Sebastiano Tusa tra le vittime del Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines diretto a Nairobi e precipitato oggi

PALERMO – Sono 8 gli italiani fra i 157 a bordo, tutti deceduti, (149 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio) del Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines precipitato oggi (10 marzo) mentre era diretto a Nairobi. Nella lista dei passeggeri figura anche Sebastiano Tusa, 66 anni, assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, archeologo di fama mondiale, Sovrintendente del Mare della Regione Sicilia. Tusa era diretto a Malindi, in Kenia, per una conferenza internazionale promossa dall’Unesco con la partecipazione di archeologi provenienti da tutto il mondo. Tusa era stato in Kenya nel Natale scorso insieme con la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo.

L’Unesco ha indicato Malindi per farne il centro di interesse storico e di recupero delle tradizioni e della cultura di tutto il Kenya. Il professor Tusa, Sovrintendente del mare della Regione siciliana, era stato chiamato proprio in virtù della sua competenza nel settore dell’archeologia marina.

Oggi lo piange la cultura mondiale.

Ma Sebastiano Tusa ha da sempre avuto un legame particolare con la città di Partanna i cui beni archeologici sono stati messi in luce dalle sue ricerche e con la rivista Kleos fin dai suoi primi numeri. Nelle elezioni comunali del 2013 quando per il bene di Partanna si propose come candidato sindaco unitario col sostegno di Dino Mangiaracina e Giulia Flavio, leader di due schieramenti contrapposti, dichiarò su Kleos on line (24 aprile 2013):

“Vorrei puntualizzare e precisare la mia posizione in seguito a numerosi interventi sulla rete che giudico positivi e, pertanto, sono felice di avere suscitato un vivace dibattito. I dibattiti sono sempre opportuni e validi.

Non ho ambizioni di sorta poiché nella mia vita ho avuto grandi soddisfazioni e sono molto contento del mio lavoro. Se ho avanzato la mia candidatura e proposto alcuni temi di approfondimento l’ho fatto per puro e semplice affetto e attaccamento per Partanna che giudico una mia seconda casa. Ma l’ho fatto anche per contribuire all’unità tra due compagini che, a mio avviso, potrebbero e dovrebbero stare insieme. E’ evidente che l’ultima parola spetta ai politici che hanno finora speso le loro energie nella campagna elettorale. Il mio è solo un modesto e discreto contributo all’unità per Partanna.

A proposito di chi afferma che avrei poco a che fare con Partanna rivendicando ai Partannesi puri e doc la prerogativa di occuparsi di politica locale, rispondo che frequento il territorio partannese da oltre 40 anni e mi pregio di conoscerne angoli, aspetti e problemi  che ben pochi conoscono”.

Tusa ha mantenuto il suo forte legame con Partanna, ne è stato cittadino onorario ed è stato esperto del sindaco Nicolò Catania sia nel mandato sindacale precedente che nell’attuale  e fino al suo incarico di assessore regionale ai Beni Culturali  (11 aprile 2018).

“Il rapporto di stima, di amicizia e di fiducia che mi ha sempre legato a Sebastiano – ha ribadito Nicolà Catania – rende questa tragedia ancora più immane. L’ho incontrato assieme al vicesindaco Angelo Bulgarello la settimana scorsa in Assessorato Regionale: ricordo ancora con quale entusiasmo e dichiarata amicizia ci ha ricevuti senza nascondere la soddisfazione nel vederci attori principali nella soluzione del trasferimento di competenze del nostro Castello al Parco Archeologico di Selinunte! Ci siamo lasciati con l’impegno di rivederci questa settimana prossima  a Partanna che, lo voglio ricordare, è la sua città onoraria!!.

Abbiamo perso un difensore della nostra comunità prezioso che ha operato in maniera disinteressata da sempre con amore a difesa e promozione del nostro territorio ed ha sempre agito a prescindere dai vari ruoli prestigiosi assunti nel tempo”.


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