Psicologi e parrocchia San Nicolò insieme per lo sviluppo della comunità all’Albergheria

PALERMO – Fronteggiare il disagio sociale ed avviare azioni di recupero e prevenzione, sperimentando un modello adottabile dalle istituzioni in contesti sociali a rischio. E’ questo l’obiettivo su cui l’Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana, presieduto da Fulvio Giardina, sta lavorando insieme alla comunità parrocchiale di San Nicolò di Bari.

Il 15 febbraio, alle ore 17,00, nella Chiesa di San Nicolò di Bari del quartiere Albergheria si terrà l’inaugurazione del progetto “Cu sì? Intervento psicologico di sviluppo di comunità”. L’iniziativa è promossa dall’Ordine degli Psicologi che ogni giorno si impegna attivamente nella promozione del benessere nei vari contesti di vita, nella tutela della salute fisica e psicosociale dei cittadini, ritenendo prioritario l’intervento professionale in favore e a tutela di gruppi sociali ai margini della comunità o socialmente più vulnerabili.

“Guardare alle ‘periferie esistenziali’, come esorta Papa Francesco – ha detto il presidente dell’Ordine degli Psicologi, Fulvio Giardina -, ci ha spinti a progettare un intervento di sviluppo di comunità nel quartiere Albergheria, a favore del quale è nota l’intenzione dell’amministrazione comunale di realizzare un piano di intervento per rilanciare il quartiere. Con questo progetto si intende sviluppare un sentimento di comunità basato sul coinvolgimento, la partecipazione e la connessione emotiva di coloro che abitano il quartiere dell’Albergheria, ponendo la chiesa come centro di realizzazione delle attività per giovani e adulti”.

Il bisogno del territorio è stato rilevato da Padre Francesco Furnari, psicologo e parroco della chiesa di San Nicolò di Bari all’Albergheria, ed accolto dal Consiglio degli Psicologi della Regione, che ha coinvolto direttamente gli iscritti nell’azione sociale.

“Il ruolo dello psicologo – ha spiegato l’ideatrice e coordinatrice del progetto, la psicologa Antonella Postorino, consigliere dell’Ordine – sarà quello di costruire, insieme ai soggetti dell’intervento, un ponte tra le istituzioni, la parrocchia, le associazioni del territorio e la comunità emergente, ricoprendo il ruolo di facilitatore di processi e di attivatore di relazione tra i membri della comunità locale, e tra questi e le risorse offerte dai servizi territoriali”.

Gli psicologi siciliani insieme, grazie al progetto, per costituire un ponte tra i servizi, la parrocchia, le associazioni del territorio e la comunità emergente, per facilitare i processi di relazione tra la comunità locale e le risorse del territorio. “L’iniziativa – ha commentato Dario Caminita, consigliere dell’Ordine e coordinatore del progetto – attraverso un processo di analisi e intervento, intende ridurre i fenomeni di disagio, devianza ed emarginazione sociale rafforzando le basi culturali e la convivenza civile”.


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