Le biobanche di ricerca sono legge

PALERMO – L’assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge che istituisce le biobanche di ricerca in Sicilia, presentato dal deputato trapanese Nino Oddo e redatto dalla dottoressa Daniela Virgilio, consulente a titolo gratuito del gruppo parlamentare che fa riferimento al Presidente Crocetta.

La Sicilia è la prima regione d’Italia a dotarsi di una norma che regola l’attività delle biobanche nell’ambito della raccolta, conservazione e cessione dei tessuti ai fini dello studio di nuove patologie

“Sono onorato di dare il mio nome ad una legge che pone, per una volta, la Sicilia all’avanguardia in un campo fondamentale quale è la ricerca scientifica – dichiara l’on. Oddo – Finalmente dopo il ‘modello Stati Uniti’, con il presidente Obama che ha stanziato 300 milioni di dollari nel bilancio 2015 per le biobanche di ricerca, e le linee guida che ormai da anni ha emanato l’Europa, la Sicilia si è svegliata, comprendendo l’importanza di dotarsi di regole certe in questo ambito. Ringrazio la dottoressa Daniela VirgIlio, che è anche la responsabile sanità per la Sicilia del PSI – conclude Oddo – alla quale si deve l’intuizione iniziale ed il lavoro di ricerca propedeutico alla presentazione del disegno di legge”.

“Sono felice ed emozionata – dichiara Daniela Virgilio – Avevo promesso di fare qualcosa per la ricerca, l’avevo promesso a coloro che mi sono stati vicini nei momenti difficili della mia vita, come il professore Veronesi, e a tutte quelle persone che giornalmente incontro e che credono nella buona politica al servizio della collettività. Oggi il ddl sull’istituzione delle biobanche di ricerca è legge. Ringrazio i miei cari che mi hanno sostenuta, l’on. Oddo, primo firmatario del ddl, per questo importante successo, che è un successo per tutti i cittadini, siciliani e non. Ringrazio i deputati e l’assessore alla sanità per la sensibilità mostrata. Ringrazio il presidente dell’Unesco prof. Puglisi, che ha dato il patrocinio al ddl, e i giornalisti per il sostegno mediatico e l’informazione offerta su un argomento tanto complesso ma fondamentale per la salvaguardia della salute. L’istituzione di questa legge – aggiunge Virgilio – è solo il punto di inizio di un lungo percorso e di un lungo lavoro che aprirà alla Sicilia nuovi scenari, consentendole di partecipare a reti internazionali che porteranno sviluppo in campo scientifico e culturale”.

La legge è stata approvata con 42 voti favorevoli, nessun contrario e 2 astenuti. Le strutture sono destinate a raccogliere, lavorare, conservare e distribuire materiale biologico umano (ad esempio cellule, tessuti e liquidi biologici, DNA, RNA) per la ricerca. Il testo indica la definizione e le finalità delle Biobanche, specifica i requisiti organizzativi interni ed esterni, oltre ai requisiti strutturali, tecnologici, tecnici e le procedure di accreditamento.

Il ddl sulle biobanche di ricerca era stato approvato lo scorso 18 marzo dalla VI commissione salute dell’Ars. L’iniziativa legislativa aveva ottenuto il patrocinio da parte dell’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) già in sede di presentazione agli organi di informazione. Alla conferenza stampa, svoltasi nel dicembre 2013, era presente infatti il prof. Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, che aveva sottolineato la valenza sociale e culturale, per l’Italia, della proposta.

Il ddl, inoltre, aveva ricevuto a maggio scorso anche il sostegno morale di Telethon, la Fondazione che si occupa di ricerca biomedica per lo studio delle malattie genetiche. La coordinatrice dei programmi di ricerca, Chiuhui Mary Wang, aveva scritto alla dottoressa Daniela Virgilio complimentandosi per il lavoro svolto.

La proposta di legge dell’on. Oddo aveva ricevuto l’immediato sostegno dei deputati Malafarina, Di Giacinto, Di Pasquale, Coltraro, Dina, Lo Giudice e Fontana. E successivamente anche di Ioppolo e Venturino, vice presidente vicario dell’Ars.

Nella foto, Oddo, Puglisi, Virgilio.


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