Quarantena per chi è rientrato prima del 3 giugno

PALERMO – Dopo la riapertura e la libera circolazione del 3 giugno previsti dal Governo nazionale e dai Presidenti delle Regioni d’Italia sono arrivati i chiarimenti per chi fosse arrivato in Sicilia prima del 3 giugno e si trovasse nella quarantena obbligatoria prevista dalla vecchia ordinanza di Musumeci. Ecco quanto scrivono, a firma congiunta, i direttori generali dei Dipartimenti per la Pianificazione Strategica, Mario La Rocca, e del Dipartimento delle Attività Sanitarie Osservatorio, Maria Letizia Di Liberti: “Per quanto concerne i soggetti rientrati in Sicilia prima dell’ordinanza del Presidente Musumeci sono stati individuati tre sottogruppi: le persone rientrate prima del 28 maggio che già da subito possono fare il tampone rinofaringeo. Nel caso di risultato negativo, gli interessati possono reinserirsi nella comunità. Poi ci sono le persone rientrate in Sicilia tra il 29 di maggio e il 2 di giugno. In questo caso gli interessati devono contattare l’USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) competente per territorio al fine di essere sottoposti ad un triage telefonico mirato all’accertamento del reale stato di salute, con l’obbligo però di produrre un’autocertificazione che escluda la possibilità di familiari affetti da Coronavirus o di aver avuto contatti con persone con sintomatologia relativa al Covid 19. Se non ci sono problemi anche in questo caso le persone interessate possono reintegrarsi liberamente nella comunità. Chi è arrivato dopo il 3 giugno, ovviamente, non ha nessun obbligo di isolamento”.


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