Settimo e Ottavo periodo

Le vicissitudini riguardanti il nostro teatro hanno da sempre coinvolto la città nel bene e nel male basti pensare alla protesta inscenata la sera della   “Prima”, protesta che ha acceso i riflettori sull’evento come una “Prima” alla Scala di Milano. Momento da ricordare è certamente l’incontro dibattito su Teatro Selinus: “come, quando e perché”, organizzato dall’Assessorato ai BB.CC. ed il Centro Studi “Fra’ G. Pantaleo” presieduto dal Direttore Didattico Dott. Giuseppe Ferri e svoltosi presso i locali del Circolo della Gioventù il 19 maggio 1984. Presente all’incontro l’on. Pietro Pizzo allora Assessore Regionale al Turismo e allo Sport. In quella circostanza, oltre a ringraziare tutte le precedenti Amministrazioni  che si erano adoperate per costruire e poi tentare di riaprire il Teatro una volta chiuso, ho dato lettura di un articolo,  molto antico, che si commenta da solo intitolato, “Le nostre cose per il Teatro Comunale”.

Con vivo compiacimento apprendiamo che ad iniziativa del Sindaco cav. avv. Lorenzo Infranca si è formata una commissione per l’allestimento del nostro Teatro Selinunte. La commissione, sotto la presidenza dello stesso Sindaco, è formata dai signori: prof. Gennaro Pardo, avv. Franco Ingoglia, ing. Francesco Atria, farmacista Giovanni Paola Lentini, cap. cav. Melchiorre Vivviani, prof. Marco Rossano, maestro G. Ingoglia,  F.  Garofalo  e  Giovanni Oliveri. Ne era già tempo!!!   La costruzione di questo teatro che finora è costato la bellezza di 600.000 lire è cominciata da ben 44 anni. Finora non si è potuto vedere terminato. Ora però sembra che l’incantesimo che malauguratamente grava sul nostro Selinuntino Edifizio si sia completamente sfatato. Siamo sicuri che il Consiglio Comunale dimostrerà tutto il suo doveroso interessamento ed appoggerà con tutta la buona volontà il lavoro della commissione per il completamento di questa opera tanta necessaria. E lo vedo. Lo vedo il nostro “Selinunte” superbo nella sua monumentale bellezza, sfolgorante di luce e splendore schiudere i suoi battenti per accogliere quanto di più eletto offre il nostro paese. Sarà un vano sogno il nostro? Oh no! Non può, non deve essere vana illusione il completamento di quest’opera che s’impone per il progresso, per la civiltà, per il decoro della nostra Castelvetrano non seconda a nessun’altra città, per l’amore del bello e per il culto dell’arte…Dopo la serata inagurale tante altre commedie, opere liriche, operette sono state inserite nelle stagioni teatrali dal 1984/’90  e fra queste ricordiamo “l’uomo, la bestia e la virtù” con Paola Gassman ed Ugo Pagliai (foto 79), Lauretta Masiero e così di seguito. La soddisfazione maggiore: finalmente, tra consensi e dissensi, il Teatro Selinus era stato riaperto!!! Nessun rimpianto, forse solo quello di non essere riuscito a realizzare “La Fondazione degli Amici del Teatro Selinus “. Se si cerca, comunque, fra le scartoffie comunali dovrebbe esistere una bozza di statuto che nelle intenzioni doveva essere portato in Consiglio Comunale per la discussione e l’approvazione. Ma gli anni ’90 hanno spazzato via tutto inesorabilmente!!! Un grande, un  vero amico, un artista fotografo, Franco Stella (foto 80) per affettuosa, simpatica riconoscenza “questa è stata la sua motivazione”   volle omaggiarmi, a ricordo della riapertura del Teatro Selinus, di una “gigantografia”  (foto 81) che ho  tenuto prima nella Presidenza della “Pappalardo”, poi nella Presidenza del “G.B.Ferrigno” ed ora, dopo il mio pensionamento, nello studio della mia abitazione. A distanza di tanti anni mi sembra doveroso ricordare i Componenti la Giunta e il Consiglio Comunale che hanno  approvato gli atti finali per la riapertura del Teatro Selinus (segue la composizione della Giunta Comunale 1984, del Consiglio Comunale legislatura 1980/85 e legislatura 1986/90 che sono pubblicate, assieme a questo articolo e a tutte le foto, nel sito www.giornalekleos.it).

