Arrestato anche il “palo” della rapina all’Unicredit di S.Ninfa

SANTA NINFA – I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelvetrano hanno identificato il quarto palermitano che prese parte alla rapina del 6 novembre dell’anno scorso perpetrata ai danni della filiale Banco di Sicilia – Unicredit di Santa Ninfa.

In quell’occasione nella banca di via Pio la Torre, i tre rapinatori palermitani – Carlo Mortillaro, Francesco Rizzo e Salvatore Dragna, rispettivamente di anni 19, 22 e 29 – di cui uno solo incensurato, intimarono al direttore della filiale di attivare il timer della cassaforte, per prelevarne il contenuto, intimando di collaborare per evitare il peggio.

Stavano attendendo l’apertura della cassaforte ma l’intervento tempestivo dei Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano, allertati da un impiegato della filiale, consentì di bloccarli all’interno della banca e di arrestarli in flagranza di reato per rapina aggravata.

Le indagini condotte dai militari dell’Arma hanno permesso inoltre di constatare la presenza di un quarto individuo, appartenente alla banda dei giovani rapinatori palermitani, che in occasione della rapina svolse il ruolo del cosiddetto “palo”: Rosario Lombardo, di 28 anni, anche lui palermitano.

Le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della banca hanno consentito di notare i movimenti del giovane, il quale, prima che i suoi tre complici entrassero in azione, passò due volte davanti all’ingresso della filiale, per scrutarne l’interno e poi dare il via libera ai complici. Dopodiché aspettò fuori sulla sua auto mentre gli altri perpetravano la rapina, fino a quando, vedendo arrivare i carabinieri, fece perdere le sue tracce.

Nei suoi confronti il G.I.P. di Marsala ha emesso la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Palermo, misura, eseguita dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, che vieta al giovane di uscire dalla città.

La banda dei giovani rapinatori palermitani aveva messo a segno un’altra rapina simile a Marineo (PA) il 17 ottobre 2012, portando via un bottino pari a 12.500 €, custodito all’interno delle casse e della cassaforte temporizzata.

Per quella rapina il GIP di Termini Imerese dispose, per Carlo Mortillaro, Francesco Rizzo e Salvatore Dragna, la misura cautelare degli arresti domiciliari, eseguita dai carabinieri di Palermo lo scorso luglio.


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