Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar

Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar di Joachim Rønning ed Espen Sandberg con Johnny Depp, Javier Bardem, Geoffrey Rush, Brenton Thwaites, Kaya Scodellaro, Orlando Bloom e Keira Knightley; Usa 2017; colore, durata 129’. Fantastico/azione.

Dal 24 maggio sbarca di nuovo al cinema Capitan Jack Sparrow (Johnny Depp), seguito dalla restante ciurma dei pirati dei Caraibi e dagli altri nuovi personaggi che animano questo quinto capitolo della saga. Henry Turner (Brenton Thwaites), figlio degli indimenticabili Will (Orlando Bloom) ed Elizabeth (Keira Knightley), promette al padre di liberarlo dalla maledizione che lo tiene imprigionato sulla nave Olandese, passando così la vita a studiare e ad analizzare tutti i miti e tutte le leggende del mare. Scopre che il Tridente di Poseidone è l’unica arma utile al suo scopo ma è difficile trovarlo senza il prezioso aiuto della giovane astronoma/orologiaia Carina Smyth (Kaya Scodellaro) e senza nientepopodimenoché Jack Sparrow. A complicare la missione intervengono nella trama il noto Hector Barbossa (Geoffrey Rush) e la new entry Armando Salazar (Javier Bardem), lo spirito di un defunto capitano spagnolo caduto in disgrazia per mano di Sparrow e bramoso di una spietata vendetta. Dopo una partenza un po’ tribolante, colpa di hacker che hanno rubato una copia della pellicola minacciando i produttori di diffonderla in rete prima dell’uscita in sala, il film sbanca comunque al botteghino italiano e nelle prime settimane mantiene saldo il posto sul podio dei più visti. Complice soprattutto la fedeltà di un fandom ben consolidato negli anni, perché la storia non può dirsi particolarmente brillante se non per la solita ironia di un Jack Sparrow comodo ormai nel ruolo fisso di pirata fanfarone. Qualche – prevedibile – colpo di scena, insieme alla velocità dell’azione, alle battute goliardiche o alle manifestazioni d’affetto tra i protagonisti, riescono comunque ad allietare con spensierata leggerezza anche lo spettatore meno affezionato.

Elenia Teri

 


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