Orientare ad Orientarsi: il dilemma della scelta

C’è un tempo in cui la Scuola viene posta ad una dura prova per la quale, a volte, ne entra in gioco anche la sopravvivenza: L’ORIENTAMENTO, in entrata. Tutti siamo chiamati a “singolar tenzone”: un gioco di parole, un accanimento concorrenziale che porta a trascurare l’essenza dell’Istituzione scolastica, per lasciare il posto ad un sistema di competizione e di accaparramento di numeri, avulso da ciò che, in effetti, l’orientamento vuole e deve essere. In un contesto rivoluzionario e metamorfico degli Istituti Superiori, di un approccio didattico per competenze, l’orientamento assume, più che mai, la funzione primaria di informare per sostenere e potenziare i ragazzi nella conoscenza del sé e delle competenze personali e sociali necessarie per lo sviluppo di un pensiero progettuale e per un’efficace scelta di vita. Non esiste la Scuola migliore in assoluto, bensì una Scuola più “adatta” e idonea alle esigenze e alle aspettative del giovane, capace di assecondarne gli interessi, le abilità, le scelte di lavoro, nel pieno rispetto della diversità di ogni individuo che è chiamato ad una scelta personale ed unica. Nella misura in cui la Scuola serve l’utenza, in questo momento, più che mai, tutti gli istituti del territorio dovrebbero, nella piena armonia e trasparenza, offrire la possibilità di raccogliere le informazioni.
Bisognerebbe, unitamente a quegli adulti significativi che ne hanno seguito il percorso educativo e formativo, sostenere i ragazzi  nel progetto di vita che potrà essere, nella sua flessibilità, culturale, lavorativo, tecnologico ma che, oggi, chiamasi scelta. Occorrerebbe che il percorso di orientamento fosse costante ed operasse in un contesto progettuale in verticale, vale a dire (Istituti Superiori e Scuole Medie) per fare sì che la scelta fosse efficace e soddisfacente; occorrerebbe una maggiore partecipazione degli Enti Istituzionali e delle Agenzie Economiche del territorio per dare un apporto e un sostegno di competenze da acquisire e da potere rendere spendibili nel mercato del lavoro. Lascio una frase che, si spera, possa ispirare tutti coloro i quali dovranno operare questa scelta: “Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario…” (S. Jobs).

Il Dirigente Scolastico prof. Pietro Ciulla


Pubblicato

in

da