“Sento il peso dell’incarico…lascio per il bene di Partanna”

Mentre i partiti sono in piena campagna elettorale per le elezioni politiche prossime,l’attenzione di tanti partannesi è rivolta piuttosto alle elezioni comunali che si terranno a maggio. Già un gruppo di consiglieri comunali della ex maggioranza cuttoniana di centrodestra, Massimo Cangemi, Libero Leone, Giovanni Lo Piano Rametta, Nicola Clemenza e Giuseppe Bianco ha dichiarato in un comunicato pubblico di voler sostenere la candidatura prospettata dal movimento civico “Partanna Città viva” che sostiene il candidato sindaco Nicola Catania, ex vicesindaco della giunta di Giovanni Cuttone. Quest’ultimo, da sindaco uscente, come ha dichiarato anche ai giornali, dovrebbe essere l’altro candidato in concorrenza, dunque, con Catania e di fatto così sancendo una lotta interna alla ex casa dell’on. Culicchia. Questa lotta, imprevista fino a qualche tempo fa, spinge tanti oggi a pensare che alla fine ci potrebbe essere, come da tradizione, un intervento risolutore del vecchio volpone della politica, on. Culicchia e che, dopo questo presumibile intervento autorevole, uno dei due, Catania o Cuttone, si dovrebbe mettere da parte. Ovviamente Catania per primo ritiene fantastica tale ipotesi soprattutto considerando che le distanze in particolare in questi ultimi mesi sono aumentate e lui si è pure trovato agganci e “amicizie” in un’area ben precisa dell’arco politico provinciale non certamente di sinistra. Nell’altro versante il Pd dal canto suo in un manifesto programmatico ha indicato la candidatura a sindaco della preside Giulia Flavio. Resta da vedere cosa farà l’Udc, che pare voglia ripetere a livello locale le alleanze regionali e per questo si parla sempre più insistentemente di Angelo Mistretta come candidato sindaco dell’Udc ma che oggi è candidato alla Camera per lo stesso partito. A livello locale poi ci si chiede cosa faranno (ma quando lo decideranno considerato che le elezioni amministrative si terranno a maggio?) gli altri gruppi come il Movimento Cinque Stelle, il gruppo Liberamente, Rifondazione Comunista ed il neonato Megafono che, udite udite, sembra che abbia come non ultimo sostenitore nientemeno che Nino Termini, culicchiano di ferro e attuale assessore di Giovanni Cuttone, eletto cinque anni fa, dopo essere stato di centrosinistra, come sindaco di centrodestra (che casino!). Tutte queste forze politiche piene di ufficiali e di pochi soldati cosa faranno? Staranno tutte insieme dopo essersi cimentate nelle primarie? Oppure ognuno correrà da solo regalando la vittoria, senza un reale combattimento, a Catania o (ma appare sempre più difficile man mano che aumentano le “azioni” di Catania) a Cuttone che pensa di avvalersi dello zoccolo duro culicchiano? Oppure ancora Cuttone – come ha fatto Benedetto XVI le cui sofferte decisioni vanno certamente rispettate -“sentendo il peso del suo quinquennale incarico” si metterà da parte per il bene di Partanna?
Antonino Bencivinni


Pubblicato

in

da

Tag: