La strada dei “figliastri”

Egregio Direttore,

Pensavo che non potesse accadere, che era solo un modo di dire, ma mi convinco sempre più di far parte di una comunità spaccata, formata dai Figli, che possono, hanno i mezzi e le amicizie, e fatta da Figliastri, che vorrebbero,  non hanno i mezzi e gli “amici” se li trovano davanti solo nel periodo pre-elezioni. L’esempio è dato dal fatto che, da qualche tempo a questa parte stiamo assistendo al degrado e alla chiusura di una via utilizzata da molti come arteria di collegamento. La strada in questione è la via Normanni. Circa sei anni fa dopo tanta pioggia, le mura di cinta del nostro amato Castello (ricordiamoci che siamo in pieno centro storico) cedettero e da li iniziò il calvario per coloro che la percorrevano giornalmente e per coloro che ci abitano tutt’ora. Vorrei che la nostra amministrazione o quella che a breve si insedierà, si rendesse conto dello stato di abbandono in cui si trova tutto il quartiere. Buche, erbacce, case fatiscenti e poi, lato San Rocco, su un totale di 13 lampioni (d’illuminazione si intende, perché di altri Partanna è piena) quelli funzionanti sono tre. Oltretutto da qualche mese, essendo la strada piena di case vecchie ed abbandonate, è stata deviata la circolazione per paura che una di esse possa cedere, con l’ovvia conseguenza di un’ulteriore chiusura (sembra quasi una barzelletta). Considerando che siamo in piena campagna elettorale e che le famiglie che la abitano, compresi i cittadini della via La Masa, delle vie adiacenti il Castello e la Chiesa Madre, nonché tutti gli abitanti della via Selinunte, via Meli e dintorni, sono potenziali elettori, (circa 400 voti), non sarrebbe opportuno che l’amministrazione, da cui tra l’altro non mi sento governato, iniziasse a prendere in considerazione il fatto che questi cittadini, non si sentono Figliastri, ma FIGLI della comunità di Partanna. Pago le tasse, paghiamo le tasse e non capisco il motivo per il quale non la si possa riaprire. Non era meglio spendere i soldi delle casse comunali sperperati sui marciapiedi in Corso Vittorio E. e quelli buttati sul muro accanto alla Chiesa di San Rocco in maniera diversa? Lascio a Voi la risposta. Per favore riapriteLa.

Lettera firmata


Pubblicato

in

da

Tag: