WiFi free per i turisti di Selinunte…Mai!!!

di Antonino Bencivinni.

Soprattutto in questo periodo si comincia a parlare con maggiore insistenza del rilancio turistico di Selinunte (e di Marinella), delle grandi iniziative messe in campo ecc. ecc.. Poi ovviamente spesso a fine stagione arriva la delusione: i turisti sono sempre pochi rispetto alle aspettative, non ci sono forti iniziative di intrattenimento, ecc. ecc. e, non dico che siamo sempre allo stesso punto, perché a piccoli passi alcune cose si sono fatte (se pensiamo che alcuni decenni fa arrivava molto a singhiozzo perfino l’acqua corrente e c’erano pochissimi posti letto), però mancano sempre le cose importanti che renderebbero gradevole un soggiorno sia pure temporaneo a Marinella di Selinunte.

Non ci soffermeremo sui numerosi servizi che andrebbero assicurati; in questa occasione lo faremo solo su quello che abbiamo messo in rilievo con la nostra copertina. In altre località turistiche della zona, come Menfi o come Favignana (e non vogliamo aggiungere Partanna che ad oggi, ma speriamo in un cambiamento nel futuro, è una città turistica solo di nome) le amministrazioni locali si sono impegnate ad assicurare ai turisti quello che oggi in termini inglesi si chiama l’Internet Free Zone, cioè il collegamento gratuito alla rete internet garantito in determinate zone a tutti, e questo nella convinzione che al giorno d’oggi non si può fare a meno di un servizio che per certi versi è diventato essenziale, anche in periodo di vacanza.

Un buon servizio di questa natura sicuramente rientrerebbe nel paniere delle “comodità” che un turista cerca prima di partire per la meta. A Marinella di Selinunte, invece, (forse ha turisti a ufo e non ne ha bisogno di altri?), non solo non c’è e non si parla di internet free zone, ma addirittura manca lo stesso “campo” per i telefonini e quindi in buona parte della borgata non si riesce neppure perfino a telefonare con il cellulare; figuriamoci se si può pensare ad un collegamento sulla rete!

Questo tipo di servizi (che si aggiungono ai numerosi altri, anche “piccoli”) rendono piacevole il soggiorno in una località, piuttosto che in un’altra. Il suggerimento che possiamo dare all’amministrazione è proprio questo: impegnarsi per queste “piccole” cose (da internet e dal “campo” per i cellulari, ai cestini ogni 50 metri nelle strade principali, ai quotidiani e alle tesserine telefoniche reperibili in zona centrale, ecc. ecc.; appunto “piccole cose” che fanno crescere il gradimento, assieme ad altre cose più grandi come l’eliminazione, senza aspettare lo Scirocco, del puzzo estivo delle alghe posteggiate nella battigia). Non vorremmo citare Menfi perché non ci interessa affatto il confronto, ma dopo che la città ha ottenuto la bandiera blu per la diciottesima volta, l’amministrazione ha continuato la sua azione di promozione turistica, assicurando altre “piccole”cose come l’internet free zone e probabilmente continuerà ancora con altro.


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