Gli studenti del “Pantaleo” leggono le poesie di Traina


CASTELVETRANO – l 15 novembre scorso, nell’Aula Magna del Liceo Classico “G.Pantaleo” di Castelvetrano, ha avuto luogo un incontro con il poeta Tino Traina, promosso e coordinato dal preside Francesco Fiordaliso. Tino Traina, castelvetranese d’origine, vive a Partanna dove esercita la professione di medico. Ha vinto numerosissimi premi di poesia, ottenendo apprezzamenti da personaggi di rilievo della cultura nazionale, come Franco Loi e Giorgio Barberi Squarotti. Il folto pubblico presente all’incontro ha apprezzato gli interventi dei relatori proff. Rosario Di Bella, Paola Grassa e Vito Piazza, che hanno rivolto parole d’encomio a Tino Traina, ma soprattutto ha mostrato di sapere apprezzare le poesie del nostro poeta, tratte dalle opere “Dove finiscono le case” e “Sopra l’erba” e lette magistralmente dagli studenti delle quinte ginnasiali. La poesia di Tino Traina è una poesia che seduce per i suoi versi cesellati come un antico e prezioso monile. Ma il lettore intuisce l’intenso lavoro di lima, l’intimo aggrovigliarsi dei nervi del poeta nello star dietro ad ogni parola, alla sua posizione, alla sua musica. Una necessità, questa, che nasce per dare una forma degna, l’unica possibile, a quei grandi temi, come l’amore o la morte, che sono di tutti. E le nebbie, i colori sbiaditi, di cui ha parlato Paola Grassa, forse altro non sono che le velature di tristezza del poeta, conscio della caducità d’ogni cosa, dell’inevitabile fine che ci aspetta. Tuttavia, alcuni versi palesemente sciolgono dubbi, sembrano donarci certezze (… che la morte sia questo ci sorprende: / la luce intensa dove c’era un’ombra. … ). L’incontro si è concluso con un breve discorso del Traina che, dopo avere ringraziato tutti gli intervenuti, ha parlato di una poesia contemporanea non agonizzante, ma sempre più viva nel cuore degli uomini.

Andrea Ancona


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