«Non decidete sui banchi di scuola cosa può essere utile per domani». Lo ha detto il vescovo Mogavero per l’inizio dell’anno scolastico

MAZARA DEL VALLO – «Ci sono circostanze che richiamano il trascorrere inesorabile del tempo e l’inizio del nuovo anno scolastico è sicuramente una di queste. Desidero esserci anch’io in questa ripresa per esprimere ai protagonisti della vita scolastica la mia affettuosa vicinanza in un’avventura bella ed esaltante pur se impegnativa, e per offrire qualche spunto di riflessione».

Lo scrive nel suo messaggio agli alunni delle scuole del territorio diocesano il Vescovo monsignor Domenico Mogavero.

«Agli alunni un saluto unito all’augurio di riannodare le fila di tanti discorsi interrotti: con i compagni di classe, con i docenti, con i percorsi formativi più o meno graditi, con se stessi. E insieme un invito: non decidete sui banchi di scuola cosa può essere utile per domani, trascurando quello che potrebbe apparirvi oggi di scarso interesse. Quello che lasciate per strada è perduto per sempre. La scuola intende formarvi alla vita, ma nessuno sa in anticipo come essa sarà».

Poi il messaggio rivolto ai docenti: «a loro auguro di essere testimoni di umanità, arricchita di saperi (di sapienza), e di coltivare negli alunni l’amore per relazioni vere, quelle che cambiano la qualità dell’esistenza, imparando e praticando l’arte difficile, ma necessaria, del dialogo. Ai genitori chiedo di non estraniarsi dalla realtà e dalle dinamiche della scuola. Questa, infatti, non è il luogo e il tempo che vi toglie il pensiero di badare ai figli, ma, al contrario, affianca la vostra responsabilità educativa e la completa secondo finalità e metodologia specifiche. Un pensiero e un augurio agli insegnanti di religione cattolica, che non sono un’intrusione confessionale a gamba tesa in una istituzione di cui riconosciamo e rispettiamo la laicità, ma l’offerta di una prospettiva educativa sul piano dei valori umani e spirituali senza intendimenti di proselitismo o di violazione della libertà di coscienza. Al personale non docente ricordo che concorrono a rendere funzionale, bello e vivibile l’ambiente scolastico e la loro figura resta simpaticamente nel cuore degli alunni quando se li sono trovati cordialmente vicini in momenti particolari. Buon inizio e buon lavoro».

 


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