di Vito Piazza Spero e credo che oggi le vacanze al mare dei partannesi siano cambiate. C’è da dire che i partannesi abbiano avuto sempre un alto potere inquinante che neanche la plastica così presente in ogni angolo delle nostre spiagge abbia lo stesso successo nella desertificazione dell’acqua marina e di quel luogo che separa acqua da sabbia e che ancora viene citato con un nome dato da Mussolini: bagnasciuga. Nome che oggi non si usa più ma che i partannesi continuano ad usare pur sapendo che il termine corretto è BATTIGIA, sostantivo che va usato proprio per indicare la zona di una spiaggia dove le onde si infrangono. Il termine “Bagnasciuga”, invece, è una parola che si è diffusa grazie a un famoso discorso di Mussolini, ma il termine più preciso e storico rimane “battigia”. Ma chiedere ai partannesi che credono di sapere tutto, il termine corretto – ripetiamo: battigia – sarebbe come chiedere alla Meloni di dichiararsi antifascista. Ma rimaniamo al punto. I partannesi hanno sempre considerato un sopruso che Selinunte sia dominio dei Castelvetranesi, almeno ufficialmente. Ma i castelvetranesi hanno sempre ribattuto con dileggi nei confronti dei partannesi considerati più uomini di montagna che di mare. Sono pochi coloro che non hanno visto un castelvetranese imitare il tuffo in mare di un partannese agricolo. Di solito i castevetranesi si mostrano di fronte al mare e dicendo ai complici: “Giuvà, hamo a fari un tuffo a la partannisa?” e voltate le spalle al mare si tuffano di culo e nuotano stile canino. Gli altri castelvetranesi presenti applaudono dato che il loro senso dell’umorismo è pari a quello di un’ameba. Forse è per questo che i partannesi d’antan arrivavano in spiaggia con uova bollite, pasta al forno condita di pura sabbia di mare, pane e gli immancabili “muluna” che avevano il pregio di avere scorze d’acciaio, tutto tranne che biodegradabili, e che venivano abbandonate a inquinare tutto l’ambiente circostante dato che le scorze diventavano proiettili che si sbattevano in faccia al nemico, poco prima solo commensale. C’erano diverse famiglie partannesi inquinanti e sembra che un sindaco di Castelvetrano avesse voluto imporre una DOGANA alle 4 vie i cui agenti fermassero tali famiglie per pesare i MULUNA e che al ritorno pesassero le scorze. Peso lordo e peso netto. E la tara? Ma i ragazzini non rispettavano le regole e spesso mangiavano anche qualche scorza. Per cui al ritorno il peso delle scorze non corrispondeva al peso netto mangiato. Da qui contestazioni e chiacchiere. Per cui si lasciò perdere, dato che entrambi i popoli erano pacifisti. Oggi è ancora così? Israele e Putin non potrebbero imitare la guerra storica tra questi due popoli?
Vito Piazza