Seconda ondata…d’inferno!

di Antonino Bencivinni        Purtroppo al momento in cui scriviamo la situazione dal punto di vista del numero di contagi da coronavirus non solo non accenna a migliorare ma peggiora in tutta Italia e pure in Sicilia e nella Valle del Belice con numeri più alti rispetto anche a quelli registrati nella prima ondata nella fase marzo-maggio di quest’anno. Diventa perfino fuori luogo fare ironia a causa della diffusione e gravità del contagio che ha fatto registrare anche da noi un numero crescente di vittime. Gli sforzi fatti per arginare il contagio e bloccare i focolai sembrano vanificarsi: perfino gli interventi tempestivi con i tamponi a seguito di qualche caso soprattutto nelle scuole sembra non aver sortito l’effetto desiderato. I casi e i focolai aumentano con l’aggravante che la gente è sfiancata dai sacrifici fatti nella prima ondata e non è più pronta a continuare con la stessa rassegnazione di prima. Che fare? Ovviamente rispettare le indicazioni che ci vengono dalle autorità istituzionali (uso delle mascherine, distanziamento, pulizia delle mani e riduzione al minimo delle uscite e dei contatti) e sperare che arrivi non solo un vaccino efficace ma soprattutto, in specie nell’immediato, che si utilizzi una cura che possa bloccare la malattia e faccia evitare la conta dei troppi morti. La copertina dipinge lo stato attuale che vede le autorità rappresentate a livello locale dal sindaco di Partanna alle prese con la violenza della seconda ondata.   


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