Su “Iniziativa Sicilia” del 7 giugno 1984 Giuseppe Martino scrive: Castelvetrano – Scuole Impegno di Totò Ferri  (Foto 82). All’inizio dell’ a.s. 1983/84 la situazione sotto il profilo della manutenzione e della efficienza delle strutture è davvero carente, pertanto si rende necessario predisporre un piano di intervento generale di manutenzione straordinaria per tutte le Scuole. Ancora più importante si buttano le basi per un serio piano di edilizia scolastica (2^ Scuola Media, 3^ Scuola Media, Liceo Classico, Liceo Scientifico, Istituto Professionale e si accelerano i tempi per la consegna dell’Istituto Tecnico Commerciale). Interventi che  ancora oggi consentono di affermare che l’edilizia scolastica nella nostra Città rimane  la migliore. Nel 1985, con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport, è organizzata una gara dalla Scuderia Automobilistica Crono Corse (Foto 83 da sn. Enzo Evola,Totò Ferri e Tanino Caporetto. Qualche anno dopo è organizzato per delega del Club Saltarelli di Trapani, con il patrocinio gratuito del Comune di Castelvetrano, il  1° ed il 2° Raduno d’Auto d’Epoca Città Castelvetrano Selinunte. Alcune immagini dei due raduni: Foto 84,85,86,87,88,89,90,91. Nello stesso anno e più precisamente nel mese di febbraio del 1984, presso il Circolo della Gioventù, per iniziativa del Comune, è organizzato un convegno-dibattito dal tema “Un nuovo Progetto per lo sviluppo coordinato della Valle del Belice”. Ha svolto la relazione il Sindaco In. Francesco Lo Sciuto alla presenza dell’on. Salvatore Lauricella, Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana e dell’on. Salvatore Grillo (Foto  92). Fra i tanti intervenuti come non ricordare Sarino Di Bella, Ciccio La Masa, Ferruccio Centonze, Danilo Tommaso, Silvestro Messina, Manlio Di Bella, Nanà Agate ed altri non facilmente identificabili nella Foto 93. Il 12 dicembre del 1986, in coincidenza con il debutto dell’Uomo, la Bestia e la Virtù con Paola Gassman ed Ugo Pagliai, per iniziativa della Società Operaia Presidente Gianni Forte, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelvetrano, si tiene presso il Teatro Selinus il convegno sulla “Poesia Dialettale Siciliana”. (Foto  94, da sn. Pino Mazzarese, Giovanni Forte, Giorgio Santangelo, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Totò Ferri.  Ignazio Butera  recita una sua poesia in dialetto siciliano dimenticando, fortunatamente, la contestazione da lui inscenata durante la serata inagurale del 16 dicembre 1984. Così è la vita!!! Altri momenti dell’incontro nelle Foto 94.1, 94.2, 94.3. Una presenza, infine, molto gradita, colta e signorile, Gennarino Bottone (Foto 95). Dal 1984 al 1989 a cavallo cioè di due legislature, ricopro la carica di Assessore e V. Sindaco sempre con lo stesso Sindaco Ins. Francesco Lo Sciuto. La Giunta, su mia proposta, approva altri ambiziosissimi progetti tra i quali si ricordano: il Giro Mike, il balletto internazionale con Liliana Cosi e Rudolf Nureyev e Stras’Arte ’87, il convegno su Selinunte: prospettive per un rilancio turistico culturale e fruizione dei beni archeologici  aspettando l’Efebo (Foto 96), un torneo di calcio per beneficenza tra Amministratori e Dipendenti Comunali contro le Forze dell’Ordine (Foto 97 da sn. Carodonna, Gentile, Costanza, Ferri, Messina, Natale, Chiodano, Montoleone, Lo Sciuto, Cuttone, Pizzo e Piccione). Al termine della partita una stretta di mano con il Capitano dei Carabinieri (Foto 98, tra gli altri mio figlio Mauro). L’intervento sui frangiflutti di Marinella di Selinunte, per creare condizioni di riparo ottimali sia per i pescatori che per i diportisti in attesa del tanto sognato e auspicato porto turistico, è sicuramente quello più indovinato. Non erano ancora calati i riflettori per il successo enorme che aveva ottenuto il Disco Mare che si disse: “perché non organizzare, per il rilancio di Selinunte, uno spettacolo di richiamo nazionale nella piazza Empedocle, meglio conosciuta come “lo scaro” , e contemporaneamente istituzionalizzare il “balletto classico” sulla base di precedenti positive esperienze?”. La necessità di istituzionalizzare il balletto classico nella zona archeologica nasce dalla convinzione, necessaria e non più differibile, che non potendo più competere con Segesta e Siracusa (dramma antico), si doveva, ed oggi è ancora possibile, data la magnificenza della nostra zona archeologica, organizzare e realizzare eventi annuali di danza classica. Solo così si potevano  attirare migliaia di spettatori e non poche centinaia come è avvenuto in questi ultimi anni con gli spettacoli, seppur validi, realizzati davanti lo spazio antistante  il tempio di Giunone con una presenza di spettatori oscillanti fra le 400/500 unità.  Queste considerazioni e riflessioni, allora, ci convinsero della necessità, quindi, di organizzare il Giro Mike allo Scaro di  Marinella di  Selinunte  ed  il  Balletto Classico nella zona archeologica. Un successo senza precedenti sia per la qualità degli spettacoli sia per la presenza di pubblico: più di quindicimila persone allo Scaro e più di duemila comodamente sedute nella zona archeologica davanti lo scenario unico del Tempio di Giunone  (Foto  99). Il Giro Mike era uno spettacolo itinerante che prevedeva la partecipazione di famosi cantanti, comici e complessi musicali che andavano per la maggiore. Il Giro Mike si esibì per quasi un ventennio percorrendo migliaia di km, girando le piazze di tanti Comuni d’Italia ma, soprattutto, gravitando attorno alle tradizionali feste di piazza del Sud. Da allora niente più di tutto questo. Sono sorti gli alberghi ma il turismo è rimasto sempre  “fugace e fuggente”: “arrivo, vedo, mangio e fuggo”. Una serie di foto per ricordare quei momenti: Foto  100  Mike  Bongiorno, Foto 101 Enrico Beruski, Foto 102 Zucchero Fornaciari, Foto 103 Donatella Rettore, Foto 104 I Righeira, Foto105 tabellone danza classica, Foto 106 Liliana Cosi e Rudolf Nuryev. Purtroppo non si istituzionalizzò il balletto classico nella zona archeologica, così come non si organizzarono spettacoli di grande richiamo allo scaro di Marinella. In quel periodo, però, cresceva l’esigenza di dotare Selinunte di un porticciolo turistico e di spostare il depuratore a “monte”. Con il racconto del prossimo episodio riferirò ampiamente.


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