“Ma questo Sindaco Catania…dove vuole arrivare?”

di Antonino Bencivinni.

Il sindaco di Partanna, Nicola Catania, nella qualità di coordinatore dei sindaci della Valle del Belice, è volato più volte a Roma, e lo ha fatto anche l’8 dicembre, assieme ad una delegazione di sindaci belicini, per andare a consegnare al tavolo tecnico presso il Ministero delle Infrastrutture in cui sarebbe stato presente il Ministro Lupi, il documento di proposte al Parlamento elaborato ed approvato all’unanimità dai sindaci del Belice che si erano riuniti il 7 dicembre, a Partanna, al Castello del Grifeo, dando vita ad una significativa manifestazione indetta dallo stesso sindaco di Partanna, riguardo anche la normativa dell’Imu sui terreni agricoli, considerata dallo stesso sindaco “un ulteriore giro di vite manovrato dal Governo Nazionale a danno delle tasche dei cittadini”.

La fretta, nonostante la giornata festiva, si spiegava col fatto che sarebbe scaduto l’indomani il termine per la presentazione al Senato degli emendamenti alla Legge di stabilità riguardanti ulteriori finanziamenti e norme semplificative relative alla ricostruzione della Valle del Belice, le clausole di salvaguardia, nel caso in cui non arrivassero ai comuni entro il 31 dicembre i 35 milioni di euro già stabiliti per i paesi della Valle e l’Imu. Alla manifestazione di Partanna del 7 dicembre hanno partecipato cittadini, titolari di attività produttive, rappresentanti delle organizzazioni sindacali del settore agricolo, vari gruppi politici per discutere sulle novità in materia, che graveranno ulteriormente sui bilanci comunali e in tutte le aziende agricole della Valle del Belice. “A sei milioni e mezzo ammonta il taglio che i comuni hanno avuto praticato e che dovrà colmarsi con l’Imu sui terreni agricoli – ha evidenziato Catania – nella direzione opposta alle promesse fatte dal governo, nel territorio belicino, in occasione dell’anniversario del terremoto della Valle del Belice”. Il Comune di Partanna subirà un taglio di ulteriori 447.890,19 euro, il comune di Salemi di 744.666,25 euro, il comune di Poggioreale di 143.952,62 euro, così tanti altri comuni, per un totale, come si è detto, di oltre sei milioni e mezzo. Il coordinatore dei ventuno sindaci, Nicola Catania e i sindaci del Belice hanno voluto ribadire le enormi difficoltà in cui versa il territorio belicino. “E’ inammissibile da parte del Governo – hanno detto – chiedere ai comuni di riscuotere l’Imu sui terreni agricoli per compensare, con un gettito incerto e improbabile, il taglio di 350 milioni già operato ai danni del fondo di solidarietà comunale”.

Il sindaco di Partanna, a detta dei primi cittadini del Belice, rappresenta degnamente le loro istanze. Ma Catania non ha mancato di parlare da leader anche in altri contesti.

Da presidente dell’Unione dei Comuni “Valle del Belice” ha ribadito con chiarezza al momento dell’insediamento: “Facciamo funzionare l’Unione, se no sciogliamola!”.

Catania ai primi di novembre ha anche partecipato, in qualità di delegato dei sindaci siciliani, al convegno nazionale dell’ANCI, dove, “unitamente agli altri Sindaci, Orlando in testa, – ha affermato al momento della partenza – si farà portavoce delle esigenze peculiari dei nostri territori in modo da fare sentire la voce dei comuni del Sud”.

A fine ottobre ha partecipato come sindaco relatore a Palermo presso l’Hotel “La Torre” di Mondello ad una prestigiosa Conferenza Internazionale dal Titolo “Sviluppo Sostenibile, Solidarietà, Salute ed Alimentazione nella Cultura tra Oriente e Occidente”, organizzata dall’Accademia Internazionale “Giuseppe Pitre” che ha visto anche la presenza di vari ministri.

E potremmo ancora continuare, non trascurando che Catania è anche componente del comitato direttivo del Gal Elimos. Dunque il “giovane” Catania sembra non essere estraneo, come abbiamo detto anche in altre occasioni, a progetti ambiziosi che non possono non destare qualche “preoccupazione” politica ai “vecchi” deputati del territorio.

Nel periodo natalizio in cui ognuno può manifestare le sue speranze, abbiamo voluto esplicitare quelle che ci sembrano essere le speranze di Catania.

Auguriamo a lui e a tutti i nostri lettori un Buon Natale e Buone Feste, augurandoci ed augurando loro un periodo migliore di quello che è appena trascorso.


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