Lezione di vita, lezione di coraggio: questo è per noi il 23 maggio. “Le nuove rotte dell’impegno. Geografia e legalità” 23 maggio- Aula bunker Ucciardone, Palermo

CASTELVETRANO – 23 Maggio 1992. Una data per ricordare. Per ricordare un grande uomo che ha lottato per  la libertà del nostro Paese e che ci ha lasciato una grande eredità: “ Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe degli altri uomini”. Giovanni Falcone. Magistrato che fu assassinato con la moglie Francesca Morvillo e alcuni uomini della scorta nella Strage di Capaci, ad opera di Cosa Nostra. In questa data, da anni, si ricorda questo grande uomo in tutta Italia e soprattutto a Palermo, città natale del magistrato. Quest’anno io, Manuel Corso, e Katia Pasini, accompagnati dalla professoressa Mandina, abbiamo avuto l’onore di essere selezionati per partecipare al convegno e al corteo in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che si svolgono a Palermo ogni anno il 23 Maggio, organizzati dalla fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” e il Ministero dell’Istruzione. Cuore della manifestazione è il convegno che viene svolto nell’Aula Bunker  del carcere Ucciardone, dove si svolse il maxiprocesso. Presenti: il Presidente del Senato, Piero Grasso; il Ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza; il Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri; il Ministro delle politiche Agricole, Nunzia De Girolamo; il Presidente Nazionale dei Magistrati, Rodolfo Sabelli; il Presidente del tribunale di Palermo, Leonardo Guarnotta; il Presidente della Rai, Anna Maria Tarantola;  il professore Nando Dalla Chiesa; lo scrittore e giornalista, Roberto Saviano; la sorella di Giovanni, la professoressa Maria Falcone e a coordinare la cerimonia il conduttore televisivo Fabio Fazio. Durante questo convegno gli ospiti sono stati sottoposti ad alcune domande, alcune particolarmente insidiose, di bambini provenienti da varie scuole delle regioni italiane arrivati a Palermo con le due navi delle legalità partite da Civitavecchia e Napoli. Nel pomeriggio dall’Aula Bunker è partito il corteo che, guidato da Maria Falcone, Piero Grasso e il Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha fatto una prima sosta all’incrocio dove fu ucciso il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa e una seconda sosta davanti al bar “Collica” in via Notarbartolo, dove fu ucciso il poliziotto Calogero Zucchetto, entrambi vittime della Mafia. Il corteo ha proseguito poi fino all’ “Albero Falcone”, luogo simbolo della Legalità, punto d’incontro con un altro corteo proveniente da Via D’Amelio, dove fu ucciso il Magistrato Paolo Borsellino. Lì abbiamo ascoltato le parole di Maria Falcone, delle maggiori cariche istituzionali e il contributo dell’’attore Giorgio Tirabassi. Il momento più emozionante della giornata è stato il minuto di silenzio delle 17:58, ora in cui scoppiò la bomba sull’autostrada A29 quel tragico 23. Una giornata davvero emozionante dedicata alla giustizia, alla patria e a chi ha lottato per rendere il nostro Paese libero e migliore. Aprirci a quest’esperienza è stato come aprire una porta verso un mondo più giusto, perché esistono persone che credono e che lottano  ancora per un mondo in cui regni la giustizia e il rispetto. Manuel Corso, IV E


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