Nicò,…nn’avissimu a dari na smuvuta!

Sono passati sei mesi da quando la giunta municipale di Partanna guidata dal sindaco Nicola Catania si è insediata con l’entusiasmo dei neofiti. Tutti e quattro gli assessori, infatti, erano a prima esperienza amministrativa ed erano stati sostanzialmente lontani dalla politica fino a qualche mese prima. L’unico ad avere una lunga esperienza di amministratore era il sindaco Catania. Anche il consiglio comunale ed in particolare i consiglieri di maggioranza erano per lo più a prima esperienza politica e gestionale. Era naturale che l’entusiasmo fosse tanto e tante fossero le aspettative da parte di tutti. Subito dopo le elezioni abbiamo abbondantemente scritto che era necessario dare tempo al sindaco, alla sua giunta ed alla sua maggioranza perché potessero dare i grandi segnali di svolta che il paese si aspettava. Sono passati, dicevamo, sei mesi e finora si è vista solo qualche novità di rilievo: tutti e quattro gli assessori hanno rinunciato all’indennità, ma questo loro “sacrificio” non ha trovato come controaltare un fondo con il quale dare vita ad iniziative umanitarie o di sociale rilevanza da intestare al fondo stesso e, quindi, al sacrificio degli assessori. Nulla di tutto questo in quanto i soldi sono serviti a coprire solo l’enorme buco delle finanze comunali. I consiglieri comunali di maggioranza non hanno rinunciato, come promesso prima delle elezioni, a tutta l’indennità per le commissioni che si sarebbero dovute effettuare a costo zero (almeno nel lato maggioranza; i consiglieri di minoranza ovviamente sono esentati dai sacrifici eccetto la rappresentante del Movimento 5 stelle che ha di buon’ora rinunciato all’indennità). I consiglieri di maggioranza si sono limitati (anche se in ogni caso è un’opera meritoria che va loro riconosciuta) a ridursi l’indennità del 30 per cento, mentre Il presidente del consiglio si è ridotto il suo 50 per cento di indennità di un ulteriore 30 per cento. E ancora dopo sei mesi dalle promesse elettorali, e siamo già a dicembre, manca l’assistente sociale, i cani randagi circolano liberamente per le strade, e la pulizia è in affanno, (si vedano le lettere al direttore qui pubblicate) nonostante gli interventi decisionisti del sindaco. In più è arrivata la mazzata dell’aumento dell’addizionale irpef passata dallo 0,5 allo 0,8 per mille. La copertina che riproduce il Narciso di Caravaggio si fa interprete dei pensieri della gente per dire al sindaco che è finito il tempo di bearsi della vittoria, che c’è poco spazio, al momento, da dedicare ai suoi lodevoli, grandi e ambiziosi impegni politici ed istituzionali futuri e che è ormai tempo per dedicarsi concretamente ai grossi problemi terra terra della città e della gente comune che attende risposte. Riconosciamo comunque al sindaco che sta creando, grazie all’entusiasmo e all’operosità sua e dei suoi assessori, le condizioni per rispondere alla gente almeno sulle promesse elettorali a cui è stata data in campagna elettorale proprio una precisa tempistica.


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