Smart working alla Regione, Siad-Csa-Cisal scrive ai Dirigenti generali: “Basta ostracismi”

PALERMO – “Le leggi sono chiare e valgono anche in Sicilia: in piena pandemia da Covid-19 i lavoratori fragili devono tornare subito in smart working; principio ribadito dalla direttiva firmata ieri (14 gennaio) dall’assessore regionale alla Funzione pubblica Marco
Zambuto che lo prevede anche per chi è entrato in contatto con positivi o ha figli che seguono la didattica a distanza. Adesso non ci sono più alibi: gli uffici concedano il lavoro agile”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del sindacato Siad-Csa-Cisal,
che ieri hanno inviato una nota a tutti i Dirigenti generali della Regione Siciliana.
“La nuova ondata pandemica ha posto in zona arancione quasi il 40% dei comuni siciliani e non c’è più tempo da perdere – continuano Badagliacca e Lo Curto – Bisogna limitare i focolai negli uffici pubblici dove i contagi sono ormai all’ordine del giorno, provocando
disservizi e mettendo a rischio la salute pubblica. Per questo siamo pronti a continuare a sostenere i lavoratori fragili che, vedendo ledere i propri diritti, si rivolgeranno alle autorità competenti”.


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