2° Congresso ICAMP: Medicina Estetica, un tatuaggio su 5 non va via. Solo nel 38% dei casi la rimozione è totale

MILANO – Il 6% degli italiani che si rivolge a centri di medicina estetica specializzati vuole cancellare un tatuaggio. I tatuaggi più complessi da cancellare sono quelli multicolore e quelli agli arti inferiori. “Il costo è variabile – spiega il prof. Vincenzo Varlaro, Docente di Medicina Estetica – e dipende dall’estensione, dalla profondità, dal tipo (multicolori o meno) e dalla zona dove è allocato”.

La percentuale di successo nella rimozione, grazie ai laser di ultima generazione e alla combinazione delle tecniche, è salita fino al 75-80%. Pur tuttavia soltanto il 38% dei casi non mostra alcuna traccia del pigmento mentre il 62% dei casi presenta comunque alterazioni della tessitura della pelle, zone ipocromiche, residui di pigmento.

Se n’è parlato durante il Congresso Internazionale ICAMP 2017, che si è svolto ad Assago e Rozzano (MI). Circa 500 gli specialisti presenti, provenienti anche dall’estero.

“Il costo della rimozione è variabile – ribadisce il prof. Vincenzo Varlaro – e dipende dall’estensione del tatuaggio, dalla sua profondità, dal tipo (multicolore o meno), dalla zona dove è allocato: secondo il sito possono aumentare le difficoltà di rimozione. Le tecniche di asportazione possono essere singole o combinate. Le tecniche singole possono realizzarsi utilizzando il Laser Q-Switched ad emissione dell’ordine di nanosecondi oppure utilizzando Laser di ultima generazione ad emissioni dell’ordine di sub-secondi. Le tecniche combinate si realizzano utilizzando più Laser e altre tecniche come la carbossiterapia. In tal caso con i Laser si frantuma il tatuaggio e con la carbossiterapia, che facilita il deflusso linfatico, si offre un contributo ulteriore alla risoluzione del problema allontanando i frammenti del tatuaggio stesso”.

 


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