Le considerazioni del sindaco sul recente documento del Pd cittadino

PARTANNA – Il sindaco di Partanna Nicolò Catania, rientrato dopo l’audizione in Senato, ha affidato ad un comunicato le sue considerazioni sul documento che il Pd cittadino ha diffuso sull’audizione mentre questa era in itinere.

La risposta, a prescindere dalla sovrastrutturale e contingente polemica col Pd locale in risposta ad una polemica del Pd cittadino che già di buon’ora era sembrata ai commentatori pretestuosa (vedi mercoledì 27 gennaio al link https://www.giornalekleos.it/si-e-tenuta-laudizione-del-sindaco-di-partanna-in-xiii-commissione-del-senato/), appare in realtà costruttiva e propositiva nei confronti proprio del Pd stesso: è significativa, a nostro modo di vedere, infatti, la distinzione che fa il sindaco tra Pd locale e regional nazionale e dovrebbe essere da attenzionare il messaggio a fare “uno sforzo comune per la ricerca di soluzioni” ai problemi più significativi del territorio.

La pubblichiamo qui di seguito per intero.

 

Risposta del Sindaco Nicolò Catania al documento del partito democratico “LOCALE”

“Apprendo da notizie di stampa che il “LOCALE” circolo del Partito Democratico di Partanna ha mosso, nei confronti di alcune attività istituzionali intraprese dal sottoscritto, anche nella qualità di Coordinatore dei Sindaci del belice, critiche sull’operato e illazioni a dir poco gratuite, sulle missioni istituzionali.

Non nascondo all’opinione pubblica che nel leggere tali critiche sono rimasto a dir poco basito e oltremodo meravigliato sui contenuti fortemente riduttivi dal punto di vista politico e superficiali rispetto ai non tanto nascosti tentativi di sterile polemica.

Non si riesce a capire quale contrasto, di carattere politico, voglia muovere, nei confronti dell’amministrazione, il Partito Democratico “LOCALE” se è vero, come è vero, che da un lato accusa il Sindaco e l’amministrazione comunale di gravi colpe di immobilismo e di “assenza di iniziative” e dall’altra parte sminuisce l’operato del sottoscritto quando lo stesso riesce ad interessare i rappresentanti istituzionali e i mass media nazionali della sofferenza in cui vivono i cittadini dell’area belicina.

Non si riesce a capire quale strategia, se così la possiamo definire, metta in atto il Partito Democratico “LOCALE” nel fare una strana e incomprensibile opposizione all’amministrazione comunale, strumentalizzando e approfittando dell’insostenibile situazione che vive la nostra comunità riguardo ai problemi degli agricoltori, di coloro che vivono in stato di disagio e di un territorio in generale che manca di un comune piano strategico per rilanciare l’economia e per potere arginare la desertificazione che stanno subendo le nostre città.

Non si capisce come mai il Partito Democratico “LOCALE” si ostina a voler condurre una pseudo battaglia di “primogenitura” su tali problemi quando invece sarebbe necessaria una azione congiunta con l’amministrazione comunale di Partanna e con il coordinamento dei sindaci della valle del belice, per rappresentare a tutti i livelli le condizioni drammatiche dei vari comparti in primis quello dell’agricoltura.

Non si capisce da che cosa e da chi sia originato il pregiudizio che regna sovrano in “alcuni componenti” del Partito Democratico “LOCALE”, non avendo il sottoscritto mai rifiutato ogni e qualsivoglia apertura di dialogo, semmai, avendo mostrato la ricerca di unità di intenti per trovare soluzioni comuni mirate a risolvere i problemi e non certo a creare inutili e sterili polemiche.

Non si capisce perché, in un momento così drammatico, non si riesca a fare uno sforzo comune per la ricerca di soluzioni formulando, semmai, proposte che mirano alle definitive risoluzioni dei problemi del territorio evitando, almeno per argomenti di tale portata, polemiche e facili qualunquismi.

Voglio comunque tranquillizzare il Partito Democratico “LOCALE” che la mezz’ora di audizione tenutasi nella XIII Commissione del Senato della Repubblica è stata altamente produttiva e che gli argomenti trattati sono stati quelli dal sottoscritto indicati nel comunicato stampa, al punto di aver originato un interesse della Commissione tutta a richiedere ufficialmente al Presidente del Senato, con protocollo n. 599/13° del 27 gennaio 2016, un apposito “affare assegnato” ai sensi degli articoli 34, comma 1, e 50, comma 2, del Regolamento del Senato della Repubblica.

Voglio ancora tranquillizzare il Partito Democratico “LOCALE” che i loro rappresentanti in XIII Commissione del Senato presenti all’ audizione e più precisamente i senatori: Caleo, Dalla Zuana, Mirabelli, Morgoni, Puppato, Sollo e Vaccari, tutti del Partito Democratico “NAZIONALE”, hanno mostrato particolare interesse e fatto parecchie domande sulle questioni da me poste deliberando, all’unanimità con gli altri componenti della Commissione, la richiesta di “affare assegnato” al Presidente del Senato.

Tutto in mezz’ora !!!

Tengo infine a precisare, riguardo ai miei mirabolanti “blitz romani”, che ogni qual volta si presenti la necessità di andare a difendere i sacrosanti diritti delle nostre comunità sarò pronto a farlo senza alcuna esitazione, con senso di responsabilità, nell’esclusivo interesse del territorio, indipendentemente da qualsiasi polemica strumentale”.


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