Colpa delle stelle

Colpa delle stelle di Josh Boone, con Shailene Woodley, Ansel Elgort, Laura Dern, Nat Wolff, Willem Dafoe; Usa, 2014; colore, durata 125’; drammatico. Dal 4 settembre approda nelle sale italiane Colpa delle stelle, trasposizione cinematografica dell’omonimo best-seller di John Green. Hazel Grace Lancaster (Shailene Woodley) ha 17 anni ed è affetta da una rara forma di cancro alla tiroide. Invogliata dai genitori a frequentare un gruppo di sostegno, si imbatte in Augustus Waters (Ansel Elgort), 18 anni e una gamba artificiale ereditata dal tumore alle ossa. Augustus è un ragazzo che non cede facilmente alla rassegnazione e coinvolge Hazel nel vortice speranzoso del suo ammiccante sorriso. A dispetto delle apparenze, protagonista del film, così come del romanzo, non è la malattia, ma la storia d’amore di due adolescenti desiderosi di vivere oltre la malattia. Un po’ come Titanic, chiarisce il regista Josh Boone, «solo che qui l’iceberg è il cancro». Guidati da una visione del mondo ironica e scanzonata, Hazel e Augustus dimostrano di essere prima di tutto dei ragazzi normali: messaggiano, sognano e s’innamorano. Forse è proprio questo il segreto del successo di Colpa delle stelle, narrare una storia triste restando fedeli alla realtà, senza addolcirla, senza tergiversare, senza stereotipare i personaggi, senza pretendere lacrime (anche se ne verserete lo stesso a iosa). E i numeri parlano chiaro, solo nel primo weekend d’uscita il film incassa circa due milioni di euro. La realtà attira il pubblico, ma non dimenticate a casa i fazzoletti.

Elenia Teri


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