Incontro in Prefettura sui gravi problemi del porto di Mazara del Vallo

TRAPANI – “E’ incredibile che il porto della più grande marineria d’Italia e d’Europa non sia navigabile ed utilizzabile. Questa è forse la principale causa della crisi economica e finanziaria che vive il sistema produttivo della pesca di Mazara del Vallo. Insieme al porto canale si è prosciugata l’economia reale di un’intera comunità. A causa dell’insabbiamento del porto centinaia di attività non possono svolgere più il loro regolare lavoro; si sono persi migliaia di posti di lavoro con conseguenze negative sul piano sociale”.

A dichiararlo è stato il presidente del Distretto Produttivo della Pesca Giovanni Tumbiolo al termine dell’incontro a Trapani fra il Prefetto S.E. Leopoldo Falco ed i rappresentanti del Coordinamento Filiera Ittica Mazara (Distretto Produttivo della Pesca, Confederazione Imprese Pesca Mazara-Federpesca, Imprese Pesca-Coldiretti, Co.Ge.P.A. Mazara-Lega Pesca, O.P., Fiume Mazaro-Unci Pesca e dai sindacati Flai-Cgil, Uila-Uil e Fai-Cisl) e del Comitato Pro Pulizia Porto Canale.

Domenico Asaro, presidente di Confederazione Imprese Pesca Mazara aggiunge: “i danni subiti a causa delle condizioni del porto in questi ultimi anni sono enormi. Inoltre ci stiamo muovendo avendo appreso nel recente incontro a Palermo con l’Ing. Foti, responsabile del procedimento per l’escavazione del porto canale, che le somme a disposizione del Comune di Mazara del Vallo bastano solamente a coprire appena il 15% dell’intero intervento di dragaggio e bisogna attivarsi, verso le istituzioni preposte, per gli ulteriori 8 milioni per rendere completa l’opera”.

Nel corso dell’incontro a Trapani sono stati rappresentati al Prefetto Falco i disagi degli operatori economici che espletano le loro attività nell’area portuale di Mazara del Vallo.

L’iniziativa, come il recente corteo di protesta pacifico tenutosi lo scorso 25 maggio dal quale è scaturito l’incontro a Palermo con l’ing. Calogero Foti (Commissario per la Mitigazione del Rischio Idrogeologico) richiesto dalle parti con in testa il Comune ed accompagnate dall’on. Antonello Cracolici (presidente della I Commissione dell’Ars), nasce dalla necessità di porre rimedio alla grave carenze dell’area portuale di Mazara del Vallo prevedendo il dragaggio di tutto il porto canale, il ripristino dell’illuminazione dell’area del porto dove ormeggiano pescherecci e navi commerciali, la dotazione di servizi (acqua potabile, colonnette per l’elettricità, cassonetti per rifiuti e smaltimento olii esausti) presso le banchine del porto.

Le Organizzazioni Sindacali di FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL hanno ribadito la necessaria e non più rinviabile sistemazione dell’illuminazione del porto dove i pescherecci non possono ormeggiate nelle ore notturne con gravi ripercussioni sulla vendita del pescato e quindi sul guadagno finale dei lavoratori.

“Non si può più tollerare – hanno detto i sindacalisti Massimo Santoro, Giovanni Di Dia e Tommaso Macaddino – l’assordante silenzio e superficialità della politica da quella locale per finire a quella romana passando per Palermo, assente e senza un briciolo di progetto per il rilancio del porto e quindi delle sue attività economiche commerciale e dell’intero indotto”.

“Il nostro incontro con S.E. Il Prefetto Falco – ha concluso Tumbiolo – è volto a stimolare e sostenere le Amministrazioni competenti nelle rispettive azioni per il reperimento delle somme necessarie per ridare finalmente dignità ad una grande comunità la cui economia dipende dalle attività marittime”.

Il Prefetto Falco si è dimostrato sensibile alle questioni sollevate nel corso della riunione ed ha assicurato il suo impegno ad interpellare le Autorità competenti al fine di trovare soluzioni concrete alle problematiche del porto di Mazara del Vallo.

 


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