L’addizionale irpef nei comuni del Belice

Ero di nuovo in crisi “giornalistica”, ma come sempre il direttore mi ha preso per i capelli e mi ha trasmesso le dovute “consegne”. Stavolta i pianti di un uomo non hanno intenerito nessuno, anzi. Credo che ormai si sia creato quel sottile misterioso rapporto che lega Bruce al suo fedele maggiordomo. Dalla corrispondenza di amorosi sensi giornalistici e da un dibattito tutto interno è nata una ricerca giornalistica che mi auguro faccia discutere. Nei meandri della rete abbiamo scoperto un’indagine compiuta dall’Ufficio Studi della CGIA, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre che denuncia che le Addizionali Comunali Irpef costano ai contribuenti molto più di TARI e TASI messe assieme. L’addizionale comunale IRPEF è una imposta istituita nel 1998 e successivamente modificata tra il 1999 e il 2007. L’aliquota viene stabilita da ogni Comune fino a un limite massimo dello 0,8%. L’Irpef è pagata da tutti i contribuenti, fatta eccezione per quelli che sono già soggetti alle imposte sui redditi delle persone giuridiche, a quelli che possiedono solo redditi esenti Irpef (o redditi soggetti a tassazione separata) e contribuenti che possiedono un reddito imponibile Irpef inferiore alle soglie minime contemplate. Per l’Addizionale comunale IRPEF, nel 2009 e nel 2010 vigeva il “blocco” delle aliquote. Solo nel 2011 e poi definitivamente nel 2012 è stata ridata la possibilità ai Sindaci di aumentare le aliquote sino ad un valore massimo dello 0,8%. Analizzando quelle applicate nei 108 Comuni capoluogo di provincia, si nota che sono 60 i Sindaci che hanno elevato l’aliquota al livello massimo dello 0,8%, anche se in molti hanno riconosciuto delle soglie di esenzione ed in tantissimi hanno applicato un’aliquota per scaglioni progressivi; solo Trento e Gorizia non applicano l’addizionale comunale Irpef; una dozzina di Comuni hanno aumentato le aliquote nell’ultimo anno, mentre sono solo un paio quelli che hanno ridotto il prelievo. Ma, considerato che né Batman né il direttore vivono a Mestre, ma hanno una residenza locale, vediamo cosa è successo nella Valle del Belice. Il Comune di Gibellina prevede attualmente un’aliquota unica dello 0,50; e dal 2001 ad oggi non ha modificato tale sistema di tassazione. Il Comune di Santa Ninfa e quello di Partanna, a decorrere dall’anno d’imposta 2013 applicano un’aliquota unica pari allo 0,80; rispetto al 2012 i rispettivi consigli comunali hanno approvato un aumento passando dallo 0,50 al massimo consentito dalla legge. Anche il Comune di Poggioreale ha modificato parzialmente il sistema di tassazione, mentre prima del 2011 prevedeva l’aliquota unica dello 0,60, nel 2012 è passato ad una progressività per scaglioni prevedendo l’aliquota dello 0,6 applicabile a scaglione di reddito da euro 0 ad euro 15.000; l’aliquota dello 0,7 applicabile a scaglione di reddito da euro 15.001 ad euro 28.000; l’aliquota massima dello 0,8 applicabile a scaglione di reddito da euro 28.001 in poi. Successivamente, Poggioreale ha voluto applicare un sistema veramente progressivo per scaglioni; ed infatti attualmente prevede l’aliquota dello 0,80 per i redditi superiori ad € 75.000,00 annui; l’aliquota dello 0,75 per la fascia di reddito compresa tra € 55.000,00 e € 75.000,00; l’aliquota dello 0,70 per la fascia di reddito compresa tra € 28.000,00 e € 55.000,00; l’aliquota dello 0,65 per la fascia di reddito compresa tra € 15.000,00 e € 28.000,00; l’aliquota dello 0,60 per la fascia di reddito compresa tra € 0,00 e € 15.000,00. Il Comune di Salaparuta mentre fino al 2011 prevedeva l’aliquota unica dello 0,50, attualmente applica un aliquota dello 0,70, ma esenta i contribuenti con reddito sino a Euro 9.000,00. E’ chiaro ed evidente che i cittadini di Partanna e Santa Ninfa sono i più tartassati come tassazione IRPEF comunale, ma vi è di più. Un uomo single docente precario con un reddito annuo di € 8.000,00, se risiede a Salaparuta non paga nulla; se risiede a Poggioreale paga € 48,00; se risiede a Gibellina paga € 40,00; se risiede a Santa Ninfa o a Partanna paga € 64,00. Un pensionato con la pensione contributiva annua di € 9.500,00 se risiede a Salaparuta paga € 67,00; se risiede a Poggioreale paga € 57,00; se risiede a Gibellina paga € 48,00; se risiede a Santa Ninfa o a Partanna paga € 76,00. Dai dati raccolti in rete, diffusi dall’Istat, il Comune di Gibellina è il terzo comune con l’età media più alta (45,2) nella Provincia di Trapani con un reddito medio nel 2011 di 7.686 pro-capite, ed ancora non ha approvato il bilancio di previsione del 2014. Il comune di Partanna che ha un’aliquota al massimo consentito dalla legge è quello con un reddito medio nel 2011 di 7.897 € pro-capite, ovvero i partannesi sono i più ricchi tra gli abitanti dei comuni dell’Unione, e si contraddistinguono per essere il terzo comune della provincia con la più alta percentuale di coniugati. Il comune di Santa Ninfa che si contrassegna anch’esso per avere l’aliquota unica al massimo consentito dalla legge, ha anche il triste primato di essere il comune con il più basso Tasso di Natalità (6,3) nella Provincia di Trapani e con un reddito medio pro capite pari ad € 6.546,00. Il comune di Poggioreale è il comune più piccolo per numero di abitanti (1.505) nella Provincia di Trapani con un reddito medio nel 2011 di 6.502 € pro-capite. Il comune di Salaparuta è il terzo comune con reddito medio pro capite più basso pari ad € 6.274,00. Unite tutti questi dati e avrete un quadro che ai miei occhi appare chiaro. Forse si sta meglio dove credono di stare peggio? Batman ritiene che mentre come contribuenti ci siamo concentrati sulla TARI e sulla Tasi perché per rispettare le scadenze abbiamo fatto e faremo lunghe file in banca e in posta, mettendo mani in tasca, e pagando senza toccare con mano i benefici che dovrebbero essere garantiti con il nuovo sistema di tassazione locale; come cittadini avremmo dovuto osservare bene e meglio proprio l’addizionale comunale IRPEF che mensilmente ci “toglie” risorse alla fonte, decurtando stipendio e pensione, e riducendo i nostri consumi a vantaggio della tassazione locale. Ed ancora non è finita, se questi sono i dati del 2013, cosa succederà quando potremmo finalmente leggere “integralmente” i dati MEF ed Istat riferiti al 2014?

Batman


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