Replica del commissario Asp alle dichiarazioni del sen. D’Alì sulla sanità trapanese

TRAPANI – “Rimango stupito dalle dichiarazioni rese in una conferenza stampa dal senatore Tonino D’Alì sulla sanità trapanese: forse per la campagna elettorale ha perso il suo abituale aplomb”.

Lo dice il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani Giovanni Bavetta.

“Leggo che un ministro della Repubblica – prosegue Bavetta – avrebbe inaugurato delle sale operatorie chiuse ancora oggi. Se si riferisce alla visita del ministro della Salute al nuovo blocco parto dell’ospedale di Trapani, questo è operante da mesi ed è una delle punte di diamante del presidio ospedaliero. Così come non sono stati depotenziati reparti come la chirurgia pediatrica o l’emodinamica, anzi quest’ultimo con l’aggiunta della chirurgia vascolare, prima assente, diventa uno dei tre riferimenti del polo cardiovascolare sorto al S. Antonio Abate. La nuova unità operativa Tutela della salute dei migranti, è stata prevista nell’atto aziendale del 2016 e non è altro che l’evoluzione della medicina delle migrazioni. Questo però alla fine fa parte della polemica elettorale, e lo comprendo anche. Non tollero però – aggiunge Bavetta – questo generico riferimento a iniziative ‘contra legem’ che questa azienda avrebbe fatto, per quanto riguarda trasferimenti, assunzioni e pagamento arretrati. Indichi fatti precisi e li denunci alla magistratura, altrimenti sarò costretto a procedere a querela perché non permetto a nessuno di ‘mascariare’ con affermazioni prive di fondamento la trasparenza e l’abnegazione degli uffici di questa azienda sanitaria, che hanno istruito e verificato il rispetto delle norme di ogni provvedimento che io ho poi emanato. Oppure mi aspetto le scuse, come fanno i galantuomini”.

 


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