realizzato grazie di un finanziamento dell’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, per l’importo complessivo di circa 350mila euro, ottenuto nel novembre 2014. Nei mesi scorsi, poi, l’assessorato regionale ha concesso un finanziamento da 25mila euro 25.000 per l’acquisto dei beni di prima necessità per far funzionare la casa, ad indirizzo segreto,che ospiterà donne vittime di violenza.

“Questo è il settimo bene confiscato alla mafia che nel corso del mio mandato abbiamo riqualificato e restituito alla collettività, reinserendolo nel circuito produttivo e legale. Al di la delle polemiche queste sono le risposte migliori da offrire all’antimafia parolaia, queste da sole sono quelle cose che valgono un intero mandato- ha dichiarato Errante- l’inaugurazione di questo centro ha un valore simbolico importantissimo perché oltre a significare un duro schiaffo alla criminalità, poiché è stato realizzato su di un immobile confiscato alla mafia, sarà un prezioso punto di riferimento per donne vittime di violenza che arriveranno da ogni parte della Sicilia. E l’odierna giornata della memoria ci è sembrata l’occasione giusta per dire come la violenza si possa combattere con le azioni concrete offrendo delle occasioni per ricominciare a vivere.”


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