l’I.C. “Lombardo Radice-Pappalardo” onora quanti hanno sacrificato la vita per combattere la mafia

CASTELVETRANO – L’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice-Pappalardo”, sempre sensibile ai “richiami” del territorio, ha aderito alla manifestazione denominata “Memoria Nostra” promossa dall’ Amministrazione comunale, dalla Prefettura e dall’Ufficio Scolastico Provinciale.
Gli alunni dell’Istituto, dei quattro plessi Lombardo Radice, Verga, Medi, Pappalardo di Scuola Primaria (cl. 4^e 5^) e Secondaria (cl. 1^,2^,3^), accompagnati dai loro insegnanti si sono recati, nelle giornate del 26 e del 27 aprile, presso il Sistema delle Piazze in un “pellegrinaggio civile” per visitare la teca contenente i resti dell’auto del giudice Giovanni Falcone che perse la vita nella strage di Capaci quel tragico 23 maggio del 1992, assieme alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della sua scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Bambini e ragazzi con la loro presenza hanno omaggiato la memoria di chi si è “immolato” per il bene della comunità, contrastando il fenomeno mafioso: profondamente commossi alla vista di tale crudeltà, si sono soffermati davanti la teca, ponendo striscioni, cartelloni, opere varie frutto della loro creatività, esprimendo il loro pensiero in merito a questa drammatica realtà, purtroppo, ancora presente nel nostro territorio e sperimentando che le radici della distruzione del passato si proietteranno verso le fronde della rinascita del futuro, raccogliendo l’eredità della memoria.
Ad accoglierli presso la teca c’era il Primo cittadino Enzo Alfano che ha ascoltato con attenzione e poi ha commentato i pensieri liberamente espressi dai ragazzi, ha visionato con interesse i lavori da loro realizzati a scuola come luogo di crescita, sociale e intellettuale, durante le lezioni di cittadinanza sulla legalità.
Al termine della visita hanno realizzato un video riepilogativo della giornata vissuta nella consapevolezza della ferocia di “Cosa Nostra” nell’ottenere il potere e il dominio sugli altri instaurando “la paura” della sofferenza propria o di un familiare e hanno compreso che, per combattere la mafia, bisogna “scavalcare” quel muro di omertà tutt’oggi ancora presente in alcune realtà.
Tutte le opere sono state donate dagli alunni dell’Istituto agli organizzatori di tale manifestazione e successivamente verranno custodite ed esposte in un piccolo “Museo della Memoria e della Speranza” realizzato all’interno della Villa comunale “Falcone e Borsellino”.


